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Qualità della vita: vince il nord-est, male il sud. La città migliore è Trento

  • 3 Dicembre 2025

In quali città si vive meglio in Italia? Trento, poi Bolzano e Udine. È quanto emerge dall’ultima edizione del rapporto “Qualità della vita” preparato da Il Sole 24 Ore. A guidare la graduatoria è ancora una volta il Nord‑Est, con il podio saldamente nelle mani delle province alpine e settentrionali, a testimonianza del divario persistente tra Nord e Sud del paese.

Il report sulla qualità della vita 2025 fornisce un quadro dettagliato delle condizioni di vita nelle province italiane, analizzando 107 realtà su tutto il territorio nazionale. L’indagine prende in considerazione decine di indicatori suddivisi in macro-aree come economia, lavoro, ambiente, sanità, servizi, sicurezza, istruzione, cultura, tempo libero e benessere sociale. L’obiettivo è capire quali province offrono il miglior equilibrio tra sviluppo economico, servizi efficienti, tutela dell’ambiente e qualità sociale.

L’importanza del report

L’indagine valuta le province su circa 90 indicatori statistici — suddivisi in sei macro‑categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, salute e società; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero — introducendo nel 2025 nuove variabili come la percezione di insicurezza, la mortalità per tumore, gli incidenti stradali e la qualità dell’aria

Il report offre una guida utile per chi desidera valutare dove vivere, lavorare o investire in Italia. Non misura la felicità soggettiva, ma fornisce indicazioni sulle condizioni materiali: disponibilità di servizi, opportunità lavorative, sicurezza, qualità dell’ambiente e accesso alla cultura.

Ecco la top 10 delle province dove, secondo il report 2025, si vive meglio in Italia:

PosizioneProvincia / Area metropolitana
1Trento
2Bolzano
3Udine
4Bologna
5Bergamo
6Treviso
7Verona
8Milano
9Padova
10Parma
L’analisi della classifica

Il predominio del Nord — e in particolare del Nord‑Est e dell’arco alpino — continua a emergere con chiarezza: le prime tre posizioni sono occupate da Trento, Bolzano e Udine, territori che combinano servizi efficienti, opportunità economiche, buona qualità ambientale e coesione sociale.

Interessante è la presenza, nella top 20, non solo delle grandi città metropolitane — come Milano, Bologna, Modena, Trieste — ma anche di province di medio‑piccole dimensioni, evidenziando che spesso l’equilibrio tra servizi, ambiente, lavoro e qualità sociale conta più della mera dimensione demografica.

D’altro canto, il Mezzogiorno resta in grande difficoltà: molte province meridionali e insulari – come Reggio Calabria, Crotone, Siracusa – occupano le ultimissime posizioni, a conferma del divario strutturale che continua a caratterizzare l’Italia.