Metrature più ampie, terrazzi e giardini: i nuovi desideri degli italiani secondo Bankitalia
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Lo studio di Bankitalia certifica cosa cercano gli italiani dopo la pandemia: la periferia viene preferita al centro città.
In che modo il covid ha cambiato i desideri degli italiani per quanto riguarda la casa? Hanno provato a rispondere a questa domanda gli economisti della Banca d'Italia in un nuovo studio pubblicato su La Repubblica in cui sono state analizzate le preferenze per l'abitare dei nostri concittadini dopo la pandemia.
Smartworking e didattica a distanza (dad) hanno segnato profondamente gli ultimi mesi. Basti pensare che il lavoro da casa è decuplicato nel settore privato e si è moltiplicato per 15 nel pubblico. Così molti italiani hanno preso coscienza dei tanti limiti delle proprie abitazioni, diventate improvvisamente "piccole" e poco confortevoli. Insomma, poco adatte alla nuova normalità.
Nello studio, Bankitalia fa riferimento a due fonti principali: l'indagine che la stessa Bankitalia conduce trimestralmente presso le agenzie immobiliari su quello che gli agenti si aspettano accadrà sul mercato e il flusso del portale Immobiliare.it che ben esprime gli orientamenti dei potenziali compratori
NUOVI SPAZI
Una cosa è certa: dopo i mesi di restrizioni è cambiata la domanda di immobili, sia per le caratteristiche strutturali delle case che per la loro locazione. Si cercano abitazioni più ampie, possibilmente mono-familiari e con spazio esterno, magari indipendenti, in zone meno congestionate, possibilmente con spazi aperti (giardini e terrazzi) a disposizione. E tra le motivazioni per le quali si attivano le ricerche sale il "cambio di casa" a testimonianza di una maturata insoddisfazione sulla situazione attuale.
FUGA DALLA CITTÀ
Un altro dato emerge chiaramente dallo studio della Banca d'Italia: dopo il "blocco" del lockdown, la ripresa del mercato immobiliare è stata asimmetrica, robusta soprattutto nelle piccole municipalità, più debole nelle grandi metropoli. "L'attività nelle aree classificate come rurali, in termini di visualizzazioni, è cresciuta di 11 punti percentuali più di quanto sia accaduto nelle città. Anche nelle aree urbane la domanda è salita, in particolare però per le case nei quartieri meno densamente popolati".
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