
Il 2024 segna un nuovo slancio per le donazioni in Italia. Secondo il rapporto pubblicato dal Consiglio Nazionale del Notariato, il numero complessivo degli atti di donazione è aumentato, trainato in particolare dal settore immobiliare. Un segnale chiaro: famiglie e privati tornano a pianificare il passaggio generazionale del patrimonio, anche alla luce delle agevolazioni fiscali legate alla prima casa.
Livelli quasi record
Nel corso del 2024 sono stati donati 217.749 immobili, un incremento del 6,8% rispetto all’anno precedente (203.888 nel 2023). Si tratta di un risultato che sfiora i livelli del 2021, quando si era toccato il picco di 221.642 donazioni. A fare la parte del leone sono le abitazioni e i fabbricati in genere, che rappresentano oltre il 56% del totale – quota in lieve crescita rispetto al 2023.
Le donazioni della nuda proprietà si mantengono stabili (16,64% del totale), così come quelle relative ai terreni agricoli, che nel 2024 si attestano al 13,25%, leggermente in calo rispetto al 13,72% dell’anno precedente.
Sud protagonista
Guardando alla distribuzione geografica, è il Sud Italia a guidare la classifica: quasi un atto su due (48,82%) è stato stipulato al Sud o nelle Isole. Seguono le regioni centrali con il 14,67%, mentre le Isole, prese singolarmente, rappresentano il 12,75% del totale.
Le regioni con il maggior numero di immobili donati sono: Campania col 13,07%, Trentino-Alto Adige col 10,68%, Sicilia col 10,53% e Puglia al 9,94%
Chi dona e chi riceve un immobile
Le dinamiche anagrafiche restano stabili nel tempo. Chi dona ha generalmente più di 56 anni, mentre i beneficiari rientrano in una fascia più giovane, tra i 18 e i 55 anni. In particolare, il gruppo di età 46-55 anni è il più rappresentato tra chi riceve un immobile (26,11%).
Non manca una curiosità: le donazioni di solo usufrutto vengono spesso effettuate a favore di soggetti in età avanzata – il 16,47% ha tra 76 e 99 anni. Per i più giovani, le donazioni sono spesso finalizzate all’acquisto della prima casa: tra coloro che richiedono le relative agevolazioni, oltre il 34% ha tra i 18 e i 35 anni. In età più matura si trasmettono invece seconde case o altri fabbricati.
Chi riceve beni mobili è in genere nella fascia tra 18 e 55 anni, mentre si osserva una lieve diminuzione dei beneficiari over 55, confermando un trend che vede i trasferimenti patrimoniali orientati verso le generazioni più giovani.