
Un combattente nato che non si ferma davanti a niente fino a che non raggiunge il suo obiettivo. Matteo Ginevra è un imprenditore determinato e appassionato che ha fatto della sua grinta e del suo carattere la chiave del successo. La sua famiglia gli ha trasmesso i valori del rispetto, della lealtà e del sacrificio: ha portato questi principi nel suo percorso professionale facendone il proprio mantra. Risultato? da quando è entrato in Iconacasa ha vinto praticamente tutto con un clamoroso tris nell’ultima Iconvention. Adesso è già pluri-affiliato e non pone limiti alla sua crescita.
Raccontaci, come hai conosciuto Iconacasa e come sei entrato in azienda?
“Conoscevo Iconacasa, ma non avevo mai avuto rapporti diretti con l’azienda: sicuramente mi ero accorto che stava crescendo rapidamente in tutta Italia e questo mi incuriosiva molto. Ho avuto i primi contatti grazie a amicizie in comune e un giorno mi ha chiamato Giancarlo Quassia, uno dei cofondatori. Mi ha colpito subito per la sua energia travolgente ed è subito scattata la scintilla. Prima di convincermi, però, mi ha tempestato di telefonate! (ride, ndr). In quel periodo ero un ‘leone ferito’: per entrare nel mio mondo era necessario conquistare la mia fiducia”.
Fin dal primo giorno hai raccolto risultati straordinari: qual è il segreto?
“I risultati arrivano solo attraverso sacrificio e duro lavoro e credo fermamente che per essere un buon leader devi essere il primo a dare l’esempio. Ogni mattina mi sveglio con una consapevolezza: ho delle persone che credono in me — mia moglie, la mia famiglia, i miei collaboratori — e non posso permettermi di deluderli. Devo ringraziare soprattutto mia moglie: a inizio 2024 le dissi che volevo vincere tutto e che mi sarei dovuto impegnarmi di più. Lei ha compreso i miei sacrifici ed è stata il mio rifugio nei momenti difficili. Dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna”.
“Se sei una persona ambiziosa, questo è il posto giusto: Iconacasa ti mette nella condizione di dimostrare chi sei davvero”
Parliamo di lavoro quotidiano: vuoi raccontarci pregi e difetti del mercato di Parabiago?
“Il mercato di Parabiago è molto vivace, io lo definisco sempre una ‘isola felice’. Ci troviamo tra Rho e Legnano, in una posizione strategica grazie alla presenza della Strada Statale Sempione e alla stazione ferroviaria della linea S5: in meno di 30 minuti si è collegati direttamente a Milano. Questo rende la zona molto appetibile sia per chi cerca casa sia per chi vuole un investimento”.
A Milano e dintorni superare la concorrenza è una impresa. Quanto è stato decisivo il franchising?
“Iconacasa ci ha supportato tantissimo, soprattutto grazie alla sua rete capillare di uffici e alla presenza di professionisti preparati. I tanti servizi messi a disposizione ci hanno permesso di distinguerci e di offrire un’esperienza di qualità ai clienti, creando fiducia e continuità”.

Perché un imprenditore dovrebbe scegliere Iconacasa?
“Per la concreta possibilità di crescita, sia personale che professionale. Se sei una persona ambiziosa, questo è il posto giusto: Iconacasa ti mette nella condizione di dimostrare chi sei davvero, aiutandoti a sviluppare e potenziare tutte le tue capacità.”
Parliamo di progetti futuri: è già avviato il progetto Monza Est. Cosa dobbiamo aspettarci dopo?
“La prossima apertura sarà Canegrate e credo che ne seguiranno altre, ma preferisco non anticipare troppo… per ora lasciamo un po’ di curiosità!”
“Non cambierei nulla del mio lavoro. Ogni aspetto, anche il più difficile, fa parte del gioco. Mi ritengo fortunato”
Raccontaci qual è il momento che preferisci all’interno dell’ufficio e quale quello che odi di più.
“Il momento che preferisco è senza dubbio la riunione di inizio mese. Mi piace pianificare, definire obiettivi e studiare tutte le strategie con il team per raggiungerli. È un momento in cui ci si allinea e si crea grande motivazione. Non ci sono momenti che odio, ma sicuramente ci sono situazioni più impegnative da gestire, che però fanno parte del percorso”.
Quale aspetto del tuo lavoro ti diverte e quale cambieresti?
“L’aspetto che mi diverte di più è la gestione degli immobili: devi capire le esigenze del cliente, accompagnarlo passo dopo passo e portarlo alla vendita. È una sfida costante, ma anche molto stimolante. Non cambierei nulla del mio lavoro. Ogni aspetto, anche il più difficile, fa parte del gioco. Mi ritengo fortunato ad aver intrapreso questa professione”.
Adesso togliamoci la giacca: chi sei fuori dall’ufficio? Quali sono le tue passioni?
“Sono una persona molto semplice. Amo passare il tempo a casa con gli amici, organizzare serate e cene. Mi appassionano i documentari, mi piace camminare all’aria aperta, andare in palestra (anche se non a livelli altissimi, precisiamo!), e un’altra grande passione è sicuramente la cucina”.