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Decreto “Salva casa”: tutti i chiarimenti del Governo

  • 28 Gennaio 2025

Le FAQ Salva Casa, pubblicate dal Ministero delle Infrastrutture il 28 gennaio, segnano un importante passo avanti nella semplificazione della burocrazia edilizia. Attraverso le linee guida interpretative di ausilio all’attuazione del Dl Salva Casa, si punta a uniformare le interpretazioni normative e a rendere più agevole la gestione di sanatorie semplificate, cambi di destinazione d’uso e regolarizzazione di difformità minori.

Il documento non solo fornisce risposte immediate ai problemi più comuni, ma prepara anche il terreno per ulteriori semplificazioni, come l’aggiornamento della modulistica e l’ottimizzazione delle piattaforme digitali dedicate alle pratiche edilizie. L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza e ridurre i tempi burocratici, favorendo l’adesione alle sanatorie e una gestione più chiara delle pratiche.

Contenuto delle FAQ Salva Casa
ArgomentoDescrizione
Stato legittimoLa verifica dei titoli edilizi precedenti può essere presunta se il cittadino ha indicato correttamente gli estremi dei titoli pregressi nell’ultima modulistica edilizia. Questo vale sia per titoli espliciti (permessi di costruire) sia per titoli impliciti (Scia con silenzio-assenso).
Varianti ante 1977Le varianti eseguite nell’ambito di interventi autorizzati prima del 30 gennaio 1977 possono essere regolarizzate, anche se realizzate successivamente. Gli uffici comunali non sono tenuti a verificare la conformità urbanistica ed edilizia della variante. Il cittadino dovrà pagare una sanzione compresa tra 1.032 e 10.328 euro.
Sanatoria per immobili vincolatiPer gli immobili soggetti a vincolo, il proprietario può presentare un’unica istanza di sanatoria allo sportello unico edilizia. Il Comune inoltrerà la richiesta agli enti competenti per la compatibilità paesaggistica. Le nuove tolleranze (2-6%) si applicano anche a questi immobili.
SanzioniSe il Comune ritiene che l’intervento non abbia aumentato il valore dell’immobile, si applica la sanzione minima senza coinvolgere l’Agenzia delle Entrate. In caso contrario, la sanzione viene versata in due fasi: un acconto al momento della presentazione della Scia in sanatoria e il saldo dopo la quantificazione del valore da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Mutamento della destinazione d’usoI Comuni devono definire chiaramente le condizioni per i cambi di destinazione d’uso, evitando ambiguità. Non è richiesto il contributo per gli oneri di urbanizzazione primaria, evitando costi aggiuntivi in aree già urbanizzate. L’esonero si applica anche se esistono disposizioni comunali contrarie.
Recupero sottotettiLe semplificazioni della riforma si applicano anche alle Regioni che hanno già regolamentato o regoleranno in futuro il recupero dei sottotetti, anche se con normative parziali.

Grazie a questi interventi, il DL Salva Casa si propone di rendere più agevole la gestione delle pratiche edilizie, favorendo una maggiore certezza normativa per cittadini, tecnici e operatori del settore.