Bastano meno di 30 minuti in auto da Lucca, lungo la suggestiva via Pesciatina, per tornare a sognare. E no, non è una bugia che fa allungare il naso! A Collodi, borgo toscano famoso per essere il più stretto e il più ripido d’Italia, dove le case scivolano come una cascata lungo il pendio che si snoda tra i Monti Pisani e la piana della Valdinievole, le avventure di Mastro Geppetto, del Gatto e la Volpe, di Pinocchio e della Fata Turchina si intrecciano in un abbraccio che profuma di infanzia.
E, diciamolo, non c’è infanzia senza nonni. Lo sapeva bene anche lo scrittore Carlo Lorenzini, meglio noto come Collodi, di cui il 26 ottobre ricorre il 135° anniversario della scomparsa. Fu proprio da questo borgo, rifugio dei suoi amati nonni materni, Angela e Francesco, che trasse il suo immortale pseudonimo e l’ispirazione, sempre nutrita dal loro amore e sostegno. Quale mese migliore di questo, dunque, in cui si celebra la Festa dei Nonni, per riscoprire le radici di un genio che ha incantato intere generazioni?
“Collodi è famoso per essere il più stretto e il più ripido d’Italia, dove le case scivolano come una cascata lungo il pendio che si snoda tra i Monti Pisani e la piana della Valdinievole”
Da non perdere
Primatappa il Parco di Pinocchio, un’area all’aperto unica nel suo genere. Inaugurato nel 1956, non è il classico parco divertimenti, ma un vero e proprio percorso culturale e artistico immerso nel verde, sculture, mosaici, edifici e installazioni d’arte. Ripercorrendo la storia del celebre burattino, si può girovagare nel Paese dei Balocchi ed entrare persino nella pancia della balena! Nel mese di ottobre, poi, il Parco è animato dal “Carnevale Gotico”. Allestimenti a tema e attività ispirate sia ad Halloween che alla letteratura gotica rendono questo luogo ancora più suggestivo. Da non perdere anche la Casa di Pinocchio e il Museo di Collodi dove è possibile scoprire affascinanti curiosità e dettagli sulla genesi del personaggio e sul suo creatore.

Merita, ancora, una visita la Chiesa di San Bartolomeo nel cuore del borgo antico. Sebbene non sia molto grande, custodisce al suo interno opere d’arte di valore, tra cui una tavola cinquecentesca (“Madonna in trono e Santi”), una scultura lignea policroma del XV secolo (“Vergine col Bambino”) e un crocifisso seicentesco.
Per un po’ di relax, consigliata una passeggiata a Villa Garzoni: il suo giardino all’italiana, con fontane, statue e piante secolari, è un vero spettacolo per gli occhi e il cuore. A pochi passi di distanza, inoltre, la Butterfly House accoglie i visitatori, da marzo a ottobre, con centinaia di farfalle esotiche che volano libere in un ambiente tropicale ricostruito con cura.
“Il Parco di Pinocchio è un’area all’aperto unica nel suo genere: un vero e proprio percorso culturale e artistico immerso nel verde, sculture, mosaici, edifici e installazioni d’arte”
E per concludere in dolcezza, non si può non assaggiare il castagnaccio a base di farina di castagne, uvetta, pinoli e rosmarino. Un mix di sapori autentici di questa terra da gustare rigorosamente con un bicchiere di Vin Santo.
Curiosità
Si narra che il nome del paese derivi da una leggenda molto antica: quella di un gigante buono chiamato Oddo (o Oddi) che, stanco di errare, creò un grande “colle” dove riposarsi. La gente del posto iniziò a chiamare il luogo “Colle di Oddi”, che con il tempo si contrasse in “Collodi”.

Pare che l’acqua che sgorga da una delle tante fontane all’interno del giardino di Villa Garzoni avrebbe la capacità di infondere creatività e fantasia in chiunque la beva. Leggenda narra che sia stata proprio questa ad alimentare la fervida immaginazione di Collodi.
Con ben 16 metri di altezza, si trova a Collodi la statua di Pinocchio più alta del mondo. Sotto al cappello del burattino è custodita una copia dell’appello per sostenere il diritto dei bambini all’istruzione e alla cultura le cui firme sono state depositate al Parlamento Europeo.
Valeria De Simone