Si dice che i libri siano finestre sul mondo. Ci fanno sognare a occhi aperti, immaginare persone e luoghi e viaggiare nel tempo e nello spazio pur restando fermi. Sono talmente preziosi che nel 1996 l’UNESCO decise di dedicare loro una giornata: il 23 aprile. Una data non casuale. In Catalogna si celebra la festa del patrono, San Giorgio, durante la quale, da circa due secoli, ogni uomo offre una rosa alla sua amata che a sua volta ricambia il dono con un libro. Ma non solo. Sempre il 23 aprile (dello stesso anno, il 1616) morirono due dei più grandi scrittori della storia: lo spagnolo Miguel de Cervantes e l’inglese William Shakespeare.
Caso vuole, tra l’altro, che quest’ultimo morisse proprio il giorno del suo 52esimo compleanno, ricorrenza che da secoli, Stratford on Avon, sua città natale, celebra con grande entusiasmo. Ogni anno, infatti, il weekend precedente o successivo al 23 aprile (quest’anno sabato 26 e domenica 27), un colorato corteo attraversa le strade del grazioso borgo a due ore da Londra, nel Warwickshire. Musicisti, attori e figuranti in costume d’epoca rievocano l’atmosfera elisabettiana mentre le compagnie teatrali locali e internazionali mettono in scena le opere di Shakespeare offrendo a cittadini e a turisti di rivivere le sue emozionanti storie. Altra piccola curiosità: sempre il 23 aprile, nel 1597, andò in scena per la prima volta la commedia shakespeariana Le allegre comari di Windsor alla presenza della regina Elisabetta I d’Inghilterra.
“Ogni anno viene ricordato il compleanno di Shakespeare con un colorato corteo che rievoca l’atmosfera elisabettiana mentre le compagnie teatrali mettono in scena le sue opere più famose“
Diario di bordo
Hamlet, Falstaff, Lady Macbeth. Sono solo alcune delle statue dei celebri personaggi delle opere di Shakespeare disseminate per le città. Ognuna reca, a mo’ di una massima, una frase uscita dalla penna del grande autore. The fool doth think he is wise, but the wise man knows himself to be a fool. “Lo stolto crede di essere saggio, ma il saggio sa di essere uno stolto” è sicuramente tra le più significative e ancora attuali.

Portano invece i nomi delle giovani eroine shakesperiane (Helena, Viola, Juliet, e ancora Miranda, Beatrice, Rosalind e Juliet) le barchette adagiate sul fiume Avon sulle cui calme acque si aggirano, docilmente, decine di bianchi cigni creando un’atmosfera da sogno di una notte di…metà aprile!
Il cielo è plumbeo, come si addice al meteo di queste parti, ma tutto intorno è un tripudio di colori. Variopinte casette, che risalgono a qualche secolo fa, sono un tutt’uno con la miriade di fiori sparsi per la città. Come quelli sul vialetto di ingresso della casa natale di Shakespeare, un museo che permette ai visitatori di immergersi nella vita quotidiana dello scrittore. Incantevole è anche il giardino dell’Anne Hathaway’s Cottage, la casa dove visse la sua amata moglie. Per non parlare delle vivaci rose rosse che ogni 23 aprile adornano la sobria tomba di Shakespeare nella gotica Holy Trinity Church. Meglio non avvicinarsi troppo però. Pare che lo stesso scrittore abbia maledetto chiunque avesse osato profanarla, come riporta l’epigrafe sulla sua lapide: Good friend, for Jesus’ sake forbear/To dig the dust enclosed here./Blest be the man that spares these stones/And curst be he that moves my bones.“Buon amico, per amore di Gesù, astenetevi dal dissotterrare la polvere qui racchiusa. Benedetto sia l’uomo che risparmia queste pietre e maledetto sia colui che muove le mie ossa”.
“In città sono disseminate le statue di alcuni dei più celebri personaggi delle opere di Shakespeare come Hamlet, Falstaff e Lady Macbeth“
Accontentiamoci del suo fantasma, che pare aggirarsi, durante le prove degli spettacoli, al Royal Shakespeare Theatre. Che sia vero o no, immergersi nella magia del teatro shakespeariano è davvero un’esperienza da non perdere.
Tra le attrazioni della città c’è anche la Fattoria delle Farfalle, un vero e proprio paradiso tropicale che ospita centinaia di farfalle provenienti da tutto il mondo, e il pub The Black Swan, noto come Dirty Duck, che veniva frequentato dagli attori dopo gli spettacoli. Qui, ma anche in altri locali tipici, si possono assaggiare i bangers and mash, salsicce e purè di patate, perfetto comfort food per le giornate fredde e uggiose.
Valeria De Simone