
Dopo le polemiche, il Governo interviene per correggere il calcolo degli acconti Irpef, così da evitare aumenti nei versamenti dovuti da dipendenti e pensionati. L’operazione richiederà un intervento finanziario di 250 milioni di euro.
La correzione si rende necessaria per allineare il calcolo degli acconti al nuovo regime Irpef a tre aliquote, eliminando l’incoerenza con il sistema a quattro aliquote, precedentemente previsto dal decreto legislativo sulla riforma fiscale e dalle istruzioni del modello 730/2025.
Tuttavia, la modifica non sarà immediata: il provvedimento arriverà non prima del 10 aprile, dopo la pubblicazione del Documento di economia e finanza (Def).
Conto salato per dipendenti e pensionati
Senza un intervento del Governo, questa distorsione avrebbe avuto conseguenze pesanti per dipendenti e pensionati. Infatti, molti contribuenti si sarebbero ritrovati a dover versare acconti più alti rispetto al dovuto o a subire una riduzione dei crediti fiscali spettanti.
Il problema principale sarebbe stato il ritardo nel recupero delle somme versate in eccesso, che sarebbe stato possibile solo con la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2026. Con la correzione in arrivo, invece, il Governo punta a risolvere questa criticità in tempo per l’inizio della stagione delle dichiarazioni fiscali.