Mercoledì, 19 Febbraio 2020

Smart lock: chiudere casa e controllare gli accessi a distanza

Le serrature intelligenti sono un elemento sempre più importante della domotica e aumentano la sicurezza della propria abitazione.

È l'incubo di molti italiani. Uno esce di casa per andare al lavoro ma non si ricorda se ha effettivamente chiuso la porta o attivato l'impianto di allarme. Grazie alle nuove tecnologie, anche queste disavventure possono essere evitate: parliamo delle serrature intelligenti con cui possiamo gestire da remoto con lo smartphone tutto ciò che riguarda la porta della nostra abitazione.

Chiamate in gergo smart lock, queste serrature sono un elemento sempre più importante  della domotica, interconnessi all’Internet of Things grazie a specifici protocolli di comunicazione e che unisce all’intelligenza una forte crittografia di protezione, che può spingersi dai codici pin all’impronta biometrica (digitale /vocale /visiva / comportamentale) per proteggere i beni dall’effrazione attraverso il furto di identità.

Le smart lock si compongono di una serratura e di una chiave: la serratura si basa sugli aspetti fisici e digitali: “riconosce” gli ospiti distinguendo qualcosa che essi hanno (una chiave, un badge, un numero) in quanto proprietari o momentanei detentori ad accedere a quel bene. La serratura smart aggiunge qualcosa che l’ospite ha (uno smartphone, un tablet, un account) unito a qualcosa che l’ospite sa (una password, un PIN da digitare, un segno geometrico da disegnare) e può spingersi fino a pretendere di riconoscere qualcosa che l’ospite è (una particolare caratteristica biometricaa)

Quali sono i vantaggi per chi sceglie questo tipo di tecnologia per proteggere la propria casa? Il primo è quello di poter possedere chiavi gerarchicamente ordinate a seconda di orari (permettere l'entrata di determinate persone in determinati orari) e autorizzazioni (a cascata a seconda dei ruoli). Il secondo è la possibilità di tracciare totalmente i movimenti in casa perché ogni accesso è abbinato a un'identità. Il terzo è la possibilità di disporre lo sblocco in caso di intervento degli organi di sicurezza (vigili del fuoco / polizia / carabinieri / soccorso).

A livello turistico, inoltre,  consente una migliore gestione di hotel, bed and breakfast e strutture ricettive: i proprietari possono evitare di coniare continuamente nuove chiavi e possono continuare a gestire la struttura controllando l’accesso a distanza fino a monitorare l’accesso del personale delle pulizie o di manutenzione, sbloccare l’accesso ai clienti o impedire l’ingresso agli estranei.

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Comprare casa per ristrutturarla: adesso è il momento migliore

Tassi bassi, bonus fiscali e prezzi fermi: questo il mix che secondo il Corriere della Sera rende acquisto e ristrutturazione un'opzione interessante.

In un momento storico di prezzi bassi e tassi dei mutui ai minimi, acquistare casa può essere conveniente. Ma può trasformarsi in un vero e proprio affare se si punta a un immobile da ristrutturare per poi magari metterlo a reddito. Il Corriere della Sera ha messo in evidenza i diversi motivi che in questo inizio 2020 rendono l’acquisto di un'abitazione da rimettere a nuovo un’opzione molto interessante.

Il primo riguarda le tasse: l'ultima Legge di Bilancio ha infatti confermato tutti i bonus fiscali riguardanti i lavori di manutenzione straordinaria: questo significa che per spese fino a 96 mila euro si ha diritto a una detrazione Irpef pari al 50%, da spalmare in dieci anni. Una percentuale, questa, che può arrivare fino al 65% per quanto riguarda i lavori di riqualificazione energetica.

A proposito di lavori e ristrutturazione, il secondo motivo è rappresentato ovviamente dal bonus facciate: una detrazione Irpef che va dal 50 al 90% della somma spesa, spalmata in dieci anni, per i lavori di tinteggiatura e rifacimento delle facciate. Il provvedimento è nato dalla necessità di riqualificare un patrimonio residenziale italiano spesso degradato dal punto di vista estetico,come è inevitabile dato che nel Paese 88 edifici su cento hanno più di trent’anni. 

Il terzo, come già accennato, va ricercato nella situazione del mercato dei mutui: Il 2019 è stato l'anno dei record con tassi di interesse ai minimi storici ma, nonostante le previsioni parlino di una sostanziale stabilità, anche nel 2020 si potrà accendere un mutuo a condizioni di finanziamento molto favorevoli.

