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Stanze in affitto: Milano resta la più cara, ma la domanda frena

  • 25 Agosto 2025

Il mercato degli affitti di stanze singole in Italia mostra segnali contrastanti. Da un lato, i prezzi restano molto elevati nelle principali città universitarie, con Milano che guida la classifica con oltre 730 euro al mese; dall’altro, la domanda in alcune metropoli storicamente più gettonate sta rallentando, lasciando spazio a una maggiore scelta per studenti e giovani lavoratori.

Dopo anni di crescita continua, il 2024 segna una fase di rallentamento in diverse grandi città. A Milano la richiesta di stanze è calata del 13% rispetto a un anno fa. Bologna e Napoli hanno registrato addirittura un crollo del 38% e del 47%. Flessioni significative si sono osservate anche a Firenze (-6%), Verona (-20%) e Torino (-3%). In controtendenza, alcune città sperimentano un vero e proprio boom: Roma segna +20%, Venezia +30% e Genova addirittura +59%, ma il primato va ad Ancona con +77%.

Top 10 città per prezzo medio stanza singola

Sul fronte dei costi, Milano si conferma la città più onerosa per una stanza singola, con una media di 732 euro al mese, quasi 160 euro in più rispetto a Roma.

PosizioneCittàPrezzo medio
1Milano732 €
2Bologna632 €
3Firenze606 €
4Roma575 €
5Trento544 €
6Brescia519 €
7Modena506 €
8Padova502 €
9Torino476 €
10Verona473 €

Fuori dalla top 10 si collocano Bergamo (466 €), Venezia (453 €) e Napoli (445 €). Le città più economiche restano nel Sud: Chieti (229 €), Catanzaro (243 €) e Foggia (249 €). A livello di quartieri, Milano vede i prezzi più alti in Quadronno-Palestro-Guastalla (846 €), seguita dal Centro (839 €). A Roma, il primato spetta a Testaccio-Trastevere (695 €), che supera i Parioli (676 €).

La dinamica dell’offerta

Così come la domanda, anche l’offerta nazionale rimane quasi invariata (-1%). Tuttavia, città come Napoli (+95%), Padova (+89%) e Novara (+64%) hanno registrato un vero boom di disponibilità, mentre in altre si osservano forti cali, come a Udine (-83%), Brescia (-66%) e Bergamo (-55%). Milano e Torino mostrano entrambe una lieve contrazione (-8%), mentre Bologna (+38%) e Firenze (+22%) vedono una maggiore disponibilità. Roma rimane sostanzialmente stabile.

Il quadro che emerge è quello di un mercato in trasformazione: prezzi ancora molto alti nelle città più grandi, ma con una domanda che tende a spostarsi verso aree alternative, più accessibili e spesso ben collegate. Un segnale che potrebbe ridisegnare la geografia degli affitti per studenti e giovani lavoratori nei prossimi anni.