Riccardo è in Iconacasa da poco più di due anni ma fa già parte del gruppo che lavora alla crescita non solo nel capoluogo, ma in tutta la regione. Il mercato meneghino rappresenta una grande sfida, ma Riccardo ha la ricetta giusta: un lavoro certosino restando sempre sul pezzo. Perché Milano ti da due alternative: “o ti accoglie e non ti lascia più andare, o ti da un calcio nel sedere così forte che non vorrai più ritornarci”. Il sogno nel cassetto? Aprire all’estero!
Partiamo dall’inizio: chi eri prima di conoscere il franchising e come sei entrato in Iconacasa?
“Apro con un ringraziamento che arriva dal profondo del mio cuore alla mia splendida famiglia che mi ha cresciuto ed educato con valori davvero profondi, senza di loro non sarei l’uomo che sono oggi. Poi ringrazio Giancarlo, Nicola e Daniele per aver fondato questa splendida azienda e per avermi dato la possibilità di farne parte. Se tornassi indietro con la memoria, ho come l’ impressione che sia passato tanto tempo, invece il mio arrivo in questa meravigliosa azienda risale a poco più di due anni fa. Fatta questa breve premessa, rispondo alla domanda. Prima di entrare a far parte di Iconacasa ero un agente immobiliare che operava da pochi anni nel mercato del centro di Milano. Vagavo in cerca di una realtà che potesse darmi la possibilità di spiccare il volo, ma erano tutti pronti a sfruttarmi e tarparmi le ali. Ma non mi sono mai arreso, avevo capito fin dal primo giorno che questo sarebbe stato il lavoro della mia vita. Sono entrato a far parte di questa che ormai è diventata una famiglia per puro caso, grazie a due persone alla quale sarò per sempre grato: Michele Masciopinto e Francesco Pascazio. Sono loro che mi hanno presentato uno dei presidenti, Giancarlo Quassia. (Ve ne sarò per sempre grato. Vi voglio bene!). Giancarlo invece mi ha conquistato con una cena sul lungomare di Bari Santo Spirito. Il resto è storia!”.
Hai già due agenzie operative su Milano: Repubblica e Porta Vittoria. In futuro punti a nuove aperture? In Lombardia o pensi ad altre regioni?
“All’interno delle mie agenzie ho collaboratori e collaboratrici di alto spessore, davvero notevoli e con grandissimo senso di appartenenza. D’altronde se vuoi fare per bene questo lavoro, la squadra è tutto! Per quanto riguarda la mia crescita personale, non mi fermo di certo a due punti vendita. Ho una visione chiara del mio futuro e combatto ogni giorno per esso, raggiungendo costantemente i miei obiettivi. E vi rivelo un piccolo segreto, nel mio futuro potrebbe esserci anche l’ estero! Vedremo…”
“All’interno delle mie agenzie ho collaboratori e collaboratrici di alto spessore, davvero notevoli e con grandissimo senso di appartenenza”
Lavorando ormai da tempo sul territorio, qual è la tua opinione sul mercato immobiliare milanese e lombardo?
“Credo sia la città che fa da traino a tutta l’economia del nostro Paese, e un mercato immobiliare così vivace è una naturale conseguenza. Abbiamo tanto lavoro da svolgere per acquisire gli immobili, facciamo un lavoro di precisione, non deve sfuggirci neanche una virgola. E serve soprattutto molta velocità: se tralasci anche una sola telefonata da fare nel momento giusto, 10 minuti dopo potrebbe arrivare un’altra agenzia che ti soffia l’affare tra le mani. È un mercato molto intenso, che bisogna conoscere molto bene per poterlo affrontare al meglio. Una città come Milano ti da due alternative: o ti accoglie e non ti lascia più andare, o ti da un calcio nel sedere così forte che non vorrai più ritornarci! È molto selettiva e accoglie solamente le persone che mentalmente e fisicamente riescono a stare al suo passo. Niente scansafatiche insomma”.
Iconacasa punta molto su Milano, quali sono le armi che può sfruttare per conquistare questo mercato meneghino e superare i competitor?
“Abbiamo bisogno soprattutto di un team che segua il metodo alla lettera con costanza e determinazione. Ogni titolare deve essere sempre sul pezzo, dalla mattina alla sera, e all’occorrenza andarsi a procacciare la notizia. Perché quando a Milano ti senti ‘arrivato’, è proprio quello il momento in cui inizi a scavarti la fossa da solo. I competitor invece possiamo superarli grazie ai servizi che Iconacasa ci offre: sono davvero all’avanguardia e possono darci quella marcia in più per superare gli altri. Ma non dimentichiamoci dell’arrivo in città di due veri top player come Maurizio Mastropierro e Michele Suriano che, insieme a me e Daniel Planta, possono essere una base solidissima sulla quale creare il futuro della rete Iconacasa in Lombardia”.
“Ogni titolare deve essere sempre sul pezzo, dalla mattina alla sera. Quando a Milano ti senti ‘arrivato’ inizi a scavarti la fossa da solo”
Ormai hai una certa esperienza nella gestione di un ufficio: secondo te cosa non deve assolutamente mancare all’interno di una agenzia per raggiungere gli obiettivi?
“Gli obiettivi in una agenzia vengono raggiunti solamente se il leader che guida il gruppo è costantemente ossessionato da essi! Solo cosi tutti gli altri ti seguiranno e capiranno l’ importanza di lavorare per raggiungere i propri obiettivi. Quello che non deve mancare poi è un team solido e vincente. Senza squadra non si va da nessuna parte”.
Immagina di essere davanti a un potenziale nuovo affiliato: convincilo con tre motivi a entrare nella rete.
“In primis si tratta dell’unico franchising immobiliare basato su dei veri valori, che tutti rispettiamo e portiamo quotidianamente sul petto con grande orgoglio. Il secondo motivo è la mission: “Mille giovani sì” un programma che dà la possibilità a noi giovani di potersi affermare come imprenditori di successo. Infine i nostri servizi, il top al momento. Accompagnano l’affiliato in ogni sua mansione giornaliera per poter produrre al massimo. In Pochissimi riescono ad eguagliarci”.
Lasciamo da parte l’ambito lavorativo: chi sei fuori dall’ufficio? Quali sono le tue passioni, cosa fai nel tempo libero?
“Fuori dall’ufficio sono un ragazzo che ama la vita. Amo stare sempre in compagnia dei miei amici, amo la mia famiglia e appena posso cerco di dedicare del tempo a loro, che come ben sapete vivono a 1000 km di distanza da me. Sono un appassionato di motori, ogni tanto vado a sfogarmi in pista con qualche bolide e ora sto tornando a dedicare del tempo alla cura del benessere fisico, con degli allenamenti in palestra. Cerco di ritagliarmi del tempo per fare sport, ma ai ritmi di Milano non è affatto facile. Mi piace molto ballare e seguo costantemente la mia amata Juventus! Ma mi raccomando, di sport non bisogna mai parlarne con i nostri clienti!”.