Giovedì, 07 Gennaio 2021

Marketing, la ricetta di Lo Cascio: “Scardineremo la comunicazione ingessata dell’immobiliare”

Il Direttore dell’area marketing di Iconacasa fa un bilancio del “pazzo” 2020 appena concluso ponendo le basi per il futuro. La pandemia ha avuto l’effetto di uno tsunami ma Iconapubli ha saputo resistere sapendosi adattare a una nuova realtà sempre più digitale. 

Sono passati appena dodici mesi dall’ultima intervista: 365 giorni in cui il mondo è stato totalmente stravolto e con esso è cambiato anche il mondo della comunicazione. Cosa ti ha colpito di più in questo “pazzo” 2020?
“La comunicazione, soprattutto quella digitale, è diventata il miglior strumento che un’azienda può offrire sul mercato. Lo era già diventata negli ultimi anni, ma col 2020 è diventata essenziale. Senza di essa nei mesi del lockdown, non solo sarebbe stato difficile mantenere vive le attività, ma sarebbe stato impossibile mantenere costante il contatto tra utente e professionista. Anche i più scettici si stanno convertendo”. 

Entriamo nel dettaglio del mondo immobiliare: anche qui la pandemia ha avuto l’effetto di uno tsunami. Cosa è cambiato?
“Praticamente tutto. È cambiata la nostra ricerca degli immobili, è cambiato il nostro modo di eseguire una valutazione, si è trasformata la gestione dell’immobile ed cambiato radicalmente incrocio immobile-richiesta. Le visite agli immobili hanno subito una drastica riduzione e quindi il filtraggio dei potenziali acquirenti viene effettuato direttamente online. La pandemia ha dato un impulso notevole alla digitalizzazione della comunicazione, soprattutto nel mondo dell’immobiliare che è un settore prevalentemente ‘offline”.

"È cambiata la nostra ricerca degli immobili, è cambiato il nostro modo di eseguire una valutazione, si è trasformata la gestione dell’immobile ed cambiato radicalmente incrocio immobile-richiesta".

Iconapubli è stata inevitabilmente in prima linea ad affrontare questa onda anomala, trainando l’innovazione digitale del franchising durante e dopo il lockdown. Com’è cambiato il lavoro del team? Su cosa avete puntato?
“Non ci aspettavamo una pandemia, ma respiravamo aria di cambiamento già da qualche anno. Infatti tutti i servizi e prodotti che sono diventati essenziali duranti i mesi delle restrizioni li avevamo già ideati e messi sul mercato diversi mesi prima dello smart working forzato. Il lavoro del team, quindi, non è stato rivoluzionato: abbiamo semplicemente potenziato quei progetti che meglio si sposavano con la nuova realtà post-covid. Siamo stati resilienti”.

Una delle grandi novità è la Digital Convention: è stata una scommessa vinta? Intanto ci si prepara per l’evento del 2021 che speriamo sarà tutta dal vivo
“È stato difficile suscitare le emozioni di un evento così importante e sentito da parte della rete e della dirigenza. Ma penso che il nostro entusiasmo, la passione, il senso di appartenenza che ci ha sempre contraddistinto siano comunque passati da una parte all’altra dello schermo. Intanto per maggio ci aspetta un’altra impresa, perché alzare continuamente l’asticella è difficile anche se molto stimolate”.

Un marketing immobiliare “sartoriale” e una customer experience personalizzata. Saranno ancora queste le parole chiave nell’era post covid?
“Lo saranno sempre di più. Nell’immobiliare la comunicazione è stata sempre ingessata noi invece stiamo portando familiarità e informalità. Al centro di tutto ci devono essere le persone, che siano nostri clienti o collaboratori. Il mercato è stanco delle inutili formalità: i clienti vogliono essere trattati da persone e non da fatturati”.

"Nell’immobiliare la comunicazione è stata sempre ingessata noi invece stiamo portando familiarità e informalità".

Parliamo adesso del futuro di Iconacasa. Si va a vele spiegate verso i 150 uffici. Come sta crescendo il franchising e su cosa bisogna puntare per crescere ancora?
“I numeri ci stanno dando ampiamente ragione. La strada intrapresa è quella giusta. Sulla scorta dei risultati ottenuti e dei feedback costanti, abbiamo deciso di puntare su due progetti fondamentali: risorse umane e il customer success managing, un nuovo modo di approcciare i nostri clienti. Le loro esigenze, la nostra missione”

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