Legno, paglia o sughero: la casa del futuro è ecologica
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Caldaia addio, il futuro si chiama facciata termoattiva. In un mercato immobiliare sempre più attento all'ambientente a fare la differenza sono proprio le innovazioni che rendono l'abitazione sempre più ecologica. È in questo contesto che nasce questa novità assoluta in fatto di casa green: una parete che consente di ridurre notevolmente le spese connesse al riscaldamento.
Come riporta Il Sole 24 Ore, questa nuova tecnologia è stata messa a punto dallo studiodbm di Sesto San Giovanni e verrà impiegata per la riqualificazione di alcuni edifici pubblici. Come funziona? L'idea di base è quella di rendere i muri strutture in grado di accumulare in modo naturale caldo e freddo. Le strutture così equipaggiate diventano così degli edifici "Nzeb" (consumo energetico pari quasi a zero, ndr).
Sul muro viene applicato un particolare termointonaco che consente di mantenere una temperatura costante tra i 25 e i 30 gradi combattendo in modo efficace le dispersioni. In più è presente un sistema di serpentine in cui scorre acqua calda o fredda a seconda delle necessità. A ricoprire l’edificio, infine, c’è uno strato isolante. Questo sistema è regolato da un impianto solare termico e strumentazioni domotiche, in grado di controllare costantemente la temperatura interna ed esterna.
I risultati possono portare a notevoli miglioramenti energetici anche se a fronte di una spesa maggiore rispetto all'installazione di un cappotto tradizionale: il costo passa da 55/60 euro a 110-120 euro al mq senza considerare l’impianto solare, che non può essere prezzato se non sulla effettiva superficie/esposizione dell’edificio.