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Da calciatore a imprenditore, Daniel Fard: “Anche in ufficio sacrificio e costanza”

  • 10 Marzo 2025

Disciplinato e resiliente, ma soprattutto molto ambizioso. Daniel Fard, 25 anni, è il nuovo protagonista della rubrica Iconapeople. Daniel non si accontenta mai e cerca sempre di migliorare e crescere: non è un caso che in pochi anni sia diventato titolare di ben 5 ufficio in Lombardia ed è fresco di nomina tra i relatori della scuola di formazione di Iconacasa. La sua carta vincente? Trasferire il valore del sacrificio, della costanza e della determinazione dal campo all’ufficio.

Raccontaci, chi eri prima di entrare nel mondo immobiliare? Come hai conosciuto Iconacasa e come sei entrato in azienda?
“Prima di approdare nel settore immobiliare ero un calciatore: ho calcato i campi delle serie minori fino alla Serie C. Lo sport è sempre stato parte integrante della mia vita e ancora oggi pratico diverse discipline a livello agonistico. La mia esperienza nello sport mi ha insegnato il valore del sacrificio, della costanza e della determinazione, elementi che ho poi trasferito nel mondo del lavoro. Ho conosciuto Iconacasa in un momento in cui cercavo una nuova sfida. Ciò che mi ha colpito sin da subito è stata la mentalità vincente dell’azienda, un ambiente fatto di persone motivate e con obiettivi chiari. Entrare a far parte di questo gruppo è stato naturale, e ho deciso di mettermi in gioco al 100%”.

Milano la conosci bene: è una metropoli frenetica e fare l’imprenditore è complesso. Come ti ha supportato Iconacasa?
“Milano è una città ricca di opportunità, ma anche estremamente competitiva e complessa. Per questo, con i miei soci, abbiamo deciso di sviluppare la zona dell’hinterland milanese, dove c’è maggiore margine di crescita ed espansione. Iconacasa mi ha supportato fornendomi formazione di alto livello, corsi per i miei collaboratori e un know-how completo e vincente. Inoltre, l’azienda offre una struttura solida e una visione chiara, elementi fondamentali per crescere e affrontare le sfide del mercato immobiliare”.

“La formazione? Per me è tutto: Se non ti formi, ti fermi.”

Qual è la marcia in più di Iconacasa rispetto agli altri competitor?
“Iconacasa si distingue per la sua trasparenza, solidità e un forte senso di squadra. Se c’è un problema lo affrontiamo insieme e troviamo sempre una soluzione. Questo è possibile grazie ai valori trasmessi dai nostri soci fondatori: persone genuine, autentiche e di successo. Non è solo un’azienda, ma una vera e propria famiglia dove ognuno può avere lo spazio di crescere”.

Quali sono i tuoi obiettivi a medio-lungo termine? C’è una città che rappresenta il tuo sogno nel cassetto?
“Attualmente gestisco 5 agenzie, ma il mio obiettivo è espandermi ulteriormente nell’hinterland milanese e conquistare la Liguria insieme ai miei soci. Il mio sogno nel cassetto? La Spagna. Amo l’idea di portare il nostro modello di business anche all’estero, in un mercato che ha un grande potenziale”.

A proposito di nuovi uffici, quali emozioni hai provato durante l’ultima edizione del Giuramento?
“È stato un evento speciale, non solo per la sua importanza simbolica, ma soprattutto per le persone che ho avuto modo di conoscere. Ho incontrato professionisti motivati, con valori forti e una grande voglia di crescere. È stato un momento che mi ha fatto sentire ancora più parte di questa grande realtà e ha rafforzato il mio legame con l’azienda”.

Nel 2025 sei diventato ufficialmente parte del team di Iconacollege: cosa rappresenta per te questo incarico?
“Entrare in Iconacollege è una grande responsabilità. La crescita di un’azienda dipende direttamente dalla preparazione delle persone che ne fanno parte. Lo vedo un po’ come le fondamenta di un edificio: più sono solide, più l’edificio sarà stabile. Il mio compito? Trasferire tutte le mie competenze ai giovani professionisti, aiutandoli a sviluppare le loro capacità e a raggiungere il successo. La formazione è tutto. La riassumo con una frase che per me è un mantra: Se non ti formi, ti fermi.”

A proposito di formazione: quanto è importante il metodo all’interno dell’ufficio e qual è il segreto per trasmetterlo al team?
“Il metodo è fondamentale. Ai ragazzi faccio sempre questo esempio: immaginate di dover raggiungere una destinazione senza conoscere la strada. Il navigatore vi guida passo dopo passo fino a destinazione. Il metodo è esattamente questo: un sistema chiaro e preciso che ti permette di arrivare ai tuoi obiettivi nel modo più efficace”.

“Il metodo è come un navigatore: ti guida passo dopo passo fino alla meta.”

Qual è il momento che preferisci all’interno dell’ufficio e quale, invece, quello che odi di più.
“Il momento che amo di più? Quando i miei collaboratori raggiungono i loro obiettivi e si sentono realizzati. Vedere la loro soddisfazione mi motiva ogni giorno. Il momento che odio di più? Le perdite di tempo. L’efficienza è tutto nel nostro lavoro.

Adesso togliamoci la giacca: chi sei fuori dall’ufficio?
“Fuori dall’ufficio sono un grande sportivo. Amo il concetto di famiglia e una vita sana ed equilibrata. Lo sport mi aiuta a mantenere disciplina e costanza, due valori che applico anche nel lavoro e nella vita privata”.