Preparato, intraprendente e sempre pronto a imparare. Mattia Giovanetti ha costruito in Iconacasa il suo futuro e oggi è uno dei pluriaffiliati in Abruzzo ma anche un componente di Iconacollege, la scuola di formazione del franchising. Durante i corsi mensili cerca di far innamorare le nuove leve della professione, facendole crescere non solo economicamente ma anche umanamente. Il sogno nel cassetto? Conquistare le Marche insieme ai suoi mentori, Mirco Ciarlante e Ilaria Padula!
Facciamo un piccolo passo indietro: chi eri prima di entrare in Iconacasa? Come hai conosciuto l’azienda?
“Operavo già da tempo nel settore immobiliare con quelli che all’epoca erano i miei titolari e attualmente sono i miei soci. Parlo ovviamente dell’area manager Mirco Ciarlante e Ilaria Padula. Grazie a loro ho fatto tutto l’iter di crescita, la famosa gavetta: da consulente a consulente esperto fino a responsabile. Poi, un giorno, abbiamo avuto la fortuna di incontrare uno dei tre fondatori, Giancarlo Quassia, che ci ha parlato del progetto Iconacasa, delle grandi potenzialità che aveva. Così, dopo pochi mesi dal primo incontro, sono entrato anche io”.
Probabilmente li hai già citati: ci son delle persone a cui ti senti dire ‘grazie’ per il tuo percorso di crescita, umano e professionale?
“Sicuramente devono ringraziare proprio Ilaria Padula e Mirco Ciarlante. Sin da quando ero un semplice consulente, Mirco mi ha trasmetto il suo bagaglio tecnico e tantissime nozioni che sono state fondamentali nel lavoro quotidiano. Grazie a loro, il mio percorso è stato in discesa. Ma non meno importante sono i nuovi soci: sono fiero di aver incoraggiato e aiutato persone che inizialmente non avevano una idea chiara e di averle accompagnate in un percorso di crescita”.
“Trasferire il ‘know how’ alle nuove leve, farle innamorare del nostro lavoro, farle crescere anche umanamente. Sono fiero di essere un formatore.“
Cosa rappresenta per te essere in Iconacollege e quanto è importante la formazione in un’azienda come Iconacasa che punta tanto sui giovani?
“Essere un formatore rappresenta una grandissima responsabilità. Significa trasferire il ‘know how’ alle nuove leve, farle innamorare del nostro lavoro, ma far scoprire anche quello che c’è oltre il semplice lavoro quotidiano: la possibilità di raggiunge obiettivi concreti nel giro di poco tempo e quindi avere una crescita che non sia solo economica, ma anche una personale. Questo è quello che mi piace trasferire ai nuovi colleghi e mi rende fiero di avere questo ruolo”.
Dai corsi mensili di Iconacollege con i nuovi collaboratori fino alla Business Academy davanti ai colleghi imprenditori. Quanto è difficile cambiare registro?
“In realtà la tensione è sempre la stessa, anzi, direi che li metto sullo stesso livello. Certo, la tipologia di platea è molto diversa in base al bagaglio di competenze e alle esperienze, però trasmettere determinati argomenti è sempre difficile e richiede preparazione e grande impegno. Di sicuro farlo davanti a chi ha più anni di me alle spalle mi rende molto orgoglioso”.
Qual è la tua ricetta per raggiungere gli obiettivi nel lavoro quotidiano?
“Io parlo sempre di micro-obiettivi, perché l’obiettivo vero, quello più grande, è di andare sempre oltre. Secondo me sono fondamentali in primis l’organizzazione e poi il coinvolgimento. Per questo il brieifing col team è fondamentale. Cerco sempre di coinvolgere tutti, dal consulente più esperto al consulente appena entrato. È vero che loro possono e devono apprendere tanto, ma anche noi possiamo apprendere qualcosa da loro. Questo lo noto soprattutto con i nuovi collaboratori: spesso mi danno motivazioni e nuove emozioni facendomi uscire dal solito binario”.
Parliamo di sogni nel cassetto: quali sono i progetti futuri?
“Nell’immediato l’obiettivo principale e consolidare il nostro business in Abruzzo: ci sono ancora tante piazze da conquistare. A lungo termine, invece, l’idea è di risalire la costa adriatica cercando di iniziare lo sviluppo in una regione vicina e molto importante come le Marche: qui ci sono mercati interessanti che stiamo già studiando”.
“In ufficio cerco di coinvolgere tutti, dal consulente più esperto al nuovo arrivato. Possiamo apprendere tanto anche da loro“
Chi è Mattia fuori dall’ufficio?
“Un ragazzo normalissimo (ride, ndr). In realtà non c’è un grosso distacco tra il Mattia professionista e il Mattia ragazzo di ogni giorno. Mi dedico tanto al lavoro, ma nel tempo libero amo stare con la mia famiglia, con il mio cane che è una parte molto importante della famiglia stessa. Nei momenti di riposo cerco di riposarmi per arrivare più fresco e carico in ufficio. Hobby? Animali, sport e viaggi. In genere tutto quello che può aprirmi la mente”.
Vuoi lanciare un messaggio e dei ragazzi o ragazze che magari come te possono trovare la loro strada in Iconacasa?
“Entrare in Iconacasa significa crescere professionalmente e umanamente. Significa creare qualcosa di tuo, di realizzarlo partendo dal basso. In Iconacasa puoi costruire il tuo futuro”.