Rapporto annuale Inps: la metà dei super ricchi italiani vive a Milano

L'Istat certifica la concentrazione geografica del reddito nel capoluogo lombardo: qui vive il 54% di chi guadagna più di 533mila euro.

I super ricchi italiani? Vivono tutti a Milano. A fare la conta dei "paperoni" del nostro Paese è l'Inps col suo consueto rapporto annuale da cui emerge un dato significativo: più si alza l’asticella di quelli che l’Istituto definisce "top earner", cioè quella fetta di persone che guadagnano di più, più si riscontra una concentrazione al nord, soprattutto nelle aree urbane. 

E a farla da padrone è Milano dove vive un paperone italiano su due. Secondo l'indagine, infatti, vive nel capoluogo lombardo vivono il 54% del top 0,01% - micro-fascia in cui si colloca chi guadagna più di 533mila euro - e il 42% del top 0,1% - chi prende oltre i 217 mila euro annui. Al secondo posto c’è Roma, con percentuali, sottolinea l’Inps, “che però non raggiungono il terzo di quelle milanesi”.

"L'aumento della concentrazione dei 'top earners' nella provincia di Milano man mano che si sale nella distribuzione del reddito è un fenomeno significativo - si legge in una nota dell'Inps - e offre spunti di analisi sulla concentrazione geografica del reddito e le sue implicazioni sull'agglomerazione di competenze qualificate e imprese produttive in pochi centri distribuiti in maniera fortemente disomogenea sul territorio nazionale".

Ma non ci sono solo divari territoriali. Lo stesso presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, nella relazione che ha accompagnato il Rapporto annuale, aveva evidenziato "come all'aumentare dei percentili lungo la distribuzione dei salari la quota di donne diminuisce in modo drastico: nel top 10% tale quota si attesta al 23%, nel top 1% si scende al 15% e nel top 0,01% la percentuale di donne è solo del 7,5%".

Non solo. L'analisi contenuta nel Rapporto conferma un aumento rilevante nel tempo della soglia necessaria per entrare nel top 0,1% e soprattutto nel top 0,01% della popolazione dei lavoratori: per questo ultimo la soglia aumenta da 220.000 euro nel 1978 a 533.000 euro nel 2017 (+242%). Per Tridico "ciò suggerisce come negli ultimi decenni la concentrazione degli alti redditi abbia caratterizzato in modo rilevante anche il nostro Paese".

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Milano e Roma meno costose delle capitali europee: per comprare casa servono 12 anni di stipendio, ad Amsterdam il doppio

L'analisi di Moody's rileva come negli ultimi anni si sia ampliata la forbice tra Europa e Italia a causa dell'andamento dei prezzi.

Per comprare casa a Roma e Milano servono la metà degli anni di stipendio rispetto ad Amsterdam. Sono i numeri che emergono da una elaborazione dell'agenzia Moody's analizzati dal quotidiano economico il Sole 24 Ore.

In Europa Secondo questi dati, infatti, per comprare un'abitazione nella capitale olandese servono mediamente 22 anni, a Londra 18,7 e a Parigi 18,3. Intorno ai 14 anni si fermano Dublino, Francoforte e Berlino, mentre la grande città meno esigente da questo punto di vista è Lisbona, ultima con 11,5 anni di stipendio. La media europea si attesta a circa 15 anni.

In Italia Roma e Milano, le due grandi città tricolore prese in considerazione, risultano quindi sotto la media europea: per comprare casa servirebbero infatti 12,1 anni di stipendio nella Capitale e 11,8 nel capoluogo lombardo. Una differenza netta che è si è amplificata negli ultimi anni a causa dal forte aumento dei prezzi registrato in Europa dal 2012 ma che non ha riguardato l'Italia dove, invece, si è assistito a un deciso calo e adesso si è in sostanziale fase di stagnazione.

"Ad incidere su questi valori sono sia gli stipendi, sia i prezzi degli alloggi: "Ad Amsterdam il reddito disponibile risulta medio di 17.500 euro l'anno contro le 24.600 sterline di Londra (28mila euro circa) e i 36.300 euro di Parigi. Milano è a 21.400 euro circa e Roma a 17.800, mentre Francoforte è a 23.500 e Lisbona si ferma a 16.700 euro". 

"A complicare le cose - rileva il rapporto - sono i costi differenti dei mutui (dall’1% al 3% con loan to value dal 60 al 100% del costo della casa) è l’aumento degli affitti, anche per la forte domanda da parte di chi non ha i soldi a sufficienza per comperare. Questo finisce per comprimere ulteriormente la possibilità di risparmiare per l’acquisto di un'abitazione ed è una situazione che riguarda soprattutto i giovani, a causa di redditi relativamente bassi e della precarietà dell'occupazione".

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Primo Trofeo Iconacasa: a Milano una festa dello sport per i più piccoli

Al centro sportivo Sant'Ambrogio di Milano si è celebrato il primo torneo pulcini sponsorizzato da Iconacasa.

Calcio e divertimento nel segno di Iconacasa. Si è celebrato nel Centro Sportivo Sant’Ambrogio il primo trofeo Iconacasa categoria pulcini 2009: una giornata interamente dedicata allo sport in cui i veri protagonisti sono stati i bambini.

L’evento ha riunito nell’impianto milanese tutte le scuole calcio della Lombardia: 20 squadre con oltre 200 bambini seguiti da allenatori e dirigenti hanno vissuto una domenica decisamente diversa dal solito, sfidando il primo sole estivo per contendersi la vittoria finale. 

Dopo numerose sfide con gironi all’italiana, ad alzare il trofeo al cielo sono state le giovani promesse del Cimiano. Oltre alla squadra campione, sono stati premiati anche il miglior portiere e l’autore del gol più bello, Filippo Vandoni, della squadra di casa.

Ad organizzare il torneo, insieme a Paolo e Davide Gatti e Paolo Giuliani, c’era lo staff Iconacasa Lombardia: Daniel Planta, Riccardo Colucci, Matteo De Cosmo, Gioele Sponcichetti e Maurizio Mastropierro che hanno preparato l’evento, assistito i ragazzi e arbitrato le partite.

“Abbiamo spiegato quanto sono importanti i valori Iconacasa nella vita di tutti giorni – ha detto a fine evento Daniel Planta - ai ragazzi abbiamo detto di continuare a portare avanti il loro sogno, di credere nel futuro e avere più coraggio”. L’evento è stato un successo tanto che è già pronta la seconda edizione, prevista a settembre.

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