Come una lunga maratona, ricca di ostacoli, ma percorsa con forza e lucidità fino al raggiungimento del traguardo. È questa la fotografia del 2023 scattata dal Direttore Marketing Iconacasa, Leonardo Lo Cascio. Ma non c’è nemmeno il tempo per riposarsi. Il nuovo anno si presenta ancor più complesso, ma al tempo stesso ambizioso e intrigante: c’è il progetto Spagna da sviluppare, una rivoluzione nella gestione degli eventi da attuare, la Iconvention da organizzare, ma soprattutto tanti risultati da confermare.
È il momento dei bilanci: come è stato il 2023? Descrivilo con tre parole chiave
“Sprint: è stato il decimo anno, una vera e propria corsa contro il tempo, tanti obiettivi, tanta fame, tanta ambizione. Siamo stati costretti a correre per 365 giorni, come se fosse una maratona, senza battute di arresto. Evoluzione perché siamo cambiati, penso definitivamente e siamo proiettati a una crescita fuori dai confini nazionali. Resilienza, o se preferite “uragano”, perché siamo stati letteralmente travolti da tante circostanze avverse, ma nonostante tutto abbiamo avuto la forza e la lucidità per superare ogni ostacolo e da ognuno di essi abbiamo tratto spunto per migliorare ulteriormente la nostra azienda e le nostre persone”.
Da ‘rule breaker’ a ‘rule maker’: l’anno scorso avevi utilizzato queste due definizioni per raccontare il 2023 di Iconacasa. È diventata davvero l’azienda che detta le regole?
“Sicuramente abbiamo rotto gli schemi, dando uno scossone all’ingessatura comunicativa che il nostro settore aveva da troppo tempo. Durante il 2023 abbiamo imposto nuove regole, le nostre regole, abbiamo osato anche di più, tanto da divenire un modello a cui ispirarci per altre aziende”.
Nel 2023 Iconacasa si è spogliata dalle vesti di “Cenerentola”. Adesso viene il bello… Quale sfide attendono il franchising e come verranno affrontate?
“Si tratta di un concetto che è stato un po’ osteggiato, perché comunque parliamo di un’azienda che ha 10 anni. Però il 2023 è stato comunque uno spartiacque, ha segnato un salto di qualità. Oggi siamo una grande rete, sia in termini numerici che in termini qualitativi. Siamo protagonisti del panorama immobiliare, una solida realtà con un tasso di crescita che non ha eguali. Abbiamo avuto un grande exploit, nel nuovo anno abbiamo il dovere, anzi l’obbligo, di confermare tutti gli ottimi risultati raggiunti seguendo il piano di sviluppo del 2024”.
“Durante il 2023 abbiamo imposto nuove regole, le nostre regole, abbiamo osato anche di più, tanto da divenire un modello a cui ispirarci per altre aziende”
Impossibile non menzionare il progetto Spagna: la sede e il primo ufficio sono attivi, ma si tratta solo del primo passo di un percorso lungo ma allo stesso tempo ambizioso che si svilupperà nel corso del nuovo anno
“Per molti, il progetto Spagna è sembrato un fulmine a ciel sereno, ma in realtà è frutto di pianificazione e strategia a lungo termine. Siamo dei perfezionisti e quindi abbiamo lavorato al meglio per riproporre lo stesso modello di business risultato vincente in Italia anche in Spagna, ovviamente con i dovuti accorgimenti. L’idea è quella di mettere a disposizione all’Affiliato spagnolo tutti gli strumenti già sperimentati in Italia in modo da permettergli una crescita solida e rapida. Il piano di sviluppo nella penisola iberica è ambizioso, ma sono sicuro che lo rispetteremo”.
In realtà, Iconacasa ha fatto il suo debutto in Europa già prima dello sbarco in Spagna durante la cerimonia dell’European Franchising Adwards. Vuoi raccontarci quella serata?
