Nomisma, fine anno con compravendite in calo: vera ripresa dal 2022
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I dati del terzo Osservatorio Nomisma: a fine anno prezzi stabili. Per il 2021 molto dipenderà dalla tempestività dei vaccini.
Transazioni in calo, prezzi stabili e ripresa lenta. Sono alcuni dei dati contenuti nel terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2020 preparato da Nomisma che fa i conti sull'anno che sta per terminare e delinea l’andamento le previsioni per l'inizio del 2021
Secondo l'indagine della società bolognese, infatti, le compravendite immobiliari chiuderanno anche gli ultimi mesi del 2020 in calo del -17,1% con circa 500.000 unità transate rispetto alle previsioni pre-covid di oltre 600mila. La principale causa è ovviamente da accreditare all'emergenza sanitaria, al lockdown e alle restrizioni che hanno causato una diminuzione della capacità di spesa delle famiglie italiane
Per quanto riguarda i prezzi, invece, non è stato registrato un calo molto forte. "Chi deve vendere non accetta eccessivi sconti" scrive Nomisma, probabilmente perché preferisce aspettare tempi migliori. Molto più vivace mercato delle ristrutturazioni, soprattutto grazie agli incentivi statali, primo fra tutti il superbonus del 110% che è stato prorogato
Ma quali sono le previsioni per i prossimi anni? La ripresa non sarà immediata ma, anzi, lenta e graduale. Secondo Nomisma, infatti, I veri progressi si manifesteranno solo nel biennio 2022-2023 con le compravendite che dovrebbero restare stabilmente sotto le 600mila unità transate.
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