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Caro energia: il piano del Governo per contenere i consumi

Caro energia: il piano del Governo per contenere i consumi

Il piano prevede la riduzione di almeno un’ora dell’orario di accensione invernale e un cambio di date per l'accensione dei termosifoni

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La crisi energetica non trova soluzione, i prezzi salgono, l'inverno si avvicina e il rischio di ritrovarci a secco di gas nel cuore della stagione fredda è concreto. Così il Governo ha adottato un piano di contenimento dei consumi a livello nazionale.

Tra le misure previste una riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici. Inoltre «i limiti di esercizio degli impianti termici, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione». Non è prevista dal documento l’ipotesi di ridurre il riscaldamento negli ospedali e nelle case di ricovero, ovvero le “utenze sensibili”.

L'ITALIA DIVISA IN ZONE

Si ridurrà anche di un’ora la durata dei caloriferi, l'impatto però non sarà uguale in tutta Italia ma varierà in base alle sei zone climatiche. Il Dpr 74/2013 suddivide il territorio nazionale in zona A, i riscaldamenti saranno accesi per un massimo di cinque ore giornaliere dall’8 dicembre al 7 marzo. In zona B per un massimo di 7 ore giornaliere dall’8 dicembre al 23 marzo. In zona C, per un massimo di 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo. In zona D, per un massimo di 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile. In zona E, per un massimo di 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile.

Il periodo di accensione dei termosifoni slitterà di 8 giorni rispetto alla consueta data di inizio mentre lo spegnimento sarà anticipato di 7 giorni. Avremo 15 giorni in meno di utilizzo del gas.

 
 
a) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo; b) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo; c) Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo; d) Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile; e) Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile; f) Zona F: nessuna limitazione.

Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento indicate dal Regolamento «portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas)». A cui, spiega il Mite, si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.

 
Ultima modifica ilGiovedì, 15 Settembre 2022 07:56

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