Buia (ANCE) in audizione al Senato. Costruzioni: "Oltre 400 opere bloccate"
"Dl insufficiente rispetto alle aspettative"
E' un giudizio duro e lapidario, quello espresso dal Presidente dell'Ance, Gabriele Buia, in audizione davanti alle commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato sul dl Semplificazioni.
"Insufficiente rispetto alle necessità e alle aspettative". Ma per un Paese "in perenne 'codice rosso' e per un settore delle costruzioni allo stremo" il provvedimento rappresenta "l'ultima spiaggia" per gettare le basi per una ripresa della costruzioni.
L'Ance, che aveva già espresso la propria delusione a dicembre, in seguito all'approvazione del decreto legge Semplificazioni da parte del Consiglio dei Ministri - confermera l'impianto accusatorio nei confronti del Governo, colpevole secondo l'Associazione dei Costruttori di aver deciso di non rilanciare l'economia rimandando a data da destinarsi tutte quelle misure necessarie allo sblocco delle opere pubbliche come lo snellimento delle procedure di spesa e le modifiche urgenti al Codice Appalti.
"Avevamo posto molte speranze nell’annunciato decreto-legge semplificazioni. Dopo settimane di difficile gestazione, abbiamo dovuto tuttavia prendere atto di un decreto dai contenuti molto limitati, rispetto alle prime bozze circolate, e insufficiente rispetto alle necessità e alle nostre aspettative".
"L'abolizione del Sistri - prosegue - rappresenta, ad oggi, l’unica nota positiva, a beneficio di tutti i settori produttivi".
Oltre 400 opere bloccate - densite dall'Ance nel sito Sbloccacantieri - per un importo superiore a 27 miliardi di euro: è forse il dato più significativo che concretizza in cifre lo stallo del comparto. A denunciarlo è lo stesso Presidente Buia in Commissione al Senato.
"Nella Legge di Bilancio, per evitare la procedura di infrazione, sono stati sacrificati gli stanziamenti relativi agli investimenti - sottolinea - La legge non contiene poi nessuna delle nuove misure necessarie a favorire la rigenerazione urbana nel nostro Paese. Sono invece indispensabili azioni decise per favorire la riqualificazione urbana e sbloccare le opere pubbliche".
"E’ necessario -ha concluso Buia - un impegno del Governo e del Parlamento per dare continuità e sostanza all’azione di semplificazione avviata con questo decreto-legge. Così come è indispensabile, per offrire soluzioni concrete alla crisi dell’edilizia, una risposta alla richiesta di Tavolo di crisi per il settore che l’Ance ha presentato al Mise ormai più di sei mesi fa".