“L’emozione era tanta, a tratti ero quasi sopraffatto. La serata è stata indimenticabile, ti rendi conto che altri hanno riconosciuti tutti i sacrifici, gli sforzi e la dedizione che sono stati necessari per diventare Iconacasa quella che è oggi. Essere tra i top 5 franchising emergenti d’Europa è sicuramente un onore, ma questo vuol dire anche avere molta più responsabilità verso chi ha dato fiducia la progetto” .
Cambiamo un attimo il focus di questa chiacchierata. Ci spostiamo di poco, da Iconacasa a Iconapubli: che anno è stato il 2023 e come sarà il 2024?
“Il 2023 è stato un anno duro, ma soddisfacente, perché si sono moltiplicati gli impegni, anzi sono cresciuti esponenzialmente. Più sono gli impegni, più aumentano le responsabilità, soprattutto perché devi dimostrare che la fiducia è stata ben risposta. Per fortuna, però, non sono solo: Iconapubli è un’entità unica composta da tante parti e ogni componente del team ha dato il massimo. Il 2024, anche per Iconapubli, deve essere l’anno della conferme. Abbiamo tutti un unico scopo: rendere grande Iconacasa. Ci saranno nuovi cambiamenti, nuovi scossoni, ma anche nuovi obiettivi da raggiungere e nuove missioni da portare a termine. È questo il bello della nostra azienda: non si è mai sazi”.
Una Business Academy dedicata ai social, la Business classica con i relatori Iconacollege, il Giuramento. Gli eventi stanno facendo fare sempre più il salto di qualità all’azienda?
“Lo dico da un po’ di tempo. Gli eventi sono organici, anzi fondamentali nella strategia di employer branding che abbiamo messo in campo. Quando parliamo di Business academy parliamo di formazione evoluta ed era necessario dedicare una tappa al mondo social perché tra le varie regole che abbiamo rotto, quella comunicativa era la regola aurea da dover distruggere. Ci siamo posti controcorrente e con l’innovazione deve arrivare per forza la formazione. Il Giuramento è stato un evento che ha coronato il sogno di 17 uomini e donne”.
“Abbiamo tutti un unico scopo: rendere grande Iconacasa. Ci saranno nuovi cambiamenti, nuovi scossoni, ma anche nuovi obiettivi da raggiungere”
Sappiamo, inoltre, che il 2024 sarà anche l’anno della rivoluzione degli eventi tradizionali… cosa bolle in pentola?
“Piccolo spoiler? Abbiamo cancellato i micro eventi locali, accentrando l’organizzazione e la gestione degli eventi ‘major’ in modo da elevarne lo standard qualitativo. Vogliamo celebrare i successi dei nostri collaboratori, ma al tempo stesso alzare l’asticella di ogni kermesse. Per questo, oltre all’ormai consolidata Iconvention, ci saranno 4 eventi stagionali (spring break, summer party, autumn fest e winter gala. In queste occasioni andremo a cementare i rapporti e valorizzare la risorsa più importante: il capitale umano”.
A proposito di eventi… vogliamo fare qualche spoiler della Convention 2024? I preparativi sono ormai iniziati…
“Posso dare solo tre indizi: la madrina, confermatissima. La location, fantastica. E poi la parola chiave, devastante. Non posso dire altro!”
Visto che ci piacciono tanto le parole chiave, chiudiamo l’intervista così come l’abbiamo iniziata: quale sarà la parola chiave del 2024?
“Conferma. Conferma perché abbiamo usato tanto belle parole, fatto e rispettato tante promesse (e minacce). Ora dobbiamo confermare i buoni propositi, dimostrare che tutto quello fatto fino ad ora non è stato un colpo di fortuna, non è stato merito dell’inerzia. Dobbiamo confermare il tasso di crescita, magari incrementarlo, e dimostrare che siamo l’alternativa più valida e innovativa del mercato immobiliare”.