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Come un seme

  • 5 Aprile 2025

Oh my friend,

finalmente insieme e finalmente fuori dalle quattro mura che ci hanno protetto e scaldato nel freddo inverno appena trascorso. Il vento leggero accarezza le fronde degli alberi, mentre i primi raggi del sole pomeridiano danzano sull’erba fresca. Dopo tanti viaggi e voli pindarici è arrivato il momento di una passeggiata a chilometro zero!

Quanto è bello passeggiare serenamente tra i viali del Parco 2 Giugno? Tantissimo se la camminata la posso condividere con te, oh my friend, che sei un compagno di vita e riflessioni. Dobbiamo arrivare fin lì, fino a quel chioschetto. il caffè lo prendiamo da viaggio perché la nostra passeggiata non si ferma qui.

Non c’è da lamentarsi, oh my friend, mancano pochi passi al luogo magico che ha ancorato i miei ricordi d’infanzia e adolescenziali a questa oasi di pace e serenità tanto immersa nel tessuto cittadino quanto placidamente avulsa da ogni frenetica dinamica urbana.

Siamo arrivati! Questa collinetta, questa vista del laghetto ti donano lo stato d’animo ideale per parlare con te stesso e riconciliarti con il tuo io più intimo.  Stendiamo il plaid sull’erba fresca e ci sediamo. È il momento solenne di inforcare le cuffie e premere play. Le prime note di “Here Comes the Sun” riempiono l’aria, mentre il profumo della primavera ci avvolge.

Sai, oh my friend, questa stagione ha sempre qualcosa di magico. Dopo mesi di grigiore, la natura si riaccende di colori, i rami spogli ritrovano le loro foglie e tutto riparte. Come se il mondo, dopo un lungo inverno interiore, si concedesse il lusso di rifiorire.

Lo sento che concordi con me!

Nel frattempo i raggi di sole rimbalzano dolci sulle increspature dell’acqua.

È un po’ come noi, no? Ci sono momenti in cui ci sentiamo immobili, congelati nelle nostre paure, ma poi arriva una scintilla, un’idea, una voglia nuova di crescere, e tutto ricomincia. Come diceva Pablo Neruda: potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera.

È proprio così. La primavera dell’anima è il momento in cui ci concediamo di sbocciare, di lasciare andare le paure e di abbracciare nuove opportunità. Pensa a un seme sotterrato nel buio, non sa cosa lo aspetta, ma cresce comunque, perché dentro di sé sente la promessa della luce. Bevi il tuo caffè altrimenti si fredda!

Eppure, quanti si lasciano trattenere dal gelo dell’abitudine? Quanti non credono più nella loro primavera? Osserva i boccioli timidi sui rami degli alberi attorno a noi che con coraggio iniziano ad aprirsi alla loro personalissima primavera.

Forse perché hanno dimenticato che la vita è ciclica. L’inverno dell’anima non è la fine, è solo una fase. Bisogna accettarlo, viverlo, e poi lasciarlo andare. Non possiamo vivere di sole gioie altrimenti non sarebbero più gioie. Il dolore, la paura ed ogni sentimento negativo va affrontato, vissuto e superato con la ferma convinzione che il sole tornerà a splendere. Guarda questi alberi: non si chiedono se torneranno a fiorire. Loro sanno che la primavera arriverà.

Canta con me: “Little darling, the smile’s returning to their faces. It feels like years since it’s been here.”

Ed è vero, sai? Il sole torna sempre. Basta avere pazienza.

Non mi chiedere perché ho un libricino con me e non sorridere a vedere quanto sia piccolo. Avrà anche poche pagine ed una copertina lisa e poco markettara ma ha contenuti paragonabili a centinaia di enciclopedie messe insieme. È la summa concentrata del viaggio dell’eroe che l’uomo è, che merita di diventare e che ha il dovere di evolvere. E voglio regalarlo a te, oh my friend.

Il cammino dell’uomo parla di crescita interiore, di come ognuno di noi abbia un percorso unico da seguire, e di come il cambiamento sia un atto di coraggio. Come dice Martin Buber, ogni uomo è chiamato a compiere qualcosa che solo lui può realizzare.

Allora, che la primavera ci trovi pronti.

Prima di scendere dalla collinetta, lancio uno sguardo al laghetto. “Sai, oh my friend, manca meno di un mese alla nostra Iconvention. È lì che i semi Iconacasa sbocciano e vedono finalmente la luce della consapevolezza, le promesse mantenute e i sogni avverati. Non sarà mai solo un convegno aziendale fin quando ogni persona, parte integrante ed essenziale del popolo Iconacasa, continuerà, in maniera consapevole, a donare a se stess* la possibilità di evolversi. È il momento in cui ci rendiamo conto di quanto sia potente la primavera dell’anima quando la si abbraccia davvero.”

È il momento di farla fiorire questa nostra primavera. Oh my friend, concediti ed esorta gli altri a concedersi di sbocciare, perché la primavera è dentro di noi, basta solo darle spazio.

Alla prossima.

Leonardo Lo Cascio