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Certificato di agibilità di un immobile: ecco come si chiede e a cosa serve

Certificato di agibilità di un immobile: ecco come si chiede e a cosa serve

Il certificato di agibilità costituisce "requisito giuridico essenziale" in caso di compravendita di un immobile. Ecco come e quando richiede 

L’agibilità è una qualità essenziale per un immobile destinato ad uso abitazione. Si tratta di un documento molto importante nel mondo immobiliare: con la sentenza n. 622/19 del 14 gennaio 2019, la Cassazione ha infatti confermato che in una compravendita di un immobile destinato ad abitazione il certificato di agibilità per la casa costituisce requisito giuridico essenziale del bene compravenduto. 

Il certificato di agibilità è un documento che attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico degli edifici. Viene richiesto dopo 15 giorni dalla fine dei lavori. Va consegnato all'acquirente in caso di compravendita immobiliare anche se la sua assenza non comporta l'annullamento del rogito. Sostituisce ed integra l'ex certificato di abitabilità.

Il certificato di agibilità può essere richiesto dal proprietario dell'immobile ma non solo. Possono farne richiesta anche il titolare del permesso di costruire e il soggetto titolare della SCIA, CILA, DIA. Solitamente viene richiesto in caso di nuove costruzioni, ricostruzioni o sopraelevazioni (anche parziali) e in generale per tutti gli interventi sugli immobili esistenti che possono modificare le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e funzionalità degli impianti.

Solitamente va richiesto allo sportello unico dell'edilizia del proprio comune. Per richiederla serve la richiesta di accatastanento dell'immobile; una dichiarazione di avvenuta prosciugatura dei muri e salubrità degli ambienti; la dichiarazione di conformità della costruzione al progetto edilizio approvato dal comune; la dichiarazione di conformità degli impianti rilasciata dalla ditta installatrice e infine l'attestato di certificazione energetica.

Il Comune ha 30 giorni per analizzare la documentazione consegnata. Ma cosa succede se dalla Pubblica Amministrazione non arriva nessuna risposta entro quel termine? Il rilascio del certificato di agibilità prevede, in caso di mancata comunicazione del comune, la formazione del silenzio-assenso, ma ovviamente solo se sono stati consegnati i documenti richiesti e gli stessi sono regolari e rispondenti alle normative.  Il comune mantiene la facoltà, se lo ritiene necessario, di dichiarare l'inagibilità di un immobile per motivi "igienici" in un secondo momento.

 

 

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