Inquilini morosi: ecco come tutelarsi in caso di sfratto

A causa della crisi del lavoro aumenta gli inquilini che non riescono a pagare più l'affitto: una soluzione è la stipula di una assicurazione

Affittare la casa è diventata un'attività anche rischiosa oltre che difficile. A causa della perdurante crisi economica e della precarietà del mondo del lavoro, infatti, sempre più inquilini finiscono per non essere più in grado di pagare il canone mensile pattuito. Una bella grana da risolvere per il proprietario di casa che non solo non ricevere più il compenso pattuito, ma finisce anche per rimetterci altre spese.

Il conduttore, infatti, quando l'inquilino non paga più ha una strada quasi obbligata: rivolgersi a un legale per l'avvio della procedura di sfratto. I tempi, però, sono molto lunghi per l'esecuzione forzata, soprattutto nelle grandi città: molto spesso si deve attendere almeno un anno per rientrare in possesso dell'immobile che viene spesso viene lasciato in stato di degrado o, peggio, danneggiato. Il classico danno oltre la beffa.

Cosa si può fare, quindi, per tutelarsi dai potenziali inquilini morosi? Secondo ItaliaOggi.it, una soluzione può essere la dazione di garanzie da parte dell’inquilino: "non ha costi per il locatore, ma è anche quella di più difficile realizzazione, perché è difficile trovare un conduttore disposto a rilasciare una polizza fideiussoria bancaria o assicurativa o altro genere di garanzie realmente efficaci".

L'altra strada allora è quella della stipula di una polizza assicurativa da parte del proprietario: "in questo caso il proprietario dell’immobile stipula un contratto di assicurazione con una compagnia di assicurazioni, con l’obiettivo di tutelare il contraente dai rischi connessi all’esecuzione del rapporto di locazione a fronte del pagamento di un premio". In caso di stipula di una polizza assicurativa, il proprietario dell’immobile deve prestare attenzione a quali sono i rischi effettivamente assicurati. Per i canoni insoluti è necessario verificare se vi siano o meno dei tetti massimi e valutare quindi se l’ammontare del premio richiesto è conveniente.

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Gli italiani vogliono cambiare casa: uno su due non è contento della propria abitazione

Secondo la ricerca condotta dalla Doxa i più insoddisfatti sono i giovani e le famiglie che abitano appartamenti.

Un italiano su due non è soddisfatto della casa in cui abita. Il dato arriva da un'indagine condotta dalla Doxa nell'ambito dell'Osservatorio Nazionale sugli italiani e la casa che ha preso in considerazione un campione di circa 7 mila famiglie. I risultati sono stati pubblicati su Repubblica.

I numeri parlano chiaro: dalla ricerca emerge che il 48% degli intervistati è "poco o parzialmente soddisfatto" dell'abitazione in cui vive. A essere insoddisfatto è il 64% dei locatari ma anche il 44% dei proprietari di casa. Chi sono gli italiani meno contenti della propria abitazione? Soprattutto i giovani, circa il 52% dei millennials, le famiglie con reddito netto mensile inferiore ai 2.000 euro (53%) e chi vive in appartamenti (53%). Più bassa, invece, la soglia di chi abita in ville o case indipendenti (43%).

A rendere insoddisfatti gli italiani sono in particolare gli aspetti strutturali degli edifici in cui vivono: per esempio l'aspetto esteriore, la dimensione, la distribuzione degli spazi interni e qualità dei materiali. Come era prevedibile, la quota di italiani insoddisfatti è altissima (oltre il 50%) tra quelli che abitano in immobili più vecchi (costruiti prima del 1990) mentre cala vistosamente al 18% tra quelli che vivono in edifici nuovi, costruiti dopo il 2015.

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Belle e utili: ecco le piante che combattono l'inquinamento domestico

Molte piante riescono anche a neutralizzare gli inquinanti come le sostanze organiche volatili, i famigerati "VOC".

piante interniBelle e perfette per completare l'arredamento di casa, ma non solo. Le piante da interni hanno anche un altro grande vantaggio: sono in grado di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo nella nostra abitazione riuscendo a combattere, almeno in parte, l'inquinamento domestico.

Come è possibile? Molti non sanno che le piante non sono solo in grado di assorbire anidride carbonica attraverso la fotosintesi clorofilliana, ma molte riescono anche a neutralizzare sostanze organiche volatili (i famigerati "VOC") che sono troppo spesso presenti nelle nostre case. Quali sono? Il portale GreenMe ha stilato un elenco con le più importanti.

1. Aloe Questa pianta, appartenente alla famiglia delle succulente, è molto semplice da coltivare e può dimostrarsi un fidato alleato contro la formaldeide e il benzene. Un buon posto per collocarla potrebbe essere una finestra ben illuminata in cucina. Oltre alle sue proprietà purificanti dell'aria dal suo estratto si ottengono delle ottime creme lenitive per la pelle.

2. Crisantemo I coloratissimi fiori del crisantemo oltre a donare una nota di vivacità alla vostra casa o al vostro ufficio, vi aiuteranno a filtrare il benzene, normalmente presente nei collanti, nelle vernici, nelle plastiche e nei detersivi. Ricordatevi di collocarlo in un punto dove possa godere della luce intensa del sole che farà germogliare i suoi fiori.

3. Dracena Può combattere gli agenti inquinanti contenuti in oli e vernici. Cresce in modo rigoglioso anche in presenza di scarsa luce. Il suo fusto sottile è sovrastato da una chioma di foglie allungate e può raggiungere un’altezza sorprendente.

4. Gerbera La gerbera è una pianta da fiore ideale per rimuovere la trielina, spesso presente nei capi d’abbigliamento lavati a secco. Ponetela nella vostra lavanderia o in stanza da letto ma fate attenzione: ha bisogno di molta luce. Di notte meglio rimuoverla dalle stanze in cui dormite.

5. Lingua di Suocera Nota anche come lingua di suocera, questa pianta da interni è una delle più efficaci nel depurare l’aria. È in grado di filtrare e rendere inoffensiva la formaldeide spesso presente nei prodotti per la pulizia, nella carta igienica o nei tessuti per la cura personale. Sistematene una in bagno: saprà prosperare anche in condizioni di luce scarsa.

6. Ficus Questa pianta molto diffusa può aiutarci a filtrare molti agenti inquinanti come la formaldeide, contenuta nei tappeti e nei mobili di casa, ma anche il tricloroetilene ed il benzene. Il ficus non è una pianta facilissima, ma se scegliete una posizione in casa dove c'è la giusta esposizione solare ed effettuate un’annaffiatura regolare, sarà molto longeva.

7. Dracena Grazie alle sue bordature di un rosso intenso, la dracena aggiunge sicuramente un tocco di colore ai nostri ambienti ed il suo arbusto può crescere per diversi metri. È l'ideale per combattere sostanze come lo xilene, il tricloroetilene e la formaldeide, che come abbiamo già detto possono essere presenti in lacche o vernici.

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