Emozionato, con gli occhi lucidi e la voce tremante. Emilio Rossi ha trattenuto a stento le lacrime quando, circondato dall’affetto dei colleghi, ha ricevuto e alzato al cielo la targa che ha sancito la sua entrata nella “Hall of Fame” Iconacasa. Componente del Direttivo, punto di riferimento del franchising in Emilia-Romagna (e non solo), vero e proprio faro per tanti giovani colleghi: in questi anni Emilio Rossi ha dimostrato spirito di sacrificio, grande attaccamento, e vero e proprio amore per i valori di Iconacasa.
Un lungo percorso che è culminato nel premio più ambito o, come lui stesso lo ha definito, nel “sogno”, proprio nella serata più importante, quella della Iconvention 22, in cui tutta la famiglia Iconacasa si è riunita per festeggiare un anno fantastico. Ma anche con quella targa in mano, Emilio non ha smentito la sua grande umiltà: “Ognuno di voi ha reso grande questa azienda. Questa targa è un grande riconoscimento ma anche un grande responsabilità”. Queste sono state le sue prime parole sul palco.
Proviamo a tornare per un attimo a quella sera del 25 maggio: cosa hai provato quando hanno esclamato il tuo nome?
“Mi sembra un sogno da cui non riesco ancora a svegliarmi. Ricordo che nella trepida attesa uno dopo l’altro i colleghi si avvicinavano e mi facevano gli auguri, sicuri che sarei stato io ad entrare nella Hall of Fame. Ma chi mi conosce sa che la mia risposta era sempre la stessa: ‘anche voi avete fatto un gran lavoro in questi anni, lo meritereste tutti’. Però, non lo nascondo, sognavo di sentir gridare il mio nome. Sicuramente il 2021 è stato un anno di grande crescita per me, dal punto di vista umano e professionale. La cosa che mi ha commosso di più? La frase sulla targa pronunciata dai nostri Presidenti. Mi ci rivedo in tutto: il sacrificio è tatuato sulla mia pelle, la lealtà e l’umiltà sono il mio stile di vita e poi l’essere un uomo d’onore: essendo un calabrese, una promessa è molto più di un contratto”.
“Negli ultimi anni ho ripreso a sognare lavorando su me stesso. È cosi che si è realizzato il mio sogno: trovando l’equilibrio giusto con un piccolo pizzico di follia che mi ha sempre contraddistinto”
Cosa rappresenta per te questo premio? Nell’intervista pre-convention l’hai definito un sogno… adesso lo hai realizzato!
“Negli ultimi anni ho ripreso a sognare lavorando su me stesso. È cosi che si è realizzato il mio sogno: trovando l’equilibrio giusto con un piccolo pizzico di follia che mi ha sempre contraddistinto. Questa targa rappresenta una grande responsabilità e pesa sotto tutti i punti di vista. Ho lavorato sodo e con tanta determinazione, ho creato sempre più sinergie con l’area e con uomini di spessore che hanno sempre creduto in me come Michele Cuonzo del Direttivo e Matteo Marozzo del Gruppo Sviluppo: sono stati grandi spalle per me! E come non dimenticare il mio socio, il grande Danilo Ferraro, componente del gruppo sviluppo che con la sua esuberanza mi fa tornare un ragazzino. Adesso sono pronto per nuove sfide: c’è un altro sogno, scritto in una agenda (non quella rossa)…”.
Ora possiamo dire che hai raggiunto il “massimo”: quali saranno da oggi i tuoi obiettivi? La hall of fame non è un semplice traguardo!
“La grande attesa e poi la gioia nel momento della nomina fa capire il clima che si respira all’interno di Iconacasa e in particolare nella dirigenza. L’essere umano è proiettato sempre alla crescita, umana e professionale, ma raggiungere il massimo è molto difficile: certe volte non basta una vita! Gioia, gratitudine, resilienza sono parole che tutti i giorni sono presenti nella mia vita. Mi ritengo alunno e maestro allo stesso tempo e questo mi ha aiutato a raggiungere un grande obiettivo come quello della Hall of Fame. Adesso dobbiamo puntare a far crescere ulteriormente l’Emilia Romagna e di conseguenza anche l’Italia: questo sarà il mio prossimo obiettivo del 2022/2023”.
Parliamo più in generale della Convention di cui tu hai anche avuto l’onore di condurre un’edizione: che evento è stato quello di quest’anno? C’è una scena che ti porterai in particolare nel cuore oltre alla tua premiazione?
“Questa Convention è stata magnifica, innovativa, intensa e ricca di parole e concetti profondi e importanti. Conosco il lavoro che c’è dietro ad un evento cosi importante e per questo che voglio fare i complimenti a tutti. Intanto ai presentatori: Daniel, carismatico e tenace, Federica, dolce e sensibile, e Mike, un vero showman. Poi Daniele Amoruso, oltre che un Presidente anche un grande direttore artistico, lo staff di Iconapubli, impeccabili, fantastici e sempre disponibili. Mi hanno colpito ed emozionato le parole del Direttore Leonardo Lo Cascio e quelle di Maurizio Mastropierro. Resterà nel cuore l’esultanza finale di una persona umile come Bruno Topolini con tutto il suo team”.
“Lo confermo: questo è il lavoro più bello del mondo. Grazie a questa professione non mi spaventa nemmeno cadere perché una delle sfide più importanti è proprio sapersi rialzare”
Nella nostra precedente intervista avevi detto il nostro è “il lavoro più bello del mondo”. Lo confermi ancora oggi?
“Assolutamente sì. Lo confermo e sottoscrivo, questo è il lavoro più bello del mondo. Sembra ieri quando iniziai e oggi posso dire che grazie a questa professione non mi spaventa nemmeno cadere perché una delle sfide più importanti è proprio sapersi rialzare, rimettersi in piedi: è in quel momento che provi tante emozioni diverse tra di loro ma tutte importanti. Non c’e coraggio senza aver paura!”.
Da allora sono cambiate tante cose: Iconacasa è diventata sempre più grande. Come hai vissuto questa crescita come componente della dirigenza?
“La crescita è frutto di sacrificio, lavoro, determinazione e costanza, a partire dai piccoli obiettivi quotidiani fino ai grandi progetti. Potrei fare tanti esempi positivi perché Iconacasa è fatta di persone leali che hanno dato e daranno sempre più risalto ai nostri valori. Dal Direttivo al Gruppo Sviluppo passando per tutti i servizi e ogni singolo Affiliato. Tutto questo è possibile grazie alla guida di tre grandi sognatori: i nostri soci Fondatori Nicola, Daniele e Giancarlo”.