Oh my friend,
siamo di nuovo qui per il nostro appuntamento. Oggi torniamo al nostro solito posto, sulle nostre comode poltrone dove affondare in un morbido abbraccio che è il nostro spazio sicuro in cui liberarci dalle zavorre mentali e delle tossine della routine: la parentesi tutta tua e mia in cui mettere in pausa la vita che scorre veloce e godersi il momento e prendere consapevolezza di quanto è bella la vita.
Ci siamo presi una lunga pausa, eh?!
Avevamo bisogno entrambi di staccare la spina, riconciliarci con noi stessi, con i nostri affetti più cari, mollare un po’ l’acceleratore e respirare a pieni polmoni l’aria e il profumo del tempo libero. E questo non vuol dire che non amiamo il nostro lavoro, perché è fisiologico, anche per chi ama il proprio lavoro come noi, desiderare una pausa, contare i giorni che mancano alle vacanze, chiudere il pc e non volerlo riaprire per un bel po’. L’importante è che ti sia goduto questa pausa e che le vacanze te le sia vissute a pieno.
Il caffè è pronto ed il suo profumo sigilla la nostra bolla di pace e serenità, dinanzi a te, sul tavolino, sono pronte le tue cuffie che aspettano solo di essere indossate. Il volume l’ho regolato di già ed è il momento di tuffarci in questo mare cristallino fatto di sogni, promesse e desideri. Tanti, molti realizzati e altrettanti da realizzare… i famosi cerchi che abbiamo aperto e dobbiamo chiudere. E come i cerchi nei tronchi indicano la crescita degli alberi, i nostri cerchi segnano le evoluzioni della nostra vita che viene vissuta e non vista scorrere.
Mettiti un po’ più comodo e, se vuoi, stendi pure le tue gambe su quel pouf morbido abbastanza per cullarti in questo ennesimo viaggio insieme, sciogli i muscoli, chiudi gli occhi e lascia libera la tua mente. È il momento: play!
La voce di Jovanotti irrompe e spariglia un po’ i pensieri. Lo so che non te lo aspettavi e capisco che ti senti smarrito ora che ci siamo catapultati in un parco e ti stai chiedendo il perché.
Ricordati di vivere è il manifesto in versi della presa di consapevolezza, di quel viaggio che è la vita che va vissuta a tutti i costi e non vista scorrere, è l’urlo che senti dentro che invita a rendere la tua vita un capolavoro, è il bisogno di circondarsi di belle persone che fungono da sprono e da esempio da seguire e Lorenzo lo canta alla grande: prendendo esempio da quelli che sanno, da quelli che non parlano ma fanno. È la fame che hai di raggiungere i tuoi obiettivi, è la convinzione di poter diventare qualsiasi cosa si desideri senza porsi limiti, di aprire i cerchi e poi chiuderli uno dopo l’altro aggiungendo un’altra significativa evoluzione al nostro personalissimo tronco. E come un albero abbiamo l’obbligo morale con noi stessi di stagliare i rami verso l’infinito con solo l’orizzonte come limite, affondando le radici nel terreno che è la nostra storia, il nostro vissuto.
L’hai riconosciuta la fontana che ci zampilla davanti? Si, siamo a Central Park: questa è la fontana di Cherry Hill e quelli che vedi spuntare dietro le fitte chiome sono i caratteristici grattacieli di Manhattan. Facciamo due passi.
Che senso ha New York?
Ti rispondo subito: se “Ricordati di vivere” è il manifesto della consapevolezza allora Manhattan è la metafora urbana della vita dove costruisci grattacieli, i famosi cerchi che si aprono con le fondamenta e si chiudono al completamento della costruzione: ogni grattacielo un progetto, ogni completamento un’evoluzione nel tronco della tua vita. Ci sono edifici anonimi e capolavori dell’architettura come l’Empire State Building, costruzioni ordinarie e palazzi singolari e inconfondibili come il Flatiron Building. Ogni grattacielo, così come Lady Liberty, stagliati verso il cielo con l’obiettivo di afferrare le nuvole che rappresentano l’impossibile che diventa realizzabile, stagliati verso il cielo come i rami dell’albero che la vita è.
Ok tutto bello ma perché Central Park e non Times Square o China Town o altre zone di Manhattan? Ecco, my friend, ora che siamo arrivati sul Bow Bridge e sentiamo le tavole di legno scricchiolare sotto i nostri piedi posso dirti perché qui.
Spesso, troppo spesso, chi quella voce la sente dentro cade in un circolo vizioso che ti immerge in una tossica dinamica in cui apri e chiudi cerchi senza renderti conto e senza godere dei tuoi successi. Un’apnea che logora e ti rende spettatore di una vita che non sembra più tua e che nessuna emozione ti concede. È questo il momento in cui arriva Jovanotti a cantarti che se anche ti restasse solo un attimo, ricordati di vivere, come se fosse il primo battito ricordati di vivere.
Mentre il Financial District in particolare rappresenta l’apnea, la quotidianità che ti impone di correre, Central Park rappresenta quell’oasi di pace della tua vita, la tua ancora di salvataggio, il monito a fermarti, prendere una pausa e respirare a pieni polmoni, uscire da quell’apnea e vivere.
Agosto è stato un mese in cui prendere fiato e progettare i cerchi che da questo settembre inizierai ad aprire. Qualsiasi sia il tuo prossimo cerchio ricordati che esattamente qui ed esattamente ora è quel momento magico dopo i preparativi in cui la barca prende il mare e ci si sente vivi. E non dimenticarti di vivere e goderti il successo dopo aver goduto del viaggio che ti ha portato ad una nuova evoluzione.
Lorenzo ha finito di cantare e, con la canzone, finisce la nostra passeggiata detox. Torniamo alla nostra Manhattan con la stessa gioia di sempre e con nuove energie. Non disfare le valige, perché tanti viaggi ci aspettano per rendere sempre più ricca la nostra vita. È arrivato il momento del Giuramento dei futuri Affiliati che vedranno la propria barca prendere il mare il 26 settembre da Savona e nelle acque blu del Mediterraneo prometteranno di custodire e diffondere l’essenza di Iconacasa che a sua volta, come sempre ha fatto, prometterà di essere riparo per i loro sogni.
E tu, my friend, fino al prossimo caffè assieme ricordati di vivere.