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Ristrutturare casa: gli errori da non commettere – Parte 2

  • 12 Novembre 2024

Dopo aver visto quali errori di impostazione evitare nella nostra ristrutturazione, adesso vediamo insieme quali sono le figure che operano in un cantiere edile, così da approfondirne il funzionamento. Ti rivelerò inoltre un piccolo segreto che può aiutarti nella giusta impostazione della tua ristrutturazione.

Partiamo col dire che sono sempre molte le figure coinvolte. In un cantiere di grandi dimensioni si può arrivare a centinaia di operatori, ma anche un piccolo cantiere di ristrutturazione non deve mai essere sottovalutato. Il problema principale che si verifica in una ristrutturazione interna è infatti il sottovalutare la complessità dei lavori da eseguire. Questo spesso perché gli operatori (e a volte anche il  committente) associano erroneamente la complessità del cantiere all’importo lavori. Un lavoro di importo modesto molte volte viene confuso con un lavoro semplice. Nella realtà invece è spesso il contrario. Quindi guardia alta e prendiamo le cose seriamente!

Quali sono le figure presenti in un cantiere edile di ristrutturazione?

Nella nostra ristrutturazione interna ci saranno sempre tre grandi categorie: il committente, i tecnici professionisti e le imprese esecutrici.

Partiamo dal Committente. Si tratta del soggetto che commissiona il lavoro eper conto del quale viene realizzata un’opera o svolto un servizio. Generalmente si tratta del  proprietario dell’immobile, ma può a volte essere anche il conduttore se autorizzato ad eseguire le opere su proprietà altrui. Il Committente sceglie sia chi eseguirà i lavori sia il team tecnico che lo supporterà. Perché sceglie il Committente? Niente di più semplice, è la figura che finanzia l’intera ristrutturazione e per cui il lavoro viene realizzato.

I tecnici professionisti. I tecnici professionisti nominati dal committente hanno la funzione di progettare e vigilare sulla corretta esecuzione dell’opera e segnalare al committente eventuali anomalie riscontrate durante l’esecuzione dei lavori. Partiamo prima però da un presupposto che può sembrare anche banale ma ci aiuta a comprendere fino in fondo l’importanza delle figure tecniche. Il committente non è normalmente un addetto ai lavori e di conseguenza non conosce come progettare e gestire la realizzazione di un lavoro edile. Praticamente è una persona vuole solo ristrutturare la sua casa ma non sa come si fa! È necessario scegliere quindi professionisti di cui il committente ha piena fiducia e stima e che lo guidino e supportino in tutte le decisioni. Le figure tecniche sono diverse, vediamo le principali che operano in una ristrutturazione:

  • Il progettista: è la figura che ascolta le esigenze del committente, le elabora sia in chiave creativa che tecnica e progetta dal punto di vista estetico, architettonico e tecnico-esecutivo (dettagli di realizzazione, materiali e colori, impianti, strutture) l’intera opera. E non solo… è anche la figura che si occupa di ottenere i permessi necessari per realizzare i lavori e che stima i costi di realizzazione dell’opera progettata! Committente e progettista andranno quindi insieme a definire il progetto finale da sottoporre alle imprese interessate alla realizzazione;
  • Il direttore lavori: si occupa di sorvegliare l’esecuzione dei lavori per conto del committente, verificando la qualità costruttiva e le caratteristiche dei materiali impiegati in cantiere, monitorando che i lavori siano conformi al progetto finale e che vengano eseguiti nei tempi stabiliti da contratto. Deve sempre interfacciarsi con una figura operativa dell’impresa affidataria, normalmente il direttore di cantiere o capocantiere. Avrà inoltre cura di segnalare eventuali anomalie al committente e supportarlo nelle decisioni da prendere durante i lavori. Può coincidere con il progettista;
  • Il coordinatore della sicurezza: ha un ruolo legato strettamente alla sicurezza dell’ambiente di lavoro ed è slegato dagli aspetti progettuali e di direzione lavori. Dispone le misure preventive che i lavoratori dovranno adottare in cantiere in base al tipo di rischio che il cantiere comporta, verifica la conformità delle attrezzatture utilizzate e la regolarità delle imprese chiamate a fare i lavori. Sorveglia che le maestranze operino rispettando le disposizioni di sicurezza. Può coincidere con il direttore lavori o essere un professionista terzo. Deve avere una specifica abilitazione;

Le imprese esecutrici. Abbiamo individuato finora il committente e il team di professionisti che lo affiancherà. Ora dobbiamo scegliere chi realizzerà i lavori… e qui vi tornano utili tutti i consigli del precedente articolo!

Ma quante imprese entrano in gioco in una ristrutturazione?

Tante, a volte.. troppe! La tendenza del mercato edile italiano è quella di avere imprese a specializzazione verticale, dove quindi ognuno si specializza e si concentra sul proprio settore operando in forma completamente autonoma dagli altri settori.  Di conseguenza il mercato si compone di una vasta gamma di imprese settoriali cosiddette esecutrici : carpentieri, muratori, ponteggisti, elettricisti, idraulici, serramentista, piastrellisti, parquettisti, pittori edili, cartongessisti sono solo alcuni, ma potremmo continuare ancora… (ditte specializzate nella sola impermeabilizzazione, solo impianti di allarme, solo porte interne, solo realizzazione di cappotti termici, solo fotovoltaico ecc.). Questo crea sicuramente una qualità costruttiva generale più alta rispetto a tanti altri Paesi, ma va da sé che ciò rende ristrutturare un appartamento in Italia difficile per varie ragioni:

  • Anche per un lavoro modesto si è praticamente costretti dal mercato a coinvolgere più operatori specializzati (quando non sarebbe necessario);
  • Le imprese esecutrici per impostazione non hanno un quadro chiaro dell’intero progetto ma tendono involontariamente a lavorare ognuna per la propria area di competenza, aumentando i rischi di errori e interferenze reciproche;
  • È necessaria una intensa attività di organizzazione, coordinamento e controllo del cantiere edile da parte di una figura preposta;
  • Alcuni lavori di complemento che non rientrano strettamente nelle competenze specifiche del singolo esecutore tendono a essere rimandati o mal eseguiti;
  • Spesso di generano ritardi e rallentamenti a causa di quanto sopra;

Sembra tutto abbastanza complicato. E quindi chi ha il controllo del cantiere? Chi coordina tutte queste attività?

Ogni cantiere, piccolo o grande che sia, deve avere necessariamente una figura operativa che presidia e coordina le attività lavorative: il direttore di cantiere o capocantiere. Normalmente è un tecnico interno all’impresa principale, oppure un operaio specializzato di grande esperienza. Concretamente si occupa di ordinare i materiali, gestire carichi e scarichi, organizzare quotidiamente e nel dettaglio i lavori di cantiere, fornire indicazioni a operai e manovali. Sarà il principale interlocutore del direttore lavori e deve praticamente essere sempre presente in cantiere. In pratica è il connettore tra le maestranze e il direttore lavori/committente senza cui il cantiere non è organizzabile e gestibile.

Arch. Mirco Ciarlante