Oh my friend,
questa volta siamo in un luogo che ha la forza della bellezza autentica e la potenza delle cose piccole solo all’apparenza.
Ci siamo svegliati all’alba, quando l’isola respira ancora il silenzio della notte e il vento fresco arriva dal mare. Passeggiamo tra i muretti a secco e le viti ad alberello che sembrano quasi inginocchiate alla terra, umili e forti. Oggi niente caffè, questa volta, anche se insolito, stimoliamo i nostri palati con un calice di passito. Sorso lento, profumo intenso: uva, sole e pietra lavica. La senti l’esplosione di gusto? Un nettare, un capolavoro di cui è quasi impossibile dimenticarsi una volta provato.
Come ogni nostro incontro, è arrivato il momento del nostro rituale sacro. Inforchiamo le cuffie. Play.
Parte Rise Up di Andra Day. La sua voce, potente e fragile, ci scuote l’anima: “and I’ll rise up, I’ll rise like the day / I’ll rise up, I’ll rise unafraid”
Un mantra da ripetere a te stesso ogni volta che credi di non potercela fare: “e mi rialzerò, mi rialzerò come il giorno, mi rialzerò, mi rialzerò senza paura”. È il mio personalissimo carica batteria di emergenza!
Pantelleria è come questa canzone: un inno silenzioso alla resilienza. Un’isola cresciuta dove sembrava impossibile mettere radici. Battuta dal vento, scolpita dal fuoco e dal mare, eppure generosa. La vite pantesca, patrimonio dell’Umanità, è la prova vivente che ciò che appare piccolo, marginale, può dare vita a qualcosa di immenso, prezioso, indimenticabile. Come noi, oh my friend.
Ecco, l’estate è proprio questo: un momento per dirsi che va tutto bene. È il tempo in cui la stagione più bella entra nel suo cuore e con lei arriva il bisogno di rallentare, di fare spazio dentro, di ritrovare sé stessi dopo mesi trascorsi a correre. Viviamo in un mondo che ci chiede di essere sempre connessi, sempre performanti, sempre di corsa. Ma anche la terra, d’estate, si prende il suo tempo per maturare i frutti. Anche il mare si fa più calmo, più trasparente. Perché noi no?
In questa stagione ti invito a fare come la natura: fermarti, respirare, ricaricare. Non è tempo perso, è tempo seminato. Perché solo nella pausa possiamo ascoltare davvero i nostri pensieri, solo nel silenzio possiamo sentire quel battito che ci guida verso la nostra prossima destinazione. Il riposo non è un lusso. È carburante per il viaggio.
Oh my friend, pensa a quanto hai fatto finora. Alle battaglie vinte, alle sfide superate, agli errori che ti hanno insegnato. E pensa anche a tutto ciò che ancora non hai espresso. Quanta bellezza c’è in te che aspetta solo il momento giusto per venire fuori? Quante idee non hai ancora avuto il coraggio di tirare fuori dal cassetto? Quanti sogni hai lasciato in pausa, in attesa del tempo giusto?
E se ti dicessi che questo tempo è adesso?
L’Estate è la soglia di un nuovo inizio. È quel periodo in cui puoi scegliere di spegnere il rumore esterno per ascoltare il tuo mondo interiore. È il momento in cui puoi sederti con te stesso e chiederti: dove voglio andare davvero? Non per dovere, ma per desiderio. Non per gli altri, ma per te.
Mi viene in mente un libro che ogni estate rileggo e che ti invito a leggere o rileggere, come fosse un rito: “Il monaco che vendette la sua Ferrari” di Robin Sharma. C’è un passaggio che porto sempre con me: “coltiva il tuo giardino interiore, prima che il tempo ti costringa a farlo”.
È questo che intendo. Prenderti cura del tuo spazio mentale, emotivo, creativo. Rallenta per ritrovare la direzione. Ferma tutto per capire se ciò che fai ti somiglia ancora. Fermati per scegliere di ripartire nella direzione giusta.
Il caldo ci invita a svestirci, ma non solo dei vestiti. Anche delle maschere, delle pressioni, delle aspettative. Spogliati di tutto ciò che non ti serve più e resta con la tua essenza più autentica.
Oh my friend, non hai bisogno di fare tutto subito. Hai bisogno di capire dove vuoi davvero andare. E magari questa estate, sdraiato sotto un cielo immenso come quello di Pantelleria, troverai la risposta.
Quindi prenditi questa pausa.
Concediti il lusso di ricaricare la mente e l’anima. Fai spazio ai nuovi progetti, ma prima ascolta i tuoi veri bisogni. Studia la tua strategia, pianifica il tuo salto, prepara il terreno per uscire da quella zona di comfort che ormai ti sta stretta.
Perché sì, oh my friend, il mondo ha bisogno della tua versione migliore. Ma prima, ne hai bisogno tu.
Con affetto,
sempre al tuo fianco, sotto il sole della consapevolezza.
Leonardo Lo Cascio