La famiglia, Iconacasa e… il Milan. Sono i tre pilastri della vita di Daniel Planta, membro del Direttivo ma anche capo distretto di Lombardia e Veneto: in queste due regioni Daniel scommette su una crescita forte e rapida nei prossimi anni. Il suo motto? Pensare ogni minuto che i sogni possono diventare realtà.
Prima di raccontare il presente, diamo un occhio al passato: chi eri prima di conoscere il franchising? Come sei entrato in Iconacasa?
“Ho iniziato la mia esperienza lavorativa da giovanissimo in un negozio di abbigliamento in centro a Milano: nel giro di qualche anno da magazziniere sono diventato direttore dell’attività e miglior venditore. Nel 2003, vista l’esperienza nella vendita, ho deciso di buttarmi nel mercato immobiliare entrando in un franchising: in poco tempo da consulente sono riuscito a diventare pluriaffiliato e poi Area manager sempre a Milano. Ma, nonostante le cose andassero molto bene, non ero pienamente soddisfatto. Poi ho avuto la fortuna di conoscere Giancarlo Quassia, non solo il nostro Presidente, ma una persona fondamentale, ‘uno di famiglia’ come diciamo a Milano. E così ho sposato il progetto Iconacasa e la mia vita è cambiata”.
Sei membro del Direttivo e anche capo distretto di un’area molto importante. Come coniughi questi impegni?
“La gestione a volte non è facile, ma la voglia di fare e l’entusiasmo vincono sulle criticità che ci possono essere nella quotidianità. L’obiettivo è essere sempre presente sul territorio ma restando a disposizione dell’azienda che per me è tutto”.
“Ho avuto la fortuna di conoscere Giancarlo Quassia, non solo il nostro Presidente, ‘uno di famiglia’ come diciamo a Milano. Così ho sposato il progetto Iconacasa e la mia vita è cambiata”
Come precede la crescita in Lombardia? Qual è l’obiettivo a lungo termine?
“Il processo di sviluppo in Lombardia procede molto velocemente anche grazie all’aiuto di Riccardo Colucci, mio socio in molte agenzie, Maurizio Mastropierro e Michele Suriano. Ma non è finita qui: a breve ci saranno le aperture di Milano Bocconi, Piazza Napoli, Plinio e a sorpresa di un’altra agenzia che sveleremo a breve. Punto ai 250 punti vendita in Lombardia e ai 100 nel Veneto”.
A proposito di Lombardia, come giudichi il mercato immobiliare di questa regione? E in particolare quello milanese?
“Il mercato immobiliare lombardo è molto fluido, specialmente a Milano dove non esistono le periferie e i prezzi, nonostante la situazione sanitaria in evoluzione, restano stabili o addirittura continuano ad aumentare in alcune zone. Milano è la città della moda, del calcio e a breve posso dire che sarà la ‘nuova Londra’ grazie a tutti i progetti che ci sono, dal Villaggio Olimpico alla Fondazione Prada passando per la nuova City Life”.
Hai grande esperienza nella gestione degli uffici: cosa non deve mancare all’interno di una agenzia per raggiungere gli obiettivi?
“La cosa che mi ha fatto fare la differenza nella mia carriera è stata la capacità di gestire il team all’interno dell’ufficio e nelle mie aree. Sono indispensabili sinergie, capacità di relazionarsi con gli altri e valori. Bisogna avere la capacità di trasmettere ai propri uomini l’idea che con l’impegno e la costanza si possono realizzare i propri sogni. Io lo ripeto quotidianamente ai miei ragazzi: ‘pensate ogni minuto che i sogni possono diventare realtà’ e ‘non permettete mai a nessuno di dire che non ce la puoi fare”.
“Milano è la città della moda, del calcio e a breve posso dire che sarà la ‘nuova Londra’ grazie a tutti i progetti che ci sono”
Immagina di essere davanti a un potenziale nuovo affiliato: convincilo con tre motivi a entrare nella rete.
“In Iconacasa i sogni diventano realtà, tutto è fondato sui valori. In poche parole siamo la migliore rete in Italia”.
Lasciamo per un attimo l’abito Iconacasa: chi sei fuori dall’ufficio? Quali sono le tue passioni, cosa fai nel tempo libero?
“Sono appassionatissimo di calcio, non solo da tifoso ma anche da calciatore. E sono un Milanista sfegatato, cresciuto nell’era dei tre Olandesi. Nel tempo libero mi dedico completamente alla mia famiglia e alla mia splendida moglie che era il pezzo mancante per completarmi. La mia più grande passione però è Iconacasa. Parola d’ordine? Proudtobe Iconacasa”.