Natale in arrivo: meglio l'abete vero o finto?

Natale in arrivo: meglio l'abete vero o finto?

Secondo le statistiche, 7 italiani su 10 preferiscono l'albero finto per velocità e praticità. Ma la scelta più "green" è quella dell'abete vero.

Per tanti motivi quest'anno il Natale sarà molto diverso e più sobrio rispetto agli anni passati. Ma la tradizione di addobbare le nostre case resta e tanti italiani nelle ultime settimane hanno preparato il simbolo più conosciuto di tutti: l'albero di Natale.

Ma è meglio scegliere un albero di Natale vero oppure sintetico? Pare che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini preferisca quello "finto" (almeno 7 italiani su 10). Ecco le differenze

L'ABETE VERO Ideale per chi sogna di abitare una casa ecologica e vorrebbe sentire per il profumo di abete tra le mura domestiche durante il periodo natalizio. Un vero e proprio tabù, invece, per gli amanti della natura spaventati dall'idea che gli alberi veri vengano strappati al loro ambiente naturale. Tuttavia secondo l’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, la grande maggioranza degli abeti natalizi sarebbe allevata in specifici vivai, concimati e trattati con prodotti fitosanitari. Durante questo periodo nel vivaio, inoltre, assorbirebbero anidride carbonica mitigando così l’effetto serra.

Proprio per questo motivo è essenziale acquistare gli abeti veri da rivenditori autorizzati, perché questi a loro volta li acquistano da vivaisti seri, cioè autorizzati. Le piante devono infatti provenire da vivai regolarmente autorizzati (regolamentati dalle L. 987/31 e L. 55/95): le maggiori concentrazioni in Italia sono in Piemonte, Veneto e nel Casentino in Toscana.

 

 

La coltivazione avviene su terreni marginali di media collina e montani altrimenti destinati all'abbandono e al conseguente degrado idrogeologico in zone dall'equilibrio estremamente delicato e instabile come gli Appennini: l’attività di produzione dell'albero di Natale viene portata avanti con professionalità e profondo rispetto dell'ambiente, al fine di salvaguardare il territorio altrimenti abbandonato.

Al termine del loro utilizzo come albero di Natale, queste piante, se sono state ben tenute e quindi poco danneggiate, possono essere mantenute in vaso (grande) da un anno all’altro, oppure piantate in giardino. In alternativa, possono essere restituite al punto vendita dove alcuni Comuni provvedono al ritiro per la piantagione, oppure allo smaltimento come residuo organico da avviare al compostaggio. 

L'ABETE FINTO Soluzione più pratica e veloce, forse anche per questo più preferita dagli italiani. Gli alberi finti, infatti vengono utilizzati e conservati anno dopo anno consentendo di ammortizzare la spesa già non molto elevata. Gli alberi finti sono fatti in plastica, come PVC, oppure da derivati del petrolio, come poli-etilene, il che li rende quasi impossibili da poter riciclare. Gli alberi di Natale artificiali sono quasi tutti prodotti in Estremo Oriente e dunque trasportati per lunghe distanze prima di arrivare nel negozio e poi a casa.

Le analisi finora svolte dicono che gli alberi veri hanno una impronta ecologica più bassa, e quindi migliore, rispetto a quelli artificiali: in termini di emissioni di CO2, un albero artificiale di 2 m ha un’impronta di carbonio equivalente a circa 40 kg di emissioni, più del doppio di un albero reale che finisce la sua vita in discarica e più di 10 volte quello di un abete che viene riutilizzato per produrre energia o compost.

 

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