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Acquisti dall'estero, il mercato non decolla: le migliori restano Puglia, Toscana e Lazio

Secondo Scenari Immobiliari, cala il numero di famiglie che acquistano: il maggior numero arriva da Germania e Russia.

Puglia, Lazio e Toscana. Sono queste le regioni italiane preferite dagli stranieri per acquistare un immobile. Il dato emerge da uno studio di Scenari Immobiliari i cui dati sono stati analizzati e pubblicati da Il Sole 24 Ore.

Nel 2018 sono state circa 7400 le famiglie straniere che hanno acquistato una casa nel Belpaese: un numero in calo rispetto all'anno precedente (8.200 nel 2017) ma comunque il doppio rispetto a dieci anni fa. La regione che è cresciuta di più è la Sicilia che dal 2% del 2010 è passati al 15% dello scorso anno.

Ma da dove vengono i facoltosi imprenditori o le famiglie straniere che scelgono l'Italia per acquistare un immobile? La fetta più grande arriva dalla Germania che, seppur in calo, (45% rispetto al 53% del 2017) è nettamente superiore alla quota proveniente dalla Russia (15%) Stati Uniti (14%) e Regno Unito (10%). In fondo a questa speciale classifica ci sono Francia (5%) e Svizzera (2%).

A calare è anche l’investimento medio, da 530mila euro a 470mila euro. Secondo i principali operatori del settore, i clienti stranieri cercano casa soprattutto sul Lago di Como, sul Lago Maggiore e a Porto Cervo mentre tra le grandi città spiccano Firenze, Milano e Roma. 

Si tratta quindi di un mercato che non riesce a decollare e, anzi, mostra i primi segni negativi nonostante la "flat tax" del 2017 (l’imposta fissa di 100mila euro l’anno pagata da uno straniero che si trasferisce in Italia o da un italiano che torna, da non scambiare con quella attualmente in discussione) che evidentemente non ha portato gli effetti sperati. 

Pesa molto di più, ma in negativo, la concorrenza fiscale di altri Paesi europei, primi fra tutti il Portogallo e soprattutto Cipro che, oltre a una tassazione agevolata, offrono anche la cittadinanza, attirando quindi non solo ed esclusivamente potenziali clienti del settore del lusso.

 

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CASA A MILANO: 5 mila euro al metro quadro

Al top Spiga, Montenapoleone, Vittorio Emanuele, San Babila, Diaz, Duomo e Scala con 12 mila euro al metro quadro

Le più economiche: Salomone, Trenno, Ronchetto, Quarto Oggiaro, Musocco

La casa a Milano vale 5.078 euro al mq, +0,7% in sei mesi, 1,3% in un anno. In 49 zone i prezzi oggi sono più alti rispetto a un anno fa, in 12 uguali, in 9 in calo. Crescono di più in un anno le zone in prossimità delle stazioni, come Centrale, Cadorna, Lambrate, vicino alle Università come Cattolica e Bovisa, alla Fiera, ma anche le zone dello shopping e dello svago di Buenos Aires, Porta Romana, Brera e le centrali Cairoli e Cordusio. Ma cala Quarto Oggiaro, -10% in cinque anni e -7% in sei mesi. Sono questi i dati che emergono dalla “Rilevazione dei prezzi degli Immobili della Città Metropolitana di Milano” sul secondo semestre 2018, realizzata dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, attraverso una Commissione di rilevazione composta dalle principali Associazioni di Categoria ed Ordini Professionali del settore. “Hanno fornito i dati in questo semestre, modificando il metodo di rilevazione per ottenere una pluralità di fonti, oltre a FIMAA Milano Monza & Brianza (Confcommercio Milano) anche Assimpredil Milano (Confindustria), FIAIP Milano, ANAMA Milano (Confesercenti) ed ISIVI (Valutatori Immobiliari) - riferisce Andrea Marietti, vice presidente della Commissione Prezzi Immobili della Camera di commercio -. Il confronto costruttivo tra tutti gli operatori della filiera permette di fare una fotografia del mercato fedele e capillare che diviene importante fonte di informazione per la Pubblica Amministrazione, le Istituzioni, le Imprese e i Privati”. Milano, si valorizza di più la zona est e ovest con circa +2% in un anno, poi centro e sud con +1%, stabile la zona nord.

Bene Cairoli, Cordusio, Brera, Buenos Aires e Centrale, Cadorna, Lambrate, zona Università Cattolica e Bovisa Politecnico, Porta Romana e Fiera.

“Sono poche le zone che registrano un calo in città e, in generale, i prezzi tengono meglio rispetto al passato - ha dichiarato Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – Milano è in grado di rispondere alle esigenze di un mercato variegato e spesso settoriale come utenza (studentato, senior living, mobilità del lavoro) offrendo situazioni abitative interessanti e adatte per una buona qualità della vita: molto richiesti la presenza di balconi e terrazzi, la prossimità di spazi comuni vivibili con negozi e servizi, trasporti a portata di mano. Soffre ancora la periferia, con un calo elevato a Quarto Oggiaro. Bisogna rivitalizzare le aree più decentrate con una riqualificazione urbana strategica che incentivi insediamenti di servizi come negozi di vicinato, scuole e asili nido, verde urbano, spazi per attività sportive, culturali e di aggregazione”

In cinque anni bene zona Bocconi, porta Romana, Navigli, Darsena, Cadorna. Cresce la zona est, stabile sud e ovest, in calo nord e centro.

Le zone top: Spiga, Montenapoleone, Vittorio Emanuele, San Babila, Diaz – Duomo Scala con 12 mila euro al mq.

Le zone più economiche: Salomone, Trenno, Ronchetto, Quarto Oggiaro, Musocco. Le case meno care, con 2.600 ero al mq sono a Baggio- Salomone, Trenno, Ronchetto, Quarto Oggiaro, Musocco. Poi seguono Axum, Inganni, Gratosoglio, via Padova, Corvetto, Lambrate e Bruzzano, tutte con meno di 3 mila euro al mq.

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