Siamo a Molfetta, passeggiando su Corso Fornari, al civico 34 ci imbattiamo nelle vetrine dell’agenzia immobiliare Iconacasa di Centro Ponente. Guardandola dall’esterno ti aspetti una classica e semplice agenzia: due vetrine e tanti annunci ricchi di fotografie dai colori brillanti. La conformazione del locale nasconde agli occhi dei passanti le attività che riempiono la giornata dagli operatori.
Entrando l’opinione cambia al primo passo, come quando si apre uno scrigno e si rimane incantati ad ammirare il luccichio di splendidi gioielli. Un ufficio che brulica di ragazzi affaccendati ma sorridenti, un team giovanissimo che trasmette passione e concentrazione. Veniamo subito accolti e messi a nostro agio dal titolare, solare imprenditore di 27 anni. Sciolta un po’ la tensione, partiamo subito con le domande.
Maurizio Mastropierro, tu rappresenti l’identikit dell’uomo azienda Iconacasa: giovane, ambizioso, coraggioso, leale ed appassionato. La nostra rubrica non a caso parte da te. Raccontaci un po’ chi sei.
“Che dire, compio 27 anni tra meno di un mese, sono da otto anni nel settore immobiliare, vivo di lavoro e passioni, di amici e di sport. Sono fiero abbonato Curva Sud di San Siro anche se in questo periodo le tinte rossonere non mi rendono tanto felice. Ma non si molla mai, neanche nei momenti più bui”.
Torniamo al lavoro. Hai appena detto che fai questo lavoro da otto anni: fai un bilancio della tua carriera nel mondo della mediazione immobiliare.
“All’inizio del mio percorso ho incontrato aziende in cui non mi riuscivo a proiettare: routine stantia, formazione inesistente e prospettive di crescita personale quasi azzerate: ero uno dei tanti soldatini, un numero e non una persona. Poi, nel 2014, ho incontrato i Fondatori Iconacasa ed è stato per me amore a prima vista. La mia vita era ad un bivio: abbandonare l’attività immobiliare o cambiare azienda per trovare finalmente la crescita personale che tanto cercavo”.
“Crescita, opportunità di business, benessere e mission. Tutto questo mi ha spinto subito a lanciarmi a capofitto nel progetto“
Raccontaci l’incontro con i fondatori
“Quello che Giancarlo Quassia, Nicola e Daniele Amoruso mi hanno raccontato non mi sembrava vero: crescita, opportunità di business, benessere e una mission aziendale che mi hanno spinto sin da subito a lanciarmi a capofitto nel progetto, senza se e senza ma, anche sa la rete era composta da sole 9 agenzie. Vedere tre presidenti tanto innamorati del progetto mi ha travolto e coinvolto al primo incontro: una vera e propria scommessa. La sensazione positiva è stata confermata dai numeri. Mentre Iconacasa cresceva passando da 9 a 62 agenzie, io aprivo questo mio primo ufficio, sdoppiando Moffetta e aprendo Bisceglie l’anno scorso. La scommessa è stata vinta”.
Pensi di aver raggiunto i tuoi obiettivi o ritieni che il futuro abbia in serbo ancora novità?
“Penso di poter e dover dare ancora molto al progetto: mi sento coinvolto nelle dinamiche di crescita aziendale e sento miei sia i valori che la mission Iconacasa. Cosi come i Presidenti hanno creduto in me, così io credo nella crescita dei giovani che compongono il mio team”.
Continuerai con lo sviluppo in Puglia o proverai a piantare la bandiera Iconacasa in altri territori?
Il mio team non si pone limiti.
Di Maurizio Mastropierro sentiremo presto parlare, ne siamo certi.