“Da soli non siamo niente, insieme siamo imbattibili”. Una frase che vale più di mille parole. Sono le prime pronunciate da Daniel Planta sul palco della Iconvention 2023 subito dopo aver ricevuto la targa più ambita, quella della Hall of Fame, e averla mostrata orgoglioso alla platea.
È stato Daniel, Capo Distretto della Lombardia, a incarnare più di ogni altro i valori aziendali, a dimostrare attaccamento alla maglia e a contribuire alla crescita di Iconacasa. A lui è stata dedicata l’acclamazione finale dei fondatori accompagnati sul palco dall’intera dirigenza.
Facciamo un piccolo passo indietro alla sera del 17 maggio: è stato appena acclamato il tuo nome, come ti sei sentito in quel momento?
“In quel momento mi sono sentito strano. È successo tutto molto in fretta, ero emozionato e non ho realizzato subito quello che era successo. Posso dire di essere onorato di essere stato scelto per questo riconoscimento, significa davvero molto per me”.
Cosa rappresenta per te questo riconoscimento? Nonostante il premio, hai un rimorso? oppure un sogno nel cassetto ancora da realizzare?
“Per me rappresenta il coronamento di una intera carriera nel real estate italiano. Non ho assolutamente nessun rimorso, anche perché è arrivato in un momento bellissimo della mia carriera. Sogno nel cassetto? C’è ancora, ma non voglio svelarlo. Lo dirò solo quando diventerà realtà!”
“Per me rappresenta il coronamento di una intera carriera nel real estate italiano, anche perché è arrivato in un momento bellissimo della mia carriera”
C’è una persona in particolare a cui vuoi dedicare questo premio?
“In realtà ci sono due persone in particolare. La prima è mia moglie, che mi è stata sempre vicino, mi ha supportato e sopportato anche nei momenti difficili, credendo sempre in me. Per raggiungere certi risultati è necessaria anche una grande serenità, in ufficio e anche a casa! la seconda persona è uno dei fondatori: Giancarlo Quassia”.
La Hall of fame rappresenta l’apice del percorso professionale in Iconacasa, ma siamo sicuri che non vuoi fermarti qui: quali sono i tuoi prossimi obiettivi personali?
“Se qualcuno pensa che questo premio significhi fermarsi si sbaglia. Questo non è un punto di arrivo e io non ho la pancia piena, anzi. Mi piacerebbe vincerla ancora quando raggiungerò il mio sogno nel cassetto! Obiettivi? Ci sono ma sono tutti di squadra, non personali, perché ragiono sul team: per me in Iconacasa non esiste il singolo!”
In una precedente intervista avevi promesso che la Lombardia avrebbe continuato il suo percorso di crescita e infatti è andata così. Dove volete arrivare?
“Vogliamo arrivare a 250 uffici nei prossimi 5 anni… Ops, vi ho appena svelato il mio sogno!”
Da quell’ultima intervista sono cambiate tante cose: Iconacasa è diventata sempre più grande e viaggia verso i 200 punti vendita. Come hai vissuto questa crescita come componente della Dirigenza?
“Con molta serenità, perché stiamo mantenendo tutte le promesse fatte seguendo il piano industriale, restando sempre fedeli ai nostri valori”.
“È stato un evento spettacolare, fuori da ogni previsione, anche meteorologica. L’azienda ha fatto un ulteriore salto di qualità. Il mio giudizio? Voto 10”
Parliamo in generale della Convention: tu hai anche avuto l’onore di condurre 2 edizioni: che evento è stato quello di quest’anno? Che giudizio dai?
“È stato un evento spettacolare, fuori da ogni previsione, anche meteorologica. L’azienda ha fatto un ulteriore salto di qualità. Il mio giudizio? Voto 10”
Alessandro e Riccardo hanno raccolto il testimone tuo, di Michele e Federica e sul palco c’era anche una madrina d’eccezione come Melita Toniolo… come sono andati?
“Alessandro e Riccardo sono stati bravissimi, hanno portato sul palco tutta la loro passione il loro spirito di appartenenza. Ma non dimentichiamoci di chi ha lavorato dietro le quinte: parlo del Direttore Iconapubli, Leonardo Lo Cascio, e dei fondatori, in particolare Daniele Amoruso”.
Quanto è stato emozionante avere sul palco Alex Del Piero? Quale messaggio ti ha lasciato?
“Tasto dolente… sapete tutti che sono milanista! Scherzi a parte, è stato un grande onore nella Convention dei 10 anni avere come ospite il numero 10 per eccellenza. Mi ha colpito in particolare un messaggio che ha lanciato dal palco: se vuoi qualcosa, persevera e prendila, senza aspettare l’aiuto degli altri”.
C’è una scena che ti porterai in particolare nel cuore oltre alla tua premiazione?
“Il sorriso di ogni singola persona presente all’evento.”