Ludwig Mies Van Der Rohe: la verità in architettura

Ludwig Mies Van Der Rohe: la verità in architettura

Le Icone dell'Architettura - 10°Puntata: Ludwig Mies Van Der Rohe

Forme lineari, eleganza e semplicità. Sono probabilmente questi i tratti che caratterizzano più fortemente l’idea di architettura di Mies van der Rohe, uno dei maggiori esponenti del razionalismo, considerato il padre dell’estetica architettonica contemporanea. 

Sono pochi gli architetti che, grazie alle loro opere, sono riusciti a lasciare un segno così profondo nella cultura architettonica mondiale. I suoi lavoro sono universalmente riconosciuti un simbolo di modernità e di stile, sia dal punto di vista architettonico sia del design.

Ludwig Mies van der Rohe, nato a Aachen nel 1886, vive sostanzialmente tra due mondi: l’Europa delle avanguardie e l’America della modernità e dei grattacieli, dove muore nel 1969. Figlio di uno scalpellino, dal 1906 al 1908 frequenta sia la Kunstgewerbeschule, sia la Hochschule für Bildende Künste (accademie di belle arti), ma fondamentale per la sua formazione è l’adesione nel 1922 nel Novembergruppe, associazione di artisti del movimento espressionista, che aveva lo scopo di dare vita a un’arte rispondente alle esigenze di vita e di lavoro del popolo.

“LESS IS MORE”

Tutta l’idea di architettura di van der Rohe  può essere riassunta nella famosissima frase “Less is More”. Letteralmente significa “meno è più” e vuole proprio sottolineare che utilizzare l’eccesso nell’ambito dell’architettura e del design non comporta necessariamente ad una migliore risposta dei bisogni delle persone. Anzi, attraverso la semplicità si possono raggiungere soluzioni più funzionali. Così si spiega il suo lavoro teso costantemente a alleggerire e ridurre il disordine visivo nella costruzione di edifici ed abitazioni.

Tuttavia non tutti sanno che la frase non fu di sua invenzione, ma la rese propria col passare del tempo dandole anche un significato preciso e collegato alla sua visione dell’architettura e del design. L'autore di questa frase, in realtà, è Behrens.

LE OPERE PIÙ FAMOSE

Nel 1929 l’architetto di Aquisgrana compie la costruzione di quello che diventerà uno dei più iconici edifici del XX secolo: il celeberrimo padiglione all’Esposizione Universale di Barcellona. Si tratta del padiglione di rappresentanza della Germania per l'Esposizione Internazionale del 1929 a Barcellona.

Gli spazi erano definiti da pareti di onice color miele, marmo verde di Tinian e vetro smerigliato e contenevano nient'altro che una piscina, in cui si ergeva un nudo scultoreo, e alcune delle sedie che Mies aveva progettato per il padiglione. Queste sedie a sbalzo in acciaio, conosciute come sedie Barcelona, sono diventate un classico del design di mobili del 20° secolo.

Il padiglione di Barcellona è un’opera fondamentale per quanto riguarda il funzionalismo e il movimento moderno. Possiamo vedere l'espressione di Mies van der Rohe, con una grande fluidità degli spazi e leggerezza. L'architetto è stato capace di dare ad un organismo di piccole dimensioni imponenza e monumentalità attraverso l'utilizzo di materiali pregiati e lavorandoli in maniera decorativa.

Le torri di Lake Shore Drive di Mies van der Rohe sono due grattacieli iconici sullo skyline di Chicago che hanno ridefinito l'identità dei grattacieli per la generazione del dopoguerra. Le torri di 26 piani confinano con il lago Michigan, offrendo ai residenti una splendida vista.

Questo complesso è una perfetta sintesi della concezione innovativa dell’artista sui grattacieli. Mies, infatti, li considerava strutture basate su tre elementi: illuminazione dall’interno, massa esterna e gioco di riflessi. L’ossatura in acciaio è rivestita di calcestruzzo, e le travi e i pilastri sono a filo delle vetrate. Le finestre sono divise da travi in acciaio a doppia T e si ripetono su tutte le facciate, per favorire l’ingresso.

 

 

Casa Farnsworth è un’altra delle opere più rappresentative di Mies van der Rohe. Si tratta di una pionieristica casa in acciaio e vetro che si trova a Plano in Illinois, Stati Uniti. La struttura comprende 8 colonne in acciaio, tra le quali sono posizionate grandi finestre che partono dal pavimento fino ad arrivare al soffitto. La pianta della casa è stata pensata completamente aperta, escludendo le pareti necessarie per delimitare i bagni.

Questa struttura è una residenza privata e costituisce un forte esempio di edificio ad aula. La casa invita la natura attraverso le grandi pareti di vetro ed è delicatamente poggiata al suolo della foresta.

Celeberrimo è poi il Seagram Building, un grattacielo di New York situato al 375 di Park Avenue, tra la 52ª e la 53ª Strada,  Pogettato da Ludwig Mies van der Rohe e Philip Johnson, questo elegante grattacielo è un puro esempio di prisma rettilineo rivestito di vetro e bronzo.

La struttura rettangolare è composta da sei pilastri verticali sul prospetto principale e quattro su quello laterale, ed è rivestita da un curtain wall di bronzo e vetro scuro, per schermare il sole. Base e corpo principale si distinguono grazie alla presenza dei pilastri del portico, che costituiscono idealmente un secondo basamento, dove una lastra in granito lo separa dal blocco superiore dei piani.

Il Dominion Centre, infine, è un gruppo di edifici realizzato a Toronto, in Canada: è composto da un padiglione e 6 torri e rappresenta il quartier generale della Toronto-Dominion Bank e comprende anche spazi commerciali e uffici.

citaziSi tratta di un classico esempio dell’interpretazione del suo stile, seguendo come altre sue opere, il tema dell’edificio in acciaio e vetro dai colori scuri. Ogni edificio è stato costruito in modo che risultasse sfalsato con quello adiacente. Questo per consentire una visione aperta o chiusa a seconda del movimento dell’osservatore.

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