Lunedì, 15 Aprile 2019

Da Bitetto a Ciampino con gli occhi puntati su Roma, Benedetto Pepe: “La missione è espanderci nel Lazio”

Partito dalla periferia ma adesso al centro del progetto Iconacasa. Benedetto Pepe è il protagonista della nostra ormai tradizionale rubrica che ci permette di scoprire tutti i personaggi della rete. La sua storia in Iconacasa è iniziata in un paese dell'hinterland barese ma è presto "decollata" verso latitudini più alte: Ciampino quindi, ma inevitabilmente anche Roma. Il franchising punta infatti su di lui per la crescita nel Lazio e Benedetto è già pronto a espandere il proprio business portando alto il vessillo dei valori Iconacasa.

Torniamo indietro a 6 anni fa. Chi eri prima di entrare in Iconacasa?
"Sin da piccolo sono stato sempre dedito al lavoro seguendo le campagne dei miei nonni a Bitetto. Proprio qui è cominciata la mia carriera, o meglio gavetta, nel campo immobiliare".

Come è partita l’avventura nella rete? Raccontaci il tuo percorso
"Ho iniziato a lavorare nell’agenzia Iconacasa di Bitetto a 20 anni, subito dopo aver ottenuto il Diploma da geometra. Tutto è iniziato da un semplice volantino di ricerca personale che mi ha permesso di conoscere il titolare, nonché il mio attuale socio, Roberto De Francesco che ha creduto subito in quel ragazzo dalla giovane età. Per tre anni sono stato consulente e nel 2015 sono diventato titolare dell’agenzia di Bitetto dove sono passati tanti giovani che poi hanno fatto tanta strada nella rete. Nell’ottobre del 2017 è invece iniziato un nuovo capitolo della mia vita intitolato Roma: ho aperto il mio ufficio a Ciampino, città che sin dal primo giorno mi ha colpito e conquistato".

"Nell’ottobre del 2017 è iniziato un nuovo capitolo della mia vita intitolato Roma: ho aperto il mio ufficio a Ciampino, città che sin dal primo giorno mi ha conquistato"

Perché hai scelto Iconacasa? Cosa ha fatto la differenza rispetto ad altre realtà?
"Non è stata una scelta. Sono praticamente nato all'interno della grande famiglia Iconacasa. Tutti i giorni l’azienda è accanto ad ogni affiliato, sostiene ogni consulente e ogni coordinatrice, dal primo all'ultimo arrivato. In Iconacasa ho visto e continuo a vedere un'azienda in forte espansione, ma una crescita sana, basata su valori importanti".

Facciamo un gioco. Sei davanti a un potenziale nuovo affiliato e devi persuaderlo a entrare nella rete: convincilo con tre motivi.
"Prima di tutto per quei valori appena citati: fiducia, lealtà, coraggio, che chi entra deve sposare fin da subito. Poi Iconacasa è un'azienda fondata sui giovani e i giovani fanno la differenza". 

"Non è stata una scelta, sono nato all'interno della grande famiglia Iconacasa. Ho visto e continuo a vedere un'azienda in forte espansione basata su valori importanti"

Chi è Benedetto Pepe fuori dalle sue agenzie? Quali sono le sue passioni?
"Al di fuori dell'ambito lavorativo dedico il mio tempo alle persone a cui voglio bene, vicine e lontane. Nel tempo libero i miei hobby sono soprattutto il calcio e la musica". 

Maggio è il mese della Convention. Cosa rappresenta per te e quali sono le prospettive per il futuro?
"Siamo pronti. Stiamo facendo il countdown perché sarà la nostra prima Convention nazionale e sicuramente ci saranno tante sorprese e momenti di condivisione con i colleghi. Nel futuro l’obiettivo è sviluppare la rete nel Lazio: Roma è la Capitale, è una città importante e ci sarà tanto lavoro da fare. Il mio invito è rivolto soprattutto ai giovani: devono sfruttare la loro età per crearsi un percorso di crescita all'interno di Iconacasa".

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Le case italiane valgono sempre meno, Istat: "Dal 2010 crollo del 17%"

Secondo l'istituto la colpa è delle case già esistenti il cui valore è sceso del 23%. Soffre soprattutto il centro, meno il sud.

Le case italiane valgono sempre meno. A certificarlo è l'Istat che ha messo a confronto i prezzi e i valori delle case del nostro Paese dal 2010, penultimo anno prima dell'arrivo dell'Imu, ad oggi. E il quadro non è molto confortante.

Rispetto al 2010, e cioè da quando è disponibile la serie storica dell’Ipab, i valori delle abitazioni sono diminuiti del 16,9%. La causa principale è da ricercare soprattutto nella diminuzione dei prezzi delle abitazioni già esistenti che hanno registrato una caduta in picchiata del -23,2%. Va appena meglio per le nuove abitazioni i cui prezzi sono timidamente aumentati del +0,7%. 

Una tendenza negativa che ormai si conferma ormai da tempo. Sempre dall'indagine dell'istituto di statistica, negli ultimi 9 anni solo in due occasioni l'indice dei prezzi delle abitazioni tricolore è risultato positivo: nel 2011 (+1,4%) e nel 2016 (appena +0,3%). Negli altri anni c'è stato sempre il segno meno con veri e propri tonfi nel 2013 (-6,5%) e 2014 (-4,7%). 

A livello territoriale, rispetto al 2010 continua a essere il centro la ripartizione che accusa la flessione più marcata dei prezzi delle abitazioni (-22,6%), il sud e isole la più contenuta (-8,8%) anche a causa di valori immobiliari qui mediamente più bassi già nel 2010. 

 

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