Affitti, Milano è la più cara d'Europa: una stanza può costare 600 euro

Secondo HousingAnywhere Milano primeggia davanti a Bruxelles e Berlino. Per i piccoli appartamenti la più cara è Rotterdam.

Milano ha le stanze più care d'Europa. È quanto emerge da un'indagine di HousingAnywhere, portale specializzato negli affitti a medio e lungo termine, che ha analizzato i dati di oltre 88mila annunci di camere private, monolocali e appartamenti nelle più importanti città del Vecchio Continente fra cui Barcellona, Berlino, Bruxelles, Madrid, Milano, Rotterdam e Vienna.

Per quanto riguarda gli affitti delle singole camere, Milano si posiziona al primo posto con un canone mensile che ha superato la soglia dei 600 euro. Al secondo posto c’è Bruxelles con 570 euro mentre Berlino è solo terza con circa 530. La classifica cambia se si considera l’affitto degli appartamenti con una camera: in questo caso primeggia Rotterdam con un affitto medio di 1.287 euro al mese, seguita da Barcellona con poco più di 1.230 euro e nuovamente Milano con quasi 1.150 euro.

Tra le città oggetto del confronto, è Barcellona ad aver registrato il maggior aumento nell’arco di un anno con oltre il 10% per gli appartamenti, 7,2% per i monolocali e 0,7% le camere. Nel capoluogo lombardo, invece, gli aumenti dei canoni sono stati minimi: solo +1,1% per quanto riguarda le camere singole e circa 1% per i piccoli appartamenti: solo i monolocali crescono di più, circa il 4%. 

 
Leggi tutto...

Stop alle tasse sui canoni non percepiti: approvata la norma "salva affitti"

Buone notizie per i proprietari di case: dal prossimo anno non dovranno più dichiarare e pagare le tasse sugli affitti anche se non percepiti.

A partire da gennaio 2020 tutti i proprietari che hanno dato in affitto un immobile e hanno avuto a che fare con inquilini morosi non dovranno più pagare le tasse sugli affitti non percepiti. È la cosiddetta norma "salva affitti" annunciata da tempo e che ha ricevuto finalmente il via libera dalla Commissione Finanze della Camera.

Il provvedimento, voluto dalla relatrice Carla Ruocco (M5S) fa parte della più ampia proposta di Legge sulle ‘semplificazioni fiscali’ che presto arriverà in Aula: il testo dovrà passare prima l'esame della Camera e in seguito anche quello del Senato. 

Si tratta di una norma molto attesa dai proprietari di case: fino ad oggi, infatti, dovevano dichiarare e pagare le relative tasse sugli affitti anche se non percepiti mentre il credito di imposta di pari ammontare veniva riconosciuto solo dopo la conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore.

 

Leggi tutto...

Affitti e locazioni: ecco il nuovo modello RLI

Dal 20 maggio sarà obbligatorio utilizzare esclusivamente il nuovo modello preparato dall'Agenzia delle Entrate.

Affitti e locazioni, arriva una piccola rivoluzione. A partire dal 20 maggio diventerà infatti obbligatorio utilizzare esclusivamente il nuovo modello RLI necessario per la registrazione dei contratti di locazione e affitto di immobili e per gli adempimenti successivi.

Il via liberà è arrivato dall'Agenzia delle Entrate con provvedimento 64442 del 19 marzo 2019. Il nuovo modello sostituisce il precedente RLI risalente al 2017. Dal 20 marzo al 19 maggio 2019 ci sarà un periodo di "transizione" in cui varanno accettati sia il vecchio che il nuovo modello.

Il modello RLI è utilizzato per richiedere la registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili ed eventuali proroghe, cessioni, subentri e risoluzioni con il calcolo delle relative imposte e di eventuali interessi e sanzioni, nonché per l’esercizio dell’opzione o della revoca della cedolare secca e per effettuare i seguenti adempimenti:

  • Comunicazione dei dati catastali 
  • Opzione per il regime della cedolare secca
  • Coontestuale registrazione dei contratti di affitto dei terreni e degli annessi “titoli PAC”;
  • Registrazione dei contratti di locazione con previsione di canoni differenti per le diverse annualità;
  • Registrazione dei contratti di locazione a tempo indeterminato;
  • Ravvedimento operoso;
  • Gestione della comunicazione della risoluzione o proroga tardiva in caso di cedolare secca;
  • Registrazione dei contratti di locazione di pertinenze concesse con atto separato rispetto all’immobile principale.

Il modello è composto da

  • quadro A “Dati generali”, nel quale sono contenuti i dati utili alla registrazione del contratto, la sezione dedicata agli adempimenti successivi, i dati del richiedente e la sezione riservata alla presentazione in via telematica;
  • quadro B “Soggetti”, in cui sono indicati i dati dei locatori e dei conduttori;
  • quadro C “Dati degli immobili”, riguardante i dati degli immobili principali e delle relative pertinenze;
  • quadro D “Locazione ad uso abitativo e opzione/revoca cedolare secca”, contenente le informazioni relative al regime della cedolare secca;
  • quadro E “Locazione con canoni differenti per una o più annualità”, in cui possono essere indicati i diversi canoni di locazione pattuiti nel contratto per le successive annualità.

Il modulo è scaricabile da questo link

 

 

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS