Press ESC to close

Lealtà e coraggio, la storia di Alessandro di Noia: “Iconacasa è la mia seconda pelle”

  • 8 Novembre 2024

Meticoloso, analitico, sempre preciso ma anche critico con sé stesso. Quella di Alessandro Di Noia è sicuramente la storia di chi aveva Iconacasa nel destino. Ha iniziato quasi per caso a lavorare in un ufficio del neonato franchising, ha vissuto ogni passo della crescita dell’azienda ed è diventato grande con essa. Così mentre Iconacasa ha raggiunto i 200 uffici e sbarca in Spagna, lui è diventato un pluriaffiliato nella sua Barletta. E adesso i suoi video fanno impazzire i social!

Partiamo dall’inizio. Vuoi raccontarci chi era Alessandro prima di avventurarsi nel settore immobiliare?
“Avevo finito da pochissimo le scuole superiori e conseguito il diploma da geometra con ottimi voti: il mondo dell’edilizia e dell’immobiliare mi ha sempre affascinato, infatti in un primo momento ho provato a lavorare in cantiere come idraulico nella ditta di famiglia, ma per tanti motivi non ho più continuato e ho tentato di entrare nel mondo dei geometri. Mi sono subito accorto che i vari studi non ti davano una possibilità concreta di crescita professionale perché è un mondo dove c’è tanta concorrenza. Quindi nel 2014 decidi di dare una svolta e tentare di riscoprirmi come agente immobiliare: così provai a sottopormi a un colloquio per una nuova agenzia appena aperta, Iconacasa Trani… ed eccomi qui!

Ti va di raccontarci il giorno zero con Iconacasa? Sappiamo che c’è un aneddoto particolare!
“Sì, possiamo dire che in Iconacasa sono entrato quasi per caso! Dopo aver fatto il colloquio prima di Natale, mi sono presentato in ufficio a gennaio, subito dopo le festività, convinto di iniziare a lavorare. In realtà, così come mi ha rivelato il titolare dell’epoca, non ero mai stato selezionato! Tuttavia ormai ero lì, per cui cominciai la famosa settimana di prova che andò benissimo. L’ufficio di Trani era stato uno dei primissimi ad entrare nella rete, quindi si può dire, che seppur da semplice consulente, ho visto Iconacasa crescere e diventare sempre più grande. Per questo motivo sento sempre più ‘mia’ questa azienda”.

“Anche oggi sceglierei Iconacasa ad occhi chiusi perché è un concentrato di energia e innovazione, con un know how sconfinato”.

Il tuo percorso non è stato sempre semplice, anzi. Sappiamo che ci sono stati momenti difficili, ma adesso sei un pluriaffiliato! C’è una persona a cui devi fare un ringraziamento speciale!
“Ho fatto tanta gavetta. L’inizio non è stato facile, in primis perché ero un pendolare e in secondo luogo perché nel primo anno non ebbi quasi nessun risultato in termini di vendite, né tantomeno di incarichi acquisiti. Soffrivo molto il paragone con mio fratello, tanto che a fine 2015 stavo maturando la decisione di cambiare strada visti gli scarsi risultati. I miei ex titolari, però, riuscirono a darmi la scossa: mi motivarono, mi diedero un obiettivo ben definito e la prospettiva di avviare un progetto ambizioso che mi avrebbe portato ad aprire un ufficio tutto mio a Barletta, la mia città. Fu il punto di svolta! Nel 2016 raggiunsi ottimi risultati e l’anno dopo l’ufficio di Barletta Sette Frati divenne realtà! In tutto questo è stata fondamentale la figura del mio mentore, mio ex titolare, attuale socio nonché Capo Distretto: Antonio Bellomo! Lui per me è come un fratello maggiore, non smetterò mai di ringraziarlo per avermi affiancato nonostante le mille difficoltà. Grazie Antonio!”

