La soluzione salva-spazio per piccoli appartamenti: ecco le cucine a scomparsa

Dotate di tutto l'essenziale ma facili da nascondere grazie a comode ante mobili che possono celare piani cottura e elettrodomestici.

Spazi sempre più piccoli e ricerca dell’essenzialità. Nelle case moderne diventa sempre più importante progettare delle soluzioni salva-spazio che permettono di organizzare le metrature a disposizione nel modo più funzionale e elegante possibile.

Una delle opzioni più gettonate è quella della “cucina a scomparsa”: sono dotate di tutto l’essenziale, dal piano cottura al lavello, dal frigo al piano di lavoro, ma sono fornite di ante o pareti che consentono di nasconderle in parte o del tutto.

Le cucine a scomparsa sono infatti caratterizzate da elementi mobili e da diversi sistemi di movimentazione che consentono di nascondere zone operative o elettrodomestici. Queste cucine, una volta chiuse, lasciano l’ambiente ordinato e lineare.

La cucina a scomparsa può rappresentare un valido compromesso anche per chi non ha problemi di spazio, ma desiderano che la propria cucina non occupi troppo spazio, volendo dedicare quest'ultima ad altre funzioni.

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Spese condominiali, chi paga? Piccola guida per inquilini e proprietari

Il grande dilemma per molti inquilini: chi paga le eventuali spese in casa? Dipende soprattutto dalla tipologia di intervento.

Se si rompe la porta di ingresso, chi deve ripararla? E a chi spetta invece la manutenzione o sostituzione dell'impianto di climatizzazione? Sono alcune delle domande che ogni giorni si pongono proprietari e soprattutto gli inquilini. Tralasciando il tradizionale canone mensile per poter usufruire dell’immobile, ci sono tutta una serie di costi accessori necessarie per mantenere un immobile in buono stato.

Senza entrare nello specifico, il criterio generale per suddividere le spese tra proprietario e inquilino è quello di individuare la tipologia di intervento. In linea di massima il proprietario è tenuto a sostenere tutte le spese per la manutenzione straordinaria mentre l'inquilino deve provvedere ai piccoli interventi di manutenzione ordinaria. 

INQUILINO Si tratta di costi derivanti da servizi di routine, come la pulizia delle scale, la manutenzione dell’ascensore, la portineria o il riscaldamento. Per decidere quale somma spetta a ciascun abitante dell’edificio, si fa riferimento alle tabelle millesimali, in modo che ciascuno versi una quota proporzionale al valore della proprietà.

PROPRIETARIO Il proprietario deve invece provvedere al pagamento delle spese straordinarie, relative a interventi una tantum sull’edificio: il rifacimento della facciata, ad esempio, così come la sostituzione della caldaia o l’installazione di un videocitofono. In generale, quando l’intervento riguarda l’intero condominio sarà il locatore a farsene carico, con un contributo calcolato anche in questo caso in base alle tabelle millesimali.

Un'eccezione può essere rappresentata da eventuali lavori urgenti. Al termine dei lavori la quota dovrà essere divisa tra tutti gli appartamenti presenti: le spese ordinarie, come la sistemazione dell’ascensore, dovrebbero essere a carico di chi è in affitto, mentre ristrutturazioni più consistenti come il rifacimento del tetto dovrebbero spettare al proprietario.

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Lampade a LED: una nuova luce per la tua casa

Utilizzare le lampade a LED può essere un modo per cambiare volto alla propria casa: consumano meno e sono più eleganti

Chi ha detto che per ristrutturare casa bisogna per forza abbattere i muri? Esistono metodi alternativi e diversi “escamotage” che possono avere un effetto sorprendente, anche migliore di quello di un restyling troppo “invasivo” e dispendioso.

Uno di questi è sicuramente cambiare l’illuminazione dell’abitazione. L’ultima frontiera sono le lampade a LED: durano di più, consumano meno, e hanno un impatto ambientale minore, un fattore non di secondo piano per chi ha a cuore l’ecologia: I LED, infatti, possono durare fino a 17 anni, contro i 6 mesi di una lampadina a incandescenza e i soli 4 anni di una lampadina fluorescente.

Nel progetto in esame, i proprietari dell’abitazione hanno scelto di cambiare radicalmente l’illuminazione dell’appartamento sostituendo gli obsoleti lampadari con un sistema di lampade a LED integrato nel controsoffitto lungo tutto l’appartamento, senza soluzione di continuità.

Ma non solo: approfittando della ristrutturazione in atto, hanno integrato le lampade a LED anche nei tramezzi dell’appartamento ottenendo un duplice effetto: da un lato un tocco esteticamente innovativo, quasi tecnologico, e dall’altro un generale miglioramento dell’illuminazione di tutti gli ambienti.

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