Come una lunga maratona, ricca di ostacoli, ma percorsa con forza e lucidità fino al raggiungimento del Competente, appassionato del suo lavoro, innamorato di Iconacasa, ma anche ricco di risorse. Fabrizio Pavanello ha aperto il primo ufficio a Monza, ma la città brianzola è solo il punto di partenza di un grande progetto di sviluppo in Lombardia. In questa lunga intervista, Fabrizio ha raccontato la sua entrata nel franchising, l’evoluzione del mercato di Monza ma anche la sua vita fuori dall’ufficio.
Iniziamo parlando di te: chi era Fabrizio prima di entrare nel franchising?
“Milanese, classe ’77, fin da piccolo sentivo di avere una forte propensione per il mondo imprenditoriale. Dopo svariate esperienze lavorative, sia come dipendente che come imprenditore, nel 2008 sono entrato quasi per caso nel mondo dell’intermediazione immobiliare, ma è stato amore a prima vista. Scoprii la gioia che potevo donare ai miei clienti, le soddisfazioni che potevo ottenere con grande dedizione e passione. Adesso è la mia linfa vitale”.
Quando e come hai conosciuto Iconacasa?
“È successo tutto nel marzo del 2021. Dopo esser uscito da una esperienza in un’altra realtà nel ruolo di Consulente e Team Manager, la mia mente e il mio cuore erano orientati a costruire qualcosa di veramente mio. L’apertura di uno studio con nome privato non era nelle mie intenzioni, in quanto avere il supporto e il confronto continuo con colleghi, secondo me, è me uno dei pilastri del successo. Ero alla ricerca di un brand che incarnasse i miei stessi valori. Grazie a un collega e amico scoprii il progetto Iconacasa e, anche in questo caso, è stato un colpo di fulmine. Decisi in quel giorno di marzo di voler costruire il mio business insieme a Iconacasa per diventare poi un imprenditore di spicco all’interno di questa grande famiglia. Considerata l’esperienza professionale ho aperto subito il primo ufficio nella città di Monza”.
“La costante crescita del franchising, la coesione e l’affiatamento che c’è mi suggeriscono che ho fatto la scelta migliore”
Cosa ti ha convinto a ‘sposare’ Iconacasa? Cosa ti fa dire ancora oggi ’sì, ho fatto la scelta giusta’?
“Fiducia, lealtà, coraggio, passione, curiosità intellettuale. Questi sono i valori di Iconacasa e questi sono anche i valori che condivido ogni giorno con tutti i miei colleghi. La continua e costante crescita del franchising a livello nazionale, la coesione e l’affiatamento che c’è fra tutti noi mi suggeriscono che ho fatto la scelta migliore e mantengo cristallina la visione che ho per il futuro”.
C’è un episodio o un aneddoto che ti è rimasto impresso da quando sei diventato un Affiliato Iconacasa?
“Tanti sono i momenti impressi nella mia mente, ma in particolare c’è una situazione a me molto cara e che mi tocca da vicino. Si tratta di Maria Cristina, la persona che mi aiuta dal 2019 a organizzare e gestire al meglio il back office. Nella fase pre-Iconacasa, forse per la modalità lavorativa o forse per mancanza di esperienza nel settore, i sui risultati professionali non erano eccezionali, tanto che c’è stato un periodo di riflessione sulla possibilità di proseguire su strade separate o meno. Fatto sta, che da quando ha deciso di seguirmi ancora una volta e abbracciare il progetto Iconacasa, ha avuto una vera e propria rinascita. Oggi è quasi irriconoscibile. Ambiziosa, determinata nel raggiungimento degli obiettivi, raggiunge con costanza risultati che fino a qualche tempo fa erano impensabili per lei. Oggi abbiamo iniziato il percorso per una sua nuova evoluzione: da coordinatrice a consulente …e prossimamente come socia titolare di un nuovo punto vendita!”
Raccontaci il mercato immobiliare di Monza: il suo andamento negli ultimi mesi, le prospettive future e le differenze rispetto al resto della regione.
