Martedì, 10 Settembre 2019

Immobili di lusso, la crescita dei prezzi rallenta: pesa l'incertezza economica

Secondo l'ultimo aggiornamento dell'indice Prime Global Cities Index di Knight Frank la crescita media nel mondo è del +1,4%

Il mercato del lusso continua a crescere ma rallenta. È in breve quanto emerge dall'ultimo aggiornamento dell'indice Prime Global Cities Index di Knight Frank, l'indicatore che registra l'andamento dei prezzi residenziali degli immobili di lusso in 46 città in tutto il mondo. L'indice ha registrato un aumento dell'1,4% su base annua durante a giugno 2019, in leggero aumento rispetto all'1,3% segnato a marzo 2019, ma comunque significativamente inferiore alla media quadriennale del 3,8%.

Tra le 46 città prese in esame, ben 35 (il 78%) registrano un aumento della crescita dei prezzi con una media del +1,4%: In testa a questa speciale classifica c'è sempre Berlino: la capitale tedesca, però, ha visto il suo tasso di crescita annuale rallentare dal 14,1% di giugno al 12,7% di giugno. Di contro, Francoforte ha invece visto crescere i prezzi annuali dal 9,6% al 12,0% nello stesso periodo. La città peggiore, invece, è Vancouver che ha segnato una diminuzione dei prezzi del -13,6% seguita da Instanbul (-9,9%).

Per quanto riguarda l'Europa città europee si collocano ora nella top ten, in calo rispetto alle sette dell'ultimo trimestre, mentre Edimburgo (4,3%) ha visto una moderata crescita dei prezzi che l'ha portata al 12° posto. Madrid e Parigi seguono percorsi simili, registrando rispettivamente una crescita annua del 5,2% e del 5,0%. In entrambi i casi, la media nasconde variazioni a livello di quartiere.

Nel resto del mondo, la Cina continentale città di primo piano come Pechino (4,5%) e Guangzhou (2,7%) hanno registrato un rafforzamento della crescita dei prezzi prime nella prima metà del 2019. Restano ferme, o quasi, Singapore (+0.9%) e Hong Kong (0%): in quest'ultimo caso l'apertura di diversi progetti infrastrutturali transfrontalieri non è riuscita a contrastare le preoccupazioni immediate per la guerra commerciale e le divergenze politiche tra Stati Uniti e Cina.

Il rallentamento della crescita economica spiega anche la diminuzione dei tassi di interesse che si è manifestata in tutto il mondo negli ultimi mesi: sulla base dei dati attuali, si legge sempre nel report, gli analisti si attendono che l'indice si modererà ulteriormente i propri nella seconda metà del 2019 prima di rafforzarsi nel 2020. 

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