Smart lock: chiudere casa e controllare gli accessi a distanza

Le serrature intelligenti sono un elemento sempre più importante della domotica e aumentano la sicurezza della propria abitazione.

È l'incubo di molti italiani. Uno esce di casa per andare al lavoro ma non si ricorda se ha effettivamente chiuso la porta o attivato l'impianto di allarme. Grazie alle nuove tecnologie, anche queste disavventure possono essere evitate: parliamo delle serrature intelligenti con cui possiamo gestire da remoto con lo smartphone tutto ciò che riguarda la porta della nostra abitazione.

Chiamate in gergo smart lock, queste serrature sono un elemento sempre più importante  della domotica, interconnessi all’Internet of Things grazie a specifici protocolli di comunicazione e che unisce all’intelligenza una forte crittografia di protezione, che può spingersi dai codici pin all’impronta biometrica (digitale /vocale /visiva / comportamentale) per proteggere i beni dall’effrazione attraverso il furto di identità.

Le smart lock si compongono di una serratura e di una chiave: la serratura si basa sugli aspetti fisici e digitali: “riconosce” gli ospiti distinguendo qualcosa che essi hanno (una chiave, un badge, un numero) in quanto proprietari o momentanei detentori ad accedere a quel bene. La serratura smart aggiunge qualcosa che l’ospite ha (uno smartphone, un tablet, un account) unito a qualcosa che l’ospite sa (una password, un PIN da digitare, un segno geometrico da disegnare) e può spingersi fino a pretendere di riconoscere qualcosa che l’ospite è (una particolare caratteristica biometricaa)

Quali sono i vantaggi per chi sceglie questo tipo di tecnologia per proteggere la propria casa? Il primo è quello di poter possedere chiavi gerarchicamente ordinate a seconda di orari (permettere l'entrata di determinate persone in determinati orari) e autorizzazioni (a cascata a seconda dei ruoli). Il secondo è la possibilità di tracciare totalmente i movimenti in casa perché ogni accesso è abbinato a un'identità. Il terzo è la possibilità di disporre lo sblocco in caso di intervento degli organi di sicurezza (vigili del fuoco / polizia / carabinieri / soccorso).

A livello turistico, inoltre,  consente una migliore gestione di hotel, bed and breakfast e strutture ricettive: i proprietari possono evitare di coniare continuamente nuove chiavi e possono continuare a gestire la struttura controllando l’accesso a distanza fino a monitorare l’accesso del personale delle pulizie o di manutenzione, sbloccare l’accesso ai clienti o impedire l’ingresso agli estranei.

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Comprare casa per ristrutturarla: adesso è il momento migliore

Tassi bassi, bonus fiscali e prezzi fermi: questo il mix che secondo il Corriere della Sera rende acquisto e ristrutturazione un'opzione interessante.

In un momento storico di prezzi bassi e tassi dei mutui ai minimi, acquistare casa può essere conveniente. Ma può trasformarsi in un vero e proprio affare se si punta a un immobile da ristrutturare per poi magari metterlo a reddito. Il Corriere della Sera ha messo in evidenza i diversi motivi che in questo inizio 2020 rendono l’acquisto di un'abitazione da rimettere a nuovo un’opzione molto interessante.

Il primo riguarda le tasse: l'ultima Legge di Bilancio ha infatti confermato tutti i bonus fiscali riguardanti i lavori di manutenzione straordinaria: questo significa che per spese fino a 96 mila euro si ha diritto a una detrazione Irpef pari al 50%, da spalmare in dieci anni. Una percentuale, questa, che può arrivare fino al 65% per quanto riguarda i lavori di riqualificazione energetica.

A proposito di lavori e ristrutturazione, il secondo motivo è rappresentato ovviamente dal bonus facciate: una detrazione Irpef che va dal 50 al 90% della somma spesa, spalmata in dieci anni, per i lavori di tinteggiatura e rifacimento delle facciate. Il provvedimento è nato dalla necessità di riqualificare un patrimonio residenziale italiano spesso degradato dal punto di vista estetico,come è inevitabile dato che nel Paese 88 edifici su cento hanno più di trent’anni. 

Il terzo, come già accennato, va ricercato nella situazione del mercato dei mutui: Il 2019 è stato l'anno dei record con tassi di interesse ai minimi storici ma, nonostante le previsioni parlino di una sostanziale stabilità, anche nel 2020 si potrà accendere un mutuo a condizioni di finanziamento molto favorevoli.

Il mix tra sconto fiscale e rate ridotte dei mutui fa sì che, soprattutto per gli immobili di un certo pregio, sia possibile comprare una casa da ripristinare quasi completamente pagandola a un prezzo comprensivo dei costi di ristrutturazione analogo o inferiore rispetto a quello di una casa usata ma abitabile senza lavori tranne quelli strettamente indispensabili.

L'opzione migliore? Ristrutturare la casa che si vuole comprare prima di entrarci: "Per ottenere le agevolazioni non è strettamente indispensabile aver già effettuato il rogito perché - si legge sul Corriere della Sera - se il compromesso viene registrato il Fisco non trova nulla da eccepire, purché gli estremi della registrazione vengano indicati nella dichiarazione dei redditi. Occorre però un esplicito benestare del venditore e bisogna disporre dei contanti perché se si vogliono utilizzare i fondi di un mutuo questi vengono erogati solo al rogito". 

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Efficienza energetica, la tua casa è smart? Ecco il "livello di prontezza"

La nuova bozza di Decreto introduce una grande novità che misurerà quanto un edificio è pronto all’utilizzo di tecnologie smart.

La smart home sbarca tra gli indicatori per la misurazione della prestazione energetica degli edifici. Il Consiglio dei Ministri ha infatti dato il via libera preliminare alla bozza di Decreto sull'efficienza energetica degli edifici che mira a razionalizzare le disposizioni delle precedenti direttive sulla prestazione energetica in edilizia: l'obiettivo della norma è accelerare la ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti. 

Il decreto introduce una grande novità:il livello di “prontezza” dell’edificio all’utilizzo di tecnologie smart. Questa nuova tipologia di indicatore andrà a sommarsi a quelle già normalmente utilizzate per la classificazione dell’edificio operata sulla base della prestazione energetica. Questo significa che il valore di un immobile si misurerà anche in base alla predisposizione all’installazione di impianti domotici e tecnologie innovative. 

Oltre al nuovo indicatore, il decreto prevede l'aggiornamento delle metodologie di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica degli edifici: conterà anche l'obbligo di installazione di infrastrutture per la mobilità elettrica e di sostituzione degli impianti tecnici. A cascata, saranno quindi modificati i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza dei certificatori energetici, cioè gli esperti cui affidare l’attestazione della prestazione energetica degli edifici.

Il decreto esclude dagli obblighi gli edifici tutelati ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nel caso in cui l’adeguamento ai nuovi obblighi implichi alterazioni sostanziali e non compatibili con il vincolo cui sono sottoposti.

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