L’amore per la propria famiglia da un lato, la totale dedizione a Iconacasa dall’altro. Roberto De Francesco ha coronato il suo percorso professionale con la nomina a capo distretto proprio nel primo grande evento nazionale. Un traguardo? Sì, ma anche un nuovo punto di partenza, perché Roberto ha già nel mirino i suoi nuovi obiettivi: il Salento e la Basilicata.
Da Area Manager a Capo distretto nella magica serata della Convention, cosa hai provato?
“È stata senza dubbio un’escalation di emozioni. Ricevere la nomina da Capo Distretto durante un evento così importante è molto gratificate, un onore. Una cosa del genere ti da quello ‘slancio’ di cui ognuno di noi ha bisogno per poter progredire”.
Cosa cambierà adesso? Ma soprattutto, quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
“Non cambierà molto, rimarrò quello di sempre, con lo stesso sguardo rivolto al futuro e alla crescita aziendale. Sicuramente cambierà il luogo in cui vivrò con la mia famiglia dato che ora il mio focus, in linea con il piano industriale, è rivolto al sud della Puglia e fortunatamente il supporto della mia famiglia continuerà ad essere sempre forte. Per me è molto importante, mi ritengo fortunato. Nei miei obiettivi professionali c’è la crescita professionale delle Persone che mi circondano ora e di chi ci sarà in futuro: insieme dobbiamo far conoscere Iconacasa a tutti, sarebbe troppo egoistico tenerla tutta per noi. Detto così potrebbe sembrare qualcosa di astratto, ma ti posso assicurare che gli obiettivi sono molto concreti, nulla succede per caso, ma tutto avviene con magia”.
“Cambierà il luogo in cui vivrò, dato che ora il mio focus è rivolto al sud della Puglia, ma fortunatamente il supporto della mia famiglia continuerà ad essere sempre forte. Mi ritengo fortunato”
Adesso riavvolgiamo il nastro: chi eri prima di conoscere Iconacasa?
“Poche persone avrebbero scommesso anche un solo euro su di me: ero un ragazzino esuberante, un po’ ribelle, che aveva difficoltà nel rispettare gli schemi. Ora posso dire Iconacasa mi ha fatto crescere e diventare uomo, imprenditore di me stesso, una persona sulla quale poter contare. Posso vantarmi del percorso di vita e di crescita che ho fatto negli ultimi 5 anni”.
Come sei entrato nella rete? Raccontaci dei tuoi primi passi nel franchising
“Ho cominciato a lavorare nell’ufficio di Bologna San Vitale nel Gennaio 2015, ma poco dopo ho avuto la fortuna di essere spostato nell’ufficio di Costa Saragozza, sotto l’ala protettiva del presidente Daniele Amoruso. Lui ha deciso di puntare su di me e io ho cercato di ripagarlo con l’impegno e la dedizione. Dopo aver vinto diverse targhe come miglior consulente, con il mio ormai socio Daniele abbiamo deciso di fare il grande passo e nel Gennaio 2017, esattamente il giorno 30, ho firmato il mio contratto d’affiliazione per Croce di Casalecchio. Senza dubbio posso dire che sono qui a rispondere alle domande per il nostro magazine anche grazie a lui. Grazie Dany”.
“Un metodo vincente per aumentare il proprio fatturato, dei servizi di altissimo livello per sé stesso e per i suoi clienti ed un ambiente familiare, stimolante e competitivo. In Iconacasa sei a casa”
Perché un potenziale imprenditore dovrebbe affiliarsi a Iconacasa? Spiegalo in 3 motivi.
“Qualsiasi imprenditore che si riconosca nei nostri valori dovrebbe affiliarsi, proprio perché in Iconacasa troverà un metodo vincente per aumentare il proprio fatturato, dei servizi di altissimo livello per sé stesso e per i suoi clienti ed un ambiente familiare, stimolante e competitivo. In Iconacasa sei a casa”.
In fatto di agenzie hai ormai una grande esperienza, cosa non deve mancare assolutamente in ufficio?
“Sicuramente una squadra entusiasta e felice di fare ciò che fa, una buona agenzia immobiliare deve essere ben strutturata per poter garantire ai propri clienti un ottimo servizio. Non a caso la nostra mission è ‘Mille giovani sì’ e vede loro come protagonisti. Credo comunque che questo sia il segreto di ogni attività, non solo delle agenzie immobiliari”.
Chi è Roberto de Francesco fuori dall’ambito lavorativo? Quali sono le tue passioni?
“Sono marito e genitore, insieme a mia moglie Anna Rita, di due splendide creature del quale sono profondamente innamorato, Daniele e Aurora. Tengo molto a loro tre e loro tengono molto a me. Credo nella famiglia e nei suoi valori. Credo nel rispetto, nella buona educazione e alla parola data, do peso alle promesse. Mi piace la buona cucina, mi affascina la tecnologia e l’innovazione in genere. Non sono uno sportivo nato, non seguo il calcio, ma sono appassionato di attività o sport estremi, adrenalinici. Sono Innamorato della vita, della mia famiglia e del lavoro che svolgo e con chi lo svolgo”.