Sceglieresti ancora oggi Iconacasa come imprenditore?
“Anche oggi sceglierei l’azienda ad occhi chiusi perché è un concentrato di supporto, energia e innovazione, con un know how sconfinato che può permettere a chiunque di imparare il metodo Iconacasa, trasmetterlo al proprio team e mettersi subito alla prova in un mercato complesso e sfidante. E poi ci sono tutti i servizi, dalla scuola di formazione al marketing passando per le risorse umane e il software”.

Ultimamente sei uno dei volti più virali su Instagram con i tuoi video che attirano like e visualizzazioni. Quanto è importante la strategia di marketing giusta per la crescita del proprio fatturato?
“La scelta di puntare sui social media con i reel e mettendoci la faccia è stata presa a inizio 2023 dopo una preziosa consulenza col Direttore Marketing Leonardo Lo Cascio. Avevo la necessità in primis di essere riconosciuti come un punto di riferimento sul territorio, ma soprattutto di contrastare la concorrenza che aveva avviato importanti iniziative pubblicitarie in città. I social probabilmente non portano risultati immediati, che puoi toccare con mano, in termini di vendite, ma servono per creare nuove opportunità, fidelizzare clienti attuali e attirarne di nuovi. La scelta è stata sicuramente azzeccata, in quanto si nota molta interazione da parte della clientela di zona e soprattutto restituisce in poco tempo una visibilità mostruosa, non solo a livello di numeri online, ma anche a livello di consensi tra la gente in zona”.

Come descriveresti il mercato immobiliare di Barletta e in particolare della tua zona?
“Per poter descrivere il mercato di qualsiasi piazza bisogna viverlo sulla propria pelle, analizzare la zona, gli immobili presenti, le persone che la popolano, le loro abitudini, i loro gusti e poi muoversi di conseguenza. Ogni mercato ha le proprie peculiarità e criticità: ad esempio in zona Settefrati ci sono molti acquirenti che acquistano senza l’ausilio di un mutuo o accedono solo in piccola parte e questo è sicuramente un aspetto positivo. Allo stesso tempo abbiamo immobili molto datati, difficilmente in buono stato, con documentazioni quasi sempre da allineare. La media del compravenduto è molto bassa! Siamo noi, professionisti che dobbiamo essere camaleontici, in grado di conoscere la zona dove operiamo, analizzarne le criticità, adattarci e trovare la soluzione più efficace. Non ci devono percepire come “improvvisati” ma come professionisti del settore”.

Parliamo di futuro: nell’ultimo evento del Giuramento ha fatto un passo importante con la firma per la nuova apertura di Barletta. Ma c’è una città che rappresenta il tuo sogno nel cassetto?
“Certamente! Ho un sogno nel cassetto sono una persona molto ambiziosa: ma non ve lo spoilero! I sogni non si dicono, si realizzano! Se vuoi sapere la città è sicuramente Barletta, ma sono sempre aperto al business”.

“I video sui social? La scelta è stata azzeccata: c’è molta interazione e consenso da parte della clientela e restituisce una visibilità mostruosa”

Togliamoci la giacca. Chi è Alessandro fuori dall’ufficio?  
Chi sono quando non lavoro? Un pantofolaio! Scherzi a parte, sono un ragazzo semplicissimo e dedicando molto tempo e impegno al lavoro, attualmente non ho particolari hobby, tranne che giocare con gli amici di una vita a calcetto, il buon cibo e mi piace molto viaggiare. Sicuramente essendo un neo-papà attualmente desidero godermi appieno la mia famiglia!”

Ultimo passo: convinci con tre motivi un altro ragazzo come te che Iconacasa è la strada giusta per trovare il proposto posto nel mondo imprenditoriale
“Potrei darti milioni di motivazioni, ma arrivo al sodo: ad oggi i candidati puntano sì al fattore economico, ma soprattutto a lavorare in un ambiente che gli possa garantire una crescita professionale, e quindi scalabile, ma soprattutto tutti desiderano poter avere del tempo per sé stessi. Posso dire ai giovani che se decidono di investire su loro stessi con molta pazienza e senza la fretta di arrivare subito al risultato, potranno comprendere le parole di una canzone molto famosa: vivere per lavorare, o lavorare per vivere? Se preferite la seconda opzione, entrate in Iconacasa!