Siamo all’inizio dell’anno, e come sempre si è dovuto attendere gli ultimi giorni del 2023 per definire quali sono i bonus edilizi utilizzabili per gli interventi di manutenzione e ristrutturazione della propria abitazione. Vediamo insieme in una panoramica generale, quali sono i bonus edilizi e le agevolazioni fruibili per il 2024.
SUPERBONUS – Fine del 110 e 90%. Il più richiesto e molte volte il più odiato, sia dagli operatori che dai committenti per la sua difficile applicazione e gestione. Le richieste di proroga avanzate dagli operatori del settore e da varie forze politiche fino agli ultimi giorni del 2023, si sono concentrate sulla possibilità che i cantieri con lavori in stato avanzato potessero conservare le aliquote di detrazione più vantaggiose al 110% o 90% anche nel 2024. Tuttavia a parte qualche piccola concessione fatta dal Governo in alcuni casi – che è comunque ancora da regolamentare – è confermato che nel 2024 l’aliquota del Superbonus scenderà al 70% per i condomìni e per gli edifici fino a quattro unità immobiliari possedute da un unico proprietario per poi scalare ulteriormente al 65% nel 2025. Unica eccezione sono i Comuni rientranti nei crateri sismici, che godranno del Superbonus rafforzato al 110% fino al 2025. È invece scomparso totalmente il Superbonus per gli immobili unifamiliari, scaduto il 31 Dicembre 2023.
SISMABONUS DAL 70% AL 85%. Molto Interessante anche per l’applicabilità su immobili di proprietà aziendale. Gli interventi per la messa in sicurezza antisismica nel 2024 sono agevolati con una detrazione del 70% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore e del 85% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori. Il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è pari a 96mila euro per unità immobiliare. Oltre che essere applicabile nell’edilizia residenziale e nei condomìni, risulta molto interessante la sua applicabilità sui soggetti IRES, ossia per gli immobili di proprietà aziendale ad uso strumentale (uffici, immobili commerciali, opifici).
SISMABONUS ACQUISTI CASA ANTISISMICA. Definito da alcuni il “bonus dei costruttori”, può essere una grande opportunità per chi vuole acquistare una casa di nuova costruzione. Per l’acquisto di case antisismiche nelle zone sismiche 1, 2 e 3 (ex dpcm 3724/2003), fino al 31 dicembre 2024 è infatti in vigore il Sismabonus acquisti, cioè la detrazione Irpef calcolata sul prezzo di vendita dell’unità immobiliare scontabile anche dal prezzo di acquisto del nuovo immobile. La misura è molto interessante e vale dal 75 all’85% del prezzo di acquisto entro un ammontare massimo di 96.000 euro. È importante allo stato normativo attuale, che l’immobile venga ultimato e rogitato entro il 31/12/2024.
BONUS 50% RISTRUTTURAZIONI. Un classico che si conferma da vari anni. Di facile applicabilità e forse il più equilibrato. Per chi vuole ristrutturare la propria casa con semplici interventi di manutenzione e ristrutturazione interna, anche nel 2024 non sarà un problema. I lavori di recupero del patrimonio edilizio nel 2024 usufruiscono infatti della detrazione del 50%, da calcolare su una spesa massima di 96mila euro.
Sono agevolabili tutti gli interventi di manutenzione ordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali e gli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali.
Ma non è finita. Sono infine agevolabili:
– l’acquisto di box auto e posti auto pertinenziali (con una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per la loro costruzione);
– l’acquisto di immobili ristrutturati dall’impresa di costruzione (con una detrazione pari al 50% calcolata sul 25% del prezzo di vendita);
Ricordiamo che nell’ambito dei bonus edilizi, il bonus ristrutturazioni è l’unico strutturale. A partire dal 2025, e per gli anni futuri, la detrazione non scadrà, ma subirà un abbassamento dell’aliquota al 36% e del tetto di spesa a 48mila euro.
BONUS MOBILI 50%. Rimane, se pur ridotto. Chi ha realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio continuerà ad avere diritto al Bonus mobili: la detrazione 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (in classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori). Cambierà invece il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione, che nel 2024 scenderà da 8mila euro a 5mila euro.
BONUS VERDE 36% Per il 2024, gli interventi di sistemazione a verde degli immobili residenziali continueranno ad essere agevolati con la detrazione del 36%, calcolata su un tetto di spesa di 5mila euro. Negli edifici condominiali, il tetto di spesa è pari a 5mila euro per ogni unità immobiliare ad uso residenziale. Per sistemazione a verde si intende: la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti, la riqualificazione di tappeti erbosi, il restauro e il di giardini di interesse storico e artistico, la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili, la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi.
In generale quindi, le opportunità rimangono comunque molte. La volontà di investire su un settore trainante come l’edilizia, che nel nostro Paese è un motore economico primario, è evidente. In generale è prevedibile che ritorni (finalmente) una contrattazione dei prezzi tra committente e impresa. Aspetto che negli ultimi anni è mancato in quanto soprattutto il Superbonus 110% ha coperto in moltissimi casi l’intero costo dell’intervento con le sole agevolazioni, comportando unitamente ad un forte aumento della domanda, un aumento quasi incontrollabile dei prezzi in campo edile. Dovremmo assistere quindi già in breve tempo ad una importante inversione di tendenza
Architetto Mirco Ciarlante