Prezzi delle case: adesso aumentano più in periferia

I prezzi delle case delle grandi città aumentano, ma non in maniera simmetrica. È questo il trend che emerge dai dati di richieste di prezzo elaborati dall’ufficio studi di idealista.it e pubblicati sul Corriere della Sera. 

Lo studio rivela che negli ultimi mesi a livello nazionale i prezzi delle abitazioni sono in crescita su base annua dell’1,6%, ma l'aumento è più marcato nelle zone dove costano meno e soprattutto che le periferie sono preferite rispetto ai centro città.

Roma e Milano

Nel capoluogo lombardo, l’incremento è stato del 13,6%. Tra le macroaree la più performante è Cermenate Missaglia seguito da Certosa, Corvetto, Comasina e Greco, tutte aree con prezzi medi non superiori a 3 mila euro al metro quadrato. Tra i quartieri, i maggiori incrementi a Morgantini (una zona con prezzi bassissimi e molti complessi di case popolari degli anni Cinquanta) seguiti dal Gratosoglio e da Niguarda.

Nella Capitale, invece, i prezzi risultano in crescita solo dello 0,6% ma se si considera il solo centro storico si registra una diminuzione del 3%. La Capitale è particolarmente colpita dal crollo del turismo e si registra un aumento dell’offerta di case prima destinate agli affitti brevi, immobili che nella stragrande maggioranza dei casi si trovano in centro. Tra le macroaree la migliore performance è registrata dall’Appio Latino, con oltre l’8%, seguita da Labaro, Trigoria e Cassia Flaminia, tra i quartieri crescita a due cifre per Caffarella e Colli Albani.

Le altre città

Per quanto riguarda le altre città: Torino fa segnare un calo dello 0,9%. Tra le macroaree si segnalano Borgo Vittoria-Vallette, Aurora e Cavoretto, con incrementi attorno al 3%. Tra i quartieri Borgo Vittoria, Lucento, Madonna del Pilone. A Napoli l’incremento è dell’1,1%, ma a salire sono ancora una volta i prezzi dei quartieri di minor richiamo, come Chiaiano, Scampia.

A Bologna i prezzi richiesti sono in aumento del 5,1%. Con i quartieri di Barca e Costa che sopravanzano gli altri, praticamente fermi i valori in centro. Infine a Firenze lo scostamento medio tra marzo 2021 e marzo 2020 è solo dello 0,3%. Rifredi cresce di oltre il 5%, il centro storico è in calo dell’1,7%.