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Tolfa: il rifugio d’inverno a un’ora da Roma

  • 10 Dicembre 2025

Se senti il bisogno di tirare il fiato dopo la sfiancante corsa ai regali di Natale, ti basta uscire da Roma, imboccare l’A12 e seguire la strada che da Santa Severa si arrampica dolcemente verso l’entroterra.

In poco più di un’ora, il paesaggio cambia: i clacson lasciano spazio al silenzio dei boschi, l’aria si fa limpida, portando con sé il profumo della terra umida e della resina. Dopo l’ultima curva, all’improvviso, ecco Tolfa, borgo incastonato tra i monti, dove spegnere il mondo e riscoprire la bellezza dei ritmi lenti.

Il Castello dei Frangipane è statoper centinaia di anni punto strategico di raccordo tra il mare e l’interno
Da non perdere

Le case in pietra sembrano sospese in equilibrio sotto lo sguardo severo del Castello dei Frangipane,per centinaia di anni punto strategico tra il mare e l’interno e oggi affascinante rudere. Raggiungerlo a piedi (dista circa 10-15 minuti dal centro) è una piccola avventura che vale ogni passo. Dalla cima la vista è incredibile: la campagna tolfetana si srotola fino al mare, e nelle giornate più limpide si possono scorgere persino gli Appennini.

Accanto ai resti del castello si trova il Santuario della Madonna della Rocca, al cui interno si conserva una preziosa tela cinquecentesca, attribuita alla scuola dei Carracci, pionieri del Barocco italiano. Nel cuore del borgo, meritano una visita la Chiesa del Suffragio, ricca di opere d’arte sacra, e il Museo Civico, che racconta la storia del territorio attraverso reperti archeologici e oggetti legati alla vita contadina e alla tradizione buttera.

Tolfa non è solo storia: è anche natura. Nei dintorni, è possibile esplorare il Bosco della Ficoncella, dove tra le querce e i lecci si nascondono daini, volpi e uccelli rari, oppure perdersi nella Farnesiana, un’antica tenuta agricola.

Dopo una giornata di passeggiate e scoperte, è ora di mettersi a tavola! Da non perdere la celebre “coda de soreca”, una pasta lunga e sottile che conquista al primo boccone nonostante il nome – “coda di topo” – faccia sorridere e la gustosa acquacotta, zuppa contadina a base di verdure di stagione, pane raffermo, uovo e menta.

Curiosità

Tolfa è profondamente legata alla figura dei butteri, leggendari mandriani a cavallo della Maremma laziale. Si racconta che nel 1890, proprio qui, si svolse una celebre sfida tra i butteri locali e un gruppo di cowboy americani guidati da Buffalo Bill: furono i tolfetani ad avere la meglio, entrando nella leggenda.

Aerial view of Rocca Frangipani in Tolfa village in Lazio in Italy

Un’altra icona locale è la catana tolfetana, robusta borsa in cuoio conciato al vegetale, un tempo usata dai butteri e oggi accessorio di artigianato d’eccellenza. Alcune botteghe del centro continuano a produrla seguendo tecniche tramandate da generazioni.

Durante l’assedio francese del 1799, una donna del borgo, Lizzera, offrì ai nemici un vitello e un sacco di grano per far credere che il paese fosse pieno di scorte. I francesi rinunciarono all’attacco e Tolfa fu salva. Oggi Lizzera vive ancora nello stemma del borgo, insieme al vitello e al sacco di grano.

Valeria De Simone