“Monza è un territorio piacevolmente strano, un mercato inizialmente a me poco conosciuto ma del quale ho avuto poi modo di apprezzare sia i cittadini e sia i servizi. Come tutte le città ha zone molto ‘calde’ e altre meno appetibili. Oggi sto lavorando sullo sviluppo della zona centro e parco, nota per l’area pedonale e il centro storico con palazzi storici, monumenti simbolo e le vie dello shopping. E poi il famoso parco con la Villa Reale e l’autodromo. Ma questi sono solo un granello di quel che è veramente Monza. Nonostante si preveda una forte flessione dei prezzi, il mercato monzese regge bene e le richieste di acquisto aumentano sempre più, anche da parte di forestieri: vuoi per la strategica vicinanza a Milano, vuoi per l’imminente arrivo della metropolitana o per la qualità della vita, l’85% delle compravendite effettuate negli ultimi 12 mesi sono con famiglie e investitori non monzesi! Attualmente il mercato immobiliare monzese è in buona parte gestita da agenzie private. Perché? Forse altri franchising non hanno saputo offrire un servizio eccellente o non sono riuscite ad instaurare un rapporto solido con i cittadini. Dopo 18 mesi di attività, osservando i numeri, posso affermare che stiamo invertendo questa tendenza: sempre più clienti ci affidano i loro immobili per le strategie di vendita non tradizionali o per i servizi esclusivi che offriamo, ma in particolare modo per la dedizione e l’attenzione che riserviamo al cliente”.
Parliamo di futuro: quali sono i tuoi progetti a breve e lungo termine? C’è un’altra città o zona che rappresenta il tuo sogno nel cassetto?
“Il futuro non è mai stato così cristallino per me. Dopo il consolidamento del primo ufficio su Monza, partirà nel breve periodo lo sviluppo in città con altri 3 uffici entro giugno 2024. Parallelamente ci saranno aperture in altri comuni limitrofi, come Cologno monzese, Vedano al Lambro, Lissone, Seregno, Vimodrone e poi a macchia d’olio come su Cusano Milanino, Cinisello Balsamo, Paderno Dugnano, Bresso; Ovviamente aiuterò la rete anche con dei punti vendita sulla città di Milano. Nel mio progetto c’è l’apertura di 20 uffici in 5 anni! Sono consapevole di quanto possa sembrare ambizioso, ma so anche che non è impossibile: la chiave per riuscirci è fare squadra con uomini e donne che hanno la mia stessa visione. Esiste nel mio cuore anche la voglia di esplorare altre regioni, come la Sardegna e perché no, anche poter contribuire allo sviluppo di Iconacasa a livello internazionale”.
“Il mio progetto è ambizioso, ma la chiave per riuscirci è fare squadra con uomini e donne che hanno la mia stessa visione”
Che tipo di persona sei in ufficio?
“In ufficio sono una persona pignola, molto attento ai dettagli, sempre concentrato e che punta sempre al raggiungimento degli obiettivi miei e della mia squadra. Ma sono anche l’amico burlone, ovviamente quando il momento lo permette”.
E fuori dall’ufficio? Quali sono i tuoi hobby e le tue passioni?
“Sono lo stesso Fabrizio che si può conoscere in giacca e cravatta. È per me fondamentale mantenere una coerenza tra l’io professionista e l’io privato, mi riesce in modo naturale. Ma soprattutto, sono il fiero papà di Nicole, la mia fantastica bimba e marito/amico/socio/anima gemella della mia stupenda Laura. Loro sono le persone che ogni giorno mi danno quell’energia e quella determinazione per raggiungere i risultati. Ma nella mia vita non ci sono solo famiglia e ‘mattone’: mi ritengo una persona profondamente curiosa e mi appassiono spesso delle più disparate cose che la vita può offrire. Amo la tecnologia e tenermi al passo con essa, amo i viaggi avventura, meglio se on the road. Da quando è nata mia figlia, ci siamo dovuti ridimensionare con crociere e viaggi super organizzati, ma ora che ha 5 anni stiamo programmando un tour dei grandi parchi americani in camper! E poi lo sport: qui penso di peccare molto. Tra impegni lavorativi e privati non ho tempo per la palestra. Ma amo gli sport all’aria aperta: oltre andare a pescare da terra, da barca o in apnea mi sono appassionato al golf, al trekking, Mountain bike e snorkeling. Passione che va a braccetto con la mia professione è anche la fotografia, il videomaking e videoediting. Il tempo libero lo dedico alla lettura, non di romanzi, ma tutti testi sulla crescita personale, finanziaria, formativi nel campo immobiliare e non solo!”