Foto a 360 gradi e rendering 3D: quando la tecnologia aiuta a vendere casa

È possibile restringere i tempi di vendita dando maggior valore alle abitazioni e adattando lo spazio alle potenziali esigenze dei clienti.

Quando vendere casa sembra un'impresa impossibile è la tecnologia a dare una mano. La tecnologia, infatti, sta cambiando sempre più in fretta anche il mondo dell'immobiliare con l'applicazione di strumenti che consentono di gestire online diverse fasi del processo e soprattutto di migliorare la percezione dell'immobile grazie, per esempio, al 3D e alla realtà virtuale.

Grazie al rendering 3D, infatti, è possibile arredare, tinteggiare o cambiare la disposizione degli ambienti dando di fatto "nuova vita" alla propria casa. Uno strumento molto utile, per non dire fondamentale, soprattutto quando la casa da vendere è ancora in costruzione, completamente vuota o, ancora peggio, piuttosto datata. In questo modo si cerca di adattare lo spazio a disposizione alle esigenze e al gusto dei potenziali clienti.

Le foto a 360 gradi sono un altro strumento che permette con un singolo scatto di catturare l’intero spazio di un ambiente. Una novità che rivoluziona il modo di visionare gli immobili ed èin grado di offrire all’utente un’esperienza di visita più immersiva.

Un ulteriore salto di qualità è il "tour virtuale": grazie a questo strumento, che si basa sulle foto a 360 gradi della proprietà, l'agente guida la visita virtuale, scegliendo il percorso migliore per valorizzare al meglio l'alloggio e attirare l'attenzione del cliente  sui dettagli più significativi.

In poche parole, grazie alla tecnologia si può abbassare il tempo di permanenza di un immobile sul mercato anche di parecchie settimane. L'importante, però, è non esagerare in modo da evitare che il potenziale acquirente abbia brutte sorprese quando verrà fisicamente a visitare la casa. Il disappunto potrebbe, infatti, avere effetti controproducenti ai fini della vendita.

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Immobiliare, prezzi delle case usate in leggero aumento a Ottobre: +0,3%

L'ultimo report di Idealista: salgono Campania , Marche e Lombardia. Male Umbria, Friuli e Piemonte.

Piccoli segnali di vitalità delle case usate: secondo l’ultimo report dell’ufficio studi di Idealista, infatti, i prezzi di queste abitazioni sono in leggera ripresa registrando un aumento del +0,3% grazie soprattutto al mercato delle città del nord. Un dato che però non basta a ribaltare il dato annuale fermo ampiamente in territorio negativo: -2,6%. Il prezzo medio di vendita a 1.713 euro al metro quadro. 

Per la maggior parte delle regioni, ben 11, si registra ancora una diminuzione delle valutazioni: il calo maggiore è segnalato in Umbria (-0,7%), Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Piemonte (-0,6%). In sensibile aumento, invece, i prezzi di Campania (1,4%), Marche (1,1%) e Lombardia (0,8%). La Liguria , nonostante il calo, resta comunque  la regione con i prezzi più elevati (2.473 euro/m2)  davanti a Valle d’Aosta (2.465 euro/m2) e Trentino Alto Adige (2.343 euro/m2). 

Oltre della metà delle province sotto la lente d'ingrandimento hanno invece registrato prezzi in aumento: a livello di macroaree, i cali più sensibili si registrano a Sassari (-4,1%), Potenza (-3,5%) e Caltanissetta (-2,9%). All’opposto, i maggiori recuperi spettano a Lecco (4,8%), Ascoli-Piceno (3,5%) e Monza-Brianza (3,2%). Bolzano (3.455 euro/m2) è la provincia più cara d’Italia davanti a Savona (3.039 euro/m2) e Firenze (2.793 euro/m2). 

Per quanto riguarda i capoluoghi prevalgono i segni negativi nella maggior parte delle grandi città italiane: il calo maggiore a Teramo (-3,4%) e Potenza (-2,8%) mentre le migliori prestazioni si registrano a Fermo (5,7%), Monza (5,7%) e Lecco (3,2%). Per le grandi metropoli, si conferma la tendenza positiva per Milano (1,2%) e Bologna (1%); bene anche Venezia e Napoli (0,9%). Male invece Genova (-1%) e Torino (-1,9%). Venezia (4.487 euro/m²) rimane la piazza con i metri quadri più cari, davanti a Firenze (3.898 euro/m²) e Bolzano (3.575 euro/m²).

 

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Le zone più care per comprare casa, Milano domina: Roma insegue

Sia per le vendite che per gli affitti i prezzi del capoluogo lombardo sono in testa alle classifiche. Seguono Roma, Firenze e Venezia

Milano sempre più cara e le altre metropoli non riescono a tenere il passo: è quanto emerge dai dati Marketplace Idealista sui quartieri più costosi delle principali città italiane.

La corsa al rialzo dei prezzi per la vendita del capoluogo lombardo sembra inarrestabile, specialmente nelle zone di pregio: la zona di Brera-Napoleone è infatti in cima alla classifica del prezzo medio per metro quadro con 11.148 euro e un aumento del 25,6%. Segue Roma con Piazza del Popolo/Navona/Quirinale con 7,985 euro ma con una crescita molto più contenuta (+3,2%). Sul gradino più basso del podio c'è Venezia con piazza San Marco (6,328 euro al mq +6,5%).

Scorrendo la classifica troviamo Napoli (6.328 euro al mq a Posillipo), Firenze (5.214 euro al mq a Santa Croce) e Bologna (4.288 euro al mq a Galvani). Tra le principali città italiane i prezzi più vantaggiosi nelle zone top si trovano a Palermo (quartiere Libertà con 1.867 euro al mq)Bari - San Girolamo (poco più di 2.000 euro al mq) e Quinto-Nervi a Genova (3.172 euro al mq).

Escludendo il "boom" dei quartieri di pregio di Milano, la crescita più sostenuta si registra a Firenze-Santa Croce (+14,8%) seguita da piazza San Marco a Venezia (+6,5%) e dal centro storico di Torino (+6,2%). In calo, invece, i prezzi a Palermo (-2,6%) e soprattutto a Genova (-4,7%).

Prendendo in considerazione gli affitti, la classifica non cambia più di tanto: in testa ci sono sempre i quartieri top di Milano (oltre 32 euro al mq) e quelli nel cuore di Roma (più di 25 euro al mq). Cambia il terzo posto dove troviamo Firenze con Oltrarno-S.Frediano-S.Spirito (circa 20 euro al mq) che infatti registra l'incremento più forte (+15%).  

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