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Castelmola, tra mandorle e meraviglie

  • 11 Luglio 2025

Il teatro greco è una gemma luminosa sullo sfondo dello Ionio e i vicoli e le piazze di Taormina, visti dall’alto, si intrecciano come tessere di un antico mosaico. L’Etna si colora di un caldo arancione e il profilo imponente dei monti della Sila appare più vicino che mai.

Fa sognare a occhi aperti il tramonto dal Belvedere di Castelmola, il piccolo borgo in provincia di Messina, a una manciata di chilometri dalle vivaci Giardini Naxos e Mazzarò. Tutto intorno, profumi e sapori raccontano la storia della Sicilia: la dolcezza delle mandorle, la fragranza croccante delle arancine, la vivace freschezza della granita al pistacchio e l’abbondanza di spezie del couscous di pesce, testimone di millenari incontri culturali.

“la Cattedrale di San Nicola di Bari, costruita tra il 1934 e il 1935 è un affascinante intreccio di stili architettonici che testimoniano la ricca stratificazione culturale dell’isola.”

Scendendo dal Castello normanno che, seppur in rovina, conserva intatto il suo fascino senza tempo, ci si addentra gradualmente in un labirinto di strade pittoresche dove ogni angolo riserva una sorpresa: vivaci murales, ceramiche dipinte a mano e piccole botteghe artigiane che custodiscono secolari tradizioni.

View of a church in Castelmola, Sicily, Italy
Da non perdere

Cuore della città è Piazza Sant’Antonio,elegante salotto a cielo aperto impreziosito da una raffinata pavimentazione a mosaico in pietra bianca e lavica. Qui, nelle giornate assolate, le panchine in pietra calcarea e gli alberi rigogliosi offrono, soprattutto ai turisti, una piacevole pausa all’ombra.

A distanza di meno di cinque minuti a piedi si trova la Cattedrale di San Nicola di Bari, costruita tra il 1934 e il 1935 sulle fondamenta di una chiesa madre cinquecentesca. Il suo interno è un affascinante intreccio di stili architettonici – romanico, gotico, arabo e normanno – che testimoniano la ricca stratificazione culturale dell’isola.

Per chi ama la natura, da non perdere una passeggiata lungo il Sentiero dei Saraceni, antico tracciato immerso nella macchia mediterranea, costeggiato da fichi d’India, olivi selvatici e piante aromatiche. La strada, che un tempo collegava Castelmola a Taormina, regala panorami spettacolari lungo la costa rocciosa, fino a raggiungere la suggestiva chiesetta di San Biagio che si affaccia sulla baia di Naxos.

“Lo scrittore Lawrence ha tratto ispirazione proprio da Castelmola per scrivere il suo celebre romanzo L’amante di Lady Chatterley

Non si può lasciare Castelmola senza una sosta al Bar Turrisi, tra i sette più curiosi al mondo. Fondato nel 1947, è famoso per le sue eccentriche decorazioni falliche in legno, ceramica e coccio, simboli di fertilità e abbondanza. Qui è possibile gustare il vino alla mandorla, celebre liquore dolce e aromatico con delicate note di fiori d’arancio.

Curiosità

Pare che in passato l’antica contrada di Luppineria fosse abitata da terribili stregoni, i “Lupinari”. Si dice che nelle notti di luna piena si trasformassero in maiali feroci e vagassero per le strette vie di Castelmola seminando il panico tra gli abitanti.

Un’altra suggestiva leggenda è quella della Truvatura, legata al misterioso Monte Venere che circonda Castelmola come un silenzioso guardiano. Si narra che nel cuore della montagna sia nascosto un tesoro inestimabile, custodito da spiriti di defunti. In alcune notti, queste anime si rivelerebbero in sogno a pochi eletti con l’intento di indicare loro come raggiungere la ricchezza nascosta.

Mount etna view from castelmola historical center viewpoint

Il borgo vanta anche un curioso legame letterario con il celebre romanzo L’amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence. Sembra che lo scrittore inglese abbia tratto ispirazione proprio da un episodio vissuto durante il suo soggiorno in Sicilia: la condotta libera e disinvolta della moglie, la baronessa Frieda von Richthofen, che pare si intrattenesse nelle campagne di Castelmola con un giovane mulattiere locale, avrebbe acceso l’immaginazione dell’autore, dando vita a uno dei personaggi più controversi della letteratura del Novecento.

Valeria De Simone