Non solo taglio del cuneo fiscale e nuove misure a sostegno di famiglie e imprese. La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto alcune novità anche per quanto riguarda il mondo immobiliare e la casa.
La notizia più importante riguarda migliaia di famiglie che stanno pensando di comprare casa: è stato infatti rinnovato (e potenziato) il Fondo di Garanzia per la Prima Casa. Ma novità significative sono da segnalare anche nel settore dei bonus edilizi: le nuove disposizioni, pur mantenendo alcuni incentivi già esistenti, apportano variazioni alle aliquote fiscali e alle condizioni per accedere ai benefici.
Potenziato il fondo di garanzia per la prima casa
Grazie alla Legge di Bilancio, è stato rinnovato fino al 31 dicembre 2027 il Fondo di Garanzia per la Prima Casa, lo strumento che offre una garanzia statale sui mutui facilitando l’accesso al credito anche per chi dispone di una minore capacità di spesa. Dal primo gennaio 2025 è dunque possibile ottenere una garanzia statale fino all’80% della quota capitale, ma bisogna rispettare determinati requisiti: essere under 36 e avere un Isee non superiore ai 40.000.
La seconda novità riguarda le famiglie numerose. La Legge di Bilancio 2025 ha ulteriormente ampliato le agevolazioni per le famiglie con tre o più figli, aumentando ulteriormente la percentuale di garanzia in base al numero di figli e al reddito familiare. In questo modo, le famiglie più numerose possono beneficiare di una garanzia ancora più elevata, facilitando così l’acquisto della prima casa. Le condizioni per essere incluse in queste categorie sono:
- avere tre figli di età inferiore a 21 anni e un ISEE non superiore a 40.000 euro all’anno;
- avere quattro figli di età inferiore a 21 anni e un ISEE non superiore a 45.000 euro all’anno;
- avere cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e un ISEE non superiore a 50.000 euro all’anno.
Per queste famiglie numerose, la garanzia del Fondo sui mutui può essere più alta, soprattutto quando il mutuo supera l’80% del valore dell’immobile:
- 80% della quota capitale per famiglie con tre figli e ISEE non superiore a 40.000 euro;
- 85% della quota capitale per famiglie con quattro figli e ISEE non superiore a 45.000 euro;
- 90% della quota capitale per famiglie con cinque o più figli e ISEE non superiore a 50.000 euro.
Numero di figli | Età massima dei figli | ISEE massimo | Garanzia del Fondo |
3 | 21 anni | ≤ 40.000 € | 80% |
4 | 21 anni | ≤ 45.000 € | 85% |
5 o più | 21 anni | ≤ 50.000 € | 90% |
Bonus casa
Cattive notizie, invece, per quanto riguarda i bonus. La manovra ridimensiona, infatti, le agevolazioni sulla casa dal 2025 in poi. L’Ecobonus scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 si scenderà ulteriormente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre. Il bonus ristrutturazioni resterà al 50%, ma solo per le abitazioni principali e con tetto di spesa a 96.000 euro, mentre per gli altri immobili lo sconto fiscale scenderà al 36% a partire dal primo gennaio 2025, con tetto di spesa a 48.000 euro.
Il Sismabonus scenderà al 50% sulla prima casa e 36% sulle altre proprietà immobiliari, con ulteriore riduzione nel 2026 e nel 2027 come per le altre agevolazioni. Il Superbonus passerà nel 2025 dal 70% al 65% ma sarà limitato agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la CILA e, per i condominii, ci sia stata la delibera assembleare di approvazione dei lavori. Infine la detrazione fiscale del 36% per la sistemazione a verde degli spazi esterni alle abitazioni, comunemente chiamata “bonus verde“, è scaduta il 31 dicembre 2024 e dunque non è più possibile usufruirne.
Bonus | 2024 | 2025 | Tetto di spesa |
Ristrutturazione | 50% | 50% (prima casa), 36% (seconda casa) | €96.000 |
Ecobonus | 50% (per interventi trainanti) | 50% (prima casa), 36% (seconda casa) | €96.000 |
Sismabonus | 50% (per interventi trainanti) | 50% (prima casa), 36% (seconda casa) | Variabile a seconda dell’intervento |
Bonus Mobili | 50% | 50% | €5.000 |
Bonus mobili ed elettrodomestici
In caso di ristrutturazione di un immobile viene confermato lo sconto del 50% su arredi e grandi elettrodomestici, con tetto di spesa da 5.000 euro. Viene poi introdotto un contributo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore) prodotti in Europa, a condizione che il vecchio apparecchio venga smaltito correttamente.
Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto. Il bonus sale a 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro. È possibile beneficiare dell’incentivo per un solo elettrodomestico per nucleo familiare.