Smartworking e Superbonus: adesso è boom di richieste per le seconde case

Smartworking e Superbonus: adesso è boom di richieste per le seconde case

I dati del rapporto quadrimestrale di Fimaa: molti italiani investono su seconde abitazioni fuori dai grandi centri abitati

In Italia è scattata la caccia alla seconda casa. In questi mesi post pandemia, infatti, le famiglie che non hanno subito cali di reddito stanno puntando i propri risparmi sul mattone e, in particolare, su una seconda abitazione. È questa la tendenza che emerge dal rapporto quadrimestrale sul mercato immobiliare di Fimaa, la Federazione italiana mediatori agenti d’affari aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia.

Effetto pandemia e superbonus

Dall'indagine emerge che il 62% degli agenti intervistati è convinto che le seconde case registreranno nel 2021 un aumento delle transazioni rispetto al 2019. Ma cosa spinge gli italiani a puntare su questo tipo di investimento? Da un lato la pandemia che ha sdoganato lo smartworking. Dall'altro i benefici fiscali del Superbonus 110% che permettono ristrutturazioni più semplici e convenienti.

 

Gli italiani sono quindi sempre più orientati ad abitare le seconde case con spazi più ampi e indipendenti, al mare o in montagna, o comunque fuori dai grandi centri abitati, per periodi sempre più lunghi o addirittura per tutto l'anno. Una tendenza che aumenta soprattutto nell'Italia centro-meridionale.

Le condizioni di mercato e lo smartworking fanno scegliere in quasi l’11% dei casi una stanza (o più) da adibire ad ufficio e si guarda con interesse ad immobili da ristrutturare, grazie alle misure governative del 110% (12,9%). Per quasi il 60% degli intervistati la nuova misura del Superbonus 110% potrà dare impulso al mercato degli appartamenti da ristrutturare, alimentando l’intero comparto immobiliare, soprattutto per le regioni del centro e nord Italia. 

Settore immobiliare in ripresa

Dai dati, infatti, spicca la crescita delle compravendite immobiliari residenziali nelle città italiane nel primo quadrimestre del 2021 rispetto al 2019: una ripresa così forte che, sempre secondo Fimaa, il settore potrebbe recuperare "il buco delle 46 mila case in meno vendute nel 2020". Per il 51% degli operatori, tra gennaio e aprile 2021 si è registrato un incremento delle transazioni, che si rafforzerà ulteriormente per tutto il 2021, al pari della domanda di acquisto delle abitazioni, vista in crescita dal 61,1% degli interpellati. Stabili i dati relativi all’offerta (per il 40%) e ai prezzi (per il 51,1%).

 
 

Le previsioni

Secondo Fimaa, la ripresa del settore è "di minor entità rispetto alle previsioni iniziali. Tuttavia secondo il sentiment raccolto, a chiusura d’anno il mercato segnerà un +8% nel numero di compravendite e prezzi in risalita dell’1,9% rispetto all’anno precedente. In quasi tutta la penisola i volumi di compravendita stanno continuando ad aumentare così come la richiesta di abitazioni, anche se con caratteristiche influenzate dal Covid-19. I prezzi ancora stabili preannunciano una buona stagione per il mercato immobiliare residenziale italiano, con un’attenzione degli acquirenti ai bonus del governo".

 
 
 
Ultima modifica ilVenerdì, 09 Luglio 2021 11:03

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