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Bonus Affitto per i giovani: come funziona e chi può ottenerlo

  • 15 Luglio 2025

Il bonus affitto giovani rappresenta un’agevolazione fiscale riservata ai ragazzi tra i 20 e i 31 anni non ancora compiuti, che rispondono a determinati requisiti economici e contrattuali. A fare chiarezza in merito è stata l’Agenzia delle Entrate, attraverso la rivista online Fisco Oggi, dove recentemente è stato affrontato un caso specifico su questo tema.

Un lettore ha chiesto se, avendo stipulato un contratto di affitto transitorio e trasferito la residenza nel nuovo alloggio, potesse accedere al bonus. La risposta dell’Agenzia non si è fatta attendere, fornendo dettagli utili per capire chi ha realmente diritto al beneficio.

Chi ha diritto al bonus affitto giovani?

L’Agenzia ha richiamato il comma 1-ter dell’articolo 16 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), che delinea con precisione i requisiti per ottenere la detrazione. Vediamoli nel dettaglio:

  • Età: il beneficiario deve avere tra i 20 anni e i 30 anni e 364 giorni (quindi non aver ancora compiuto 31 anni).
  • Reddito: l’ammontare del reddito complessivo annuo non deve superare i 15.493,71 euro.
  • Tipo di contratto: il contratto di locazione deve essere stipulato secondo quanto previsto dalla legge n. 431 del 9 dicembre 1998, escludendo quindi i contratti a carattere transitorio.
  • Destinazione dell’immobile: l’abitazione affittata deve essere diversa dalla casa dei genitori o da quella delle figure a cui il giovane è stato eventualmente affidato per legge, e deve costituire la residenza del locatario.
  • Detrazione: chi rispetta tutte le condizioni può ottenere, per i primi quattro anni di affitto, una detrazione sull’imposta lorda pari a 991,60 euro annui. In alternativa, se più conveniente, è possibile detrarre il 20% del canone annuo, fino a un massimo di 2.000 euro.
Contratti transitori esclusi

Un punto particolarmente importante riguarda il tipo di contratto: per accedere al bonus, non è sufficiente qualsiasi contratto di locazione. La normativa richiede espressamente che l’affitto sia regolato dalla legge n. 431/1998, che disciplina i contratti ordinari e quelli a canone concordato. I contratti transitori, invece, non sono ammessi tra quelli che danno diritto alla detrazione.