Il mix tra sconto fiscale e rate ridotte dei mutui fa sì che, soprattutto per gli immobili di un certo pregio, sia possibile comprare una casa da ripristinare quasi completamente pagandola a un prezzo comprensivo dei costi di ristrutturazione analogo o inferiore rispetto a quello di una casa usata ma abitabile senza lavori tranne quelli strettamente indispensabili.

L'opzione migliore? Ristrutturare la casa che si vuole comprare prima di entrarci: "Per ottenere le agevolazioni non è strettamente indispensabile aver già effettuato il rogito perché - si legge sul Corriere della Sera - se il compromesso viene registrato il Fisco non trova nulla da eccepire, purché gli estremi della registrazione vengano indicati nella dichiarazione dei redditi. Occorre però un esplicito benestare del venditore e bisogna disporre dei contanti perché se si vogliono utilizzare i fondi di un mutuo questi vengono erogati solo al rogito". 

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Ristrutturazioni, mobili e giardini: ecco tutti i bonus casa del 2020

La nuova Legge di Bilancio ha previsto un corposo pacchetto di incentivi dedicata alla casa tra proroghe, modifiche e novità.

 

Fare lavori in casa adesso conviene ancora di più. Dalle ristrutturazioni alle riqualificazioni energetiche, passando per la sistemazione del verde e l’acquisto di nuovi elettrodomestici, sono tanti gli incentivi che rendono allettante, oggi più che mai, programmare i lavori nella propria abitazione. All’interno della Legge di Bilancio 2020, infatti, è stato inserito un corposo pacchetto di incentivi a disposizione dei contribuenti tra conferme e anche qualche novità: si tratta dei cosiddetti "bonus casa".

ECOBONUS Prorogato di due anni l’incentivo per il risparmio energetico qualificato, ma con qualche cambiamento: continueranno a beneficiare della detrazione del 65% gli interventi di riqualificazione energetica come la coibentazione dell'involucro, ossia l’isolamento delle strutture opache verticali e orizzontali (coperture e pavimenti) e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con altri dotati di apparecchi ibridi. Declassati al 50%, invece, gli interventi di acquisto e posa in opera di infissi, i lavori per le schermature solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A. La detrazione nella misura del 50% si applica inoltre alle spese sostenute nell'anno 2020 per l'acquisto e la posa in opera di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo di 30mila euro.

BONUS FACCIATE È la novità più attesa. Consiste in una detrazione del 90% in 10 anni delle spese sostenute per gli interventi sulle facciate degli immobili. Se l’intervento riguarda il rifacimento dell’intonaco di almeno il 10% dell’involucro, sarà obbligatorio rispettare i requisiti di efficienza energetica previsti per realizzare un “cappotto termico” al palazzo. Sono compresi i lavori di manutenzione ordinaria sulle strutture opache della facciata, su balconi, ornamenti, marmi e fregi, la pulitura della facciata e la tinteggiatura esterna dell’edificio. Rimangono invece esclusi gli interventi relativi agli impianti di illuminazione, sui pluviali, sugli impianti termici e sui cavi esterni. I lavori dovranno inoltre riguardare edifici ubicati in zona A (centri storici) e zona B (totalmente o parzialmente edificata) ma sono escluse le case isolate di campagna. 

BONUS RISTRUTTURAZIONI Confermato l’incentivo per ristrutturazione, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria (e ordinaria per il condomìni), sicurezza, antincendio e risparmio energetico non qualificato.  I contribuenti possono detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Per gli interventi di ristrutturazione realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta della metà.

BONUS MOBILI Anche nel 2020 sarà molto conveniente rinnovare l’arredamento di casa.  Confermato infatti il bonus che permette di beneficiare dello sconto fiscale del 50% in dieci anni per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. L'agevolazione è però legata all'effettuazione di determinati interventi come ristrutturazioni, restauri e manutenzione straordinaria. La detrazione spetta per l’acquisto di mobili nuovi (per esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone e credenze) e grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, (A solo per i forni). Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni, tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

BONUS VERDE  Promosso e prorogato anche lo sconto dedicato al verde. Consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2020 per sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi e giardini pensili. Il bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare. In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

SISMA BONUS Confermata fino al 2021 la detrazione per i contribuenti che eseguono lavori di messa in sicurezza e consolidamento strutturale degli edifici esistenti che garantiscano un miglioramento di almeno 1 classe di rischio sismico. La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata. Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 spetta una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione è più elevata (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%).

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