Case all’estero, crollano gli acquisti italiani: la scommessa è il Portogallo

Il Coronavirus frena gli acquisti di seconde case all'estero. È il quadro che emerge dai numeri di Scenari Immobiliari secondo cui negli ultimi 20 anni gli italiani hanno preferito andare oltrefrontiera per scegliere la loro seconda abitazione mentre nel 2020 c'è stata una netta inversione di tendenza.

Secondo le rilevazioni annuali di Scenari Immobiliari dal 2000 a oggi sono state comprate oltrefrontiera circa 650mila case, contro il mezzo milione comprato nel nostro Paese. Ancora più netta la differenza osservando l'andamento degli ultimi 24 mesi: il numero di unità immobiliari compravendute caleranno  dalle 43mila del 2019 alle sole 7mila previste del 2020.

A pesare, ovviamente, è la pandemia. Molti Paesi preferiti dagli italiani, specialmente fuori dall'Europa sono chiusi e resteranno tali ancora per molto tempo. Pensiamo in primis a Stati Uniti e Sud America. Così nel 2020 gli acquisti (comunque pochi) si concentreranno su Spagna (che passerà dal 40% al 60%) e Grecia (dal 12% al 20%). 

Ma il Coronavirus non ha risparmiato nessun Paese e continua ancora oggi a creare problemi. In alcuni Paesi aggraverà la situazione economica, ma in altri potrebbe creare vere e proprie opportunità dal punto di vista immobiliare. Ci sono quindi realtà nelle quali vale la pena investire nei prossimi anni fuori dall'Italia? 

Tra le grandi città ci sono sicuramente Lisbona e Barcellona: nella capitale del Portogallo ci sono due quartieri su cui puntare: Estrela, dove i prezzi vanno da 3.750 a 6.300 euro al metro quadro, e il più economico Marvilla, con valori al mq che partono da 2mila euro per arrivare a 3.400 euro. Prezzi simili in Catalogna. Su ben altra fascia di prezzo si mantengono le altre capitali europee come Londra (fino a 10mila euro al metro quadro) e soprattutto Parigi dove si parte dai 7mila euro fino ad arrivare a 17mila euro a metro